Abbiamo chiesto al diretto interessato, don Nicola De Blasio (foto), chiamato pesantemente in causa dal professore Corrado Gnerre sulla vicenda del bacio tra due giovani in Villa Comunale, di darci un commento a tale nota.
Dapprima il parroco di San Modesto ci ha detto di non voler commentare nulla per non alimentare altre polemiche ma poi ci ha autorizzati alla pubblicazione di un resoconto della nostra chiacchierata.
Non ho detto niente di più e niente di meno di quanto va dicendo papa Francesco, ci ha detto il sacerdote.
Io faccio una distinzione tra peccato e reato.
Il peccato è un fatto intimo, interno e sarà Dio a giudicarlo; il reato invece è perseguito dalla magistratura ma se, come dicono, si sono solo baciati, non hanno trasgredito nessun legge.
Il peccato lo si condanna ma al peccatore va sempre usata misericordia.
E qui si ricorda: Donna qualcuno ti ha condannata? No? Neanche io lo faccio, va e non peccare più.
Questa è la linea di Gesù, ha proseguito don Nicola: Si condanna il peccato ma al peccatore va sempre usata misericordia.
Noi siamo in uno stato civile e laico in cui non possiamo imporre a nessuno il nostro stile di vita.
Questo non significa accondiscedere al potere, ma più semplicemente rispettare le regole dello Stato.
E tuttavia se il professore, conclude don Nicola De Blasio, ritiene che io abbia sbagliato faccio ammenda, mi vestirò di sacco e mi cospargerò il capo di cenere...
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