Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6242 volte

Benevento, 21-07-2014 21:28 ____
Nuova riunione sull'elettrodotto di Terna: Ci troviamo con una mannaia in testa e con i carboni ardenti sotto i piedi...
Interessante l'intervento di Edoardo De Nicolais: Contro il gigante dai piedi di ricotta proponete tante cause per il risarcimento del danno biologico. Il sindaco Pepe: Non produciamo energia ma ne scontiamo il trasporto
Nostro servizio
  

Una nuova, lunghissima riunione sugli elettrodotti della Terna e soprattutto sulle conseguenze che questi campi elettromagnetici producono sulla salute di chi si trova nei loro pressi per alcune ore al giorno, si è svolta nella ex scuola elementare San Vitale ed a cui hanno preso parte molte persone delle contrade, anche vicine, oltre ai responsabili dei vari movimenti ed associazioni.
L'argomento è ovviamente interessante e di grandissima attualità soprattutto per chi lo vive quotidianamente e per questo è riuscito a trattenere in sala, per oltre due ore, un bel po' di gente.
Tuttavia l'incedere è apparso pesante anche perché molto spesso ripetitivo di concetti che puntualmente si ripropongono e, come sovente accade, si parte da lontano...
Un po' di organizzazione nella conduzione non guasterebbe e certamente non rappresenterebbe, ci auguriamo, una costrizione nell'esercizio della "democrazia".
Noi che abbiamo seguito quasi tutte queste riunioni, per tre quarti degli interventi non abbiamo ascoltato novità sostanziali tranne che per una parte dell'intervento del sindaco Fausto Pepe e di quello di Edoardo De Nicolais, socio dell'Icems, un'Associazione internazionale, non governativa, di difesa elettromagnetica, un intervento molto appropriato, pratico, finanche breve, il che non guasta, ma che, purtroppo, è stato pronunciato a fine serata ed in una sala che si era già svuotata per più della metà.
Peccato.
L'organizzazione della vostra serata, e parliamo proprio di ciò che ha detto De Nicolais, partendo dunque dall'ultimo, pecca di confusione concettuale relativamente a percorsi che non s'incrociano.
Non mischiate troppo le carte, altrimenti andate a sbattere.
Il riferimento di De Nicolais mirava anche a far comprendere che, da un punto di vista autorizzativo, la Regione, il Comune, non c'entrano nulla.
Il sindaco può intervenire con apposita ordinanza, ma solo su materia urbanistica oltre che per la tutela della salute pubblica.
Non è vero, ha poi detto De Nicolais a proposito della Terna, che essa è un gigante difficilmente abbattibile.
Un gigante lo è ma dai piedi di ricotta, ha detto De Nicolais. Basta un urlo per metterli a posto.
Non vi può essere negato il diritto all'informazione.
Qui De Nicolais ha fatto la sua proposta: Se si vuole far franare sulla ricotta questo gigante, bisogna attaccarlo con singole cause dove ciascuno di voi dovrà chiedere il ristoro del danno biologico.
L'intervento del sindaco Fausto Pepe è stato incentrato in buona parte sulla storia di questa vicenda, ma anche sul perché sia nata questa esigenza di aumentare la capacità di trasporto di energia.
Qui in Italia si danno le autorizzazioni prima alla produzione di questa energia (il riferimento è stato ai Parchi Eolici di cui il Sannio oramai è pieno, e non solo Fortore, ma anche nel Tammaro ed arriveranno tra breve pure sulle Surte di San Giorgio del Sannio, dira poi Corona e poi c'è l'utilizzo dell'energia della diga di Campolattaro...) e poi si pensa al trasporto della stessa. Questo può essere anche una furbata per tutelare chi trasporta energia...
Il problema, in pratica, non lo abbiamo in casa ma lo scontiamo, lo subiamo ha ancora detto Pepe. Siamo nel bel mezzo della partita...
Fausto Pepe, nonostante fosse atteso oramai da oltre un'ora (poi è giunto all'appuntamento con oltre due di ritardo) dal gruppo consiliare del suo partito (di cui riferiamo in altra parte del giornale) ha quindi proseguito riproponendo la storia della Convenzione che trattò nel 2008, tentando di disciplinarla, la presenza dell'elettrodotto.
Il sindaco ha cercato di far capire che non sempre si può andare avanti a colpi di ordinanze.
Quella che ha fermato i lavori alla pista ciclabile, ha puntato sulla salute della gente da preservare, ed il Tar al momento l'ha mantenuta in piedi fino alla discussione di merito ma non facciamoci illusioni ha detto Pepe: Quella causa potremmo anche perderla.
Pur contestando a Terna la cosa gravissima di aver mentito sull'autorizzazione per la realizzazione della nuova centrale denominata Benevento 3, autorizzazione che in pratica non c'è mai stata, una caduta di stile senza precedenti, Pepe ha confermato che bisogna essere molto attenti prima di firmare una seconda Ordinanza perché potrebbe anche configurarsi il reato di interruzione di pubblico servizio (De Nicolais alla fine sarà sulla sua stessa lunghezza d'onda consigliando, infatti, altro per portare Terna a più miti consigli).
Però... studiando bene la vicenda dell'aumento della potenza, questo potrebbe essere un pregiudizio da contestare e si potrebbe andare avanti ma occorrono certificazioni al riguardo.
Una ordinanza non si può fare con concetture...
Finora siamo stati gli unici in Italia a proporre una Ordinanza contro Terna, figurarsi farne addirittura una seconda...
Pepe ha anche detto che ad oggi, ad oltre venti giorni dall'inoltro, nessuno ha risposto alle domande presentate sulle autorizzazioni, sulle misurazioni e su quant'altro: Né i Ministeri, né la Regione, né l'Arpac.
Ma c'è un'autorità, ha proseguito Pepe, che possa leggere queste carte che inviamo?
Dalla sala ha risposto De Nicolais: Certo, c'è o ci sarebbe, è l'Autorità per l'Energia...
Ed ancora da Michele Facchino ancora una volta: Ma dove sta Umberto Del Basso De Caro?
Su questo vociare si è interrotto l'intervento di Fausto Pepe che non è più ripreso dovendo egli raggiungere, come detto, la Federazione del Pd.
Qui anche noi possiamo chiudere ricordando gli interventi di Sandra Sandrucci di Altrabenevento, che ha introdotto i lavori ripercorrendo quanto sin qui fatto; Alfonso De Rosa, presidente del Comitato Contrada Pantano che ha dato atto al sindaco dell'impegno sin qui profuso sull'argomento; Marianna Tesauro del Comitato "Pantano/San Vitale" che, con brevi ma incisive parole, ha rappresentato la gravità dell'argomento: Basta guardare lì, fuori dalla finestra, per capire a cosa siamo costretti fino ad ora.
La nostra in teoria è zona naturale e faunistica ma in realtà ci troviamo con una mannaia in testa e con i carboni ardenti sotto i piedi (il riferimento è ovviamente ai cavi sospesi ed a quelli nel cavidotto della Pista Ciclopedonale); intervento tecnico-scientifico di Giuseppe Pagliuca dell'Associazione Anta il quale ha confermato che Terna deve essere costretta ad agire nei corridoi che il Comune ha fissato con il suo Piano Urbanistico Comunale; Enrico De Lauro ha posto invece una serie di domande al sindaco Fausto Pepe compresa quella di conoscere come è stato impiegato il primo milione e mezzo (sui tre pattuiti) che Terna ha dato al Comune a titolo di ristoro ambientale.
Intervento sempre molto passionale quello di Michele Facchino di contrada Cornacchini che sarcasticamente ha detto: Ringrazio il sindaco e l'assessore Lepore per la loro presenza stasera anche se essa ha il sapore della beffa perché tardiva.
Questa vicenda è stata trattata a cuor leggero...
Dove sono Piernicola Pedicini, europarlamentare 5Stelle, che peraltro ho votato, o l'altro sannita Umberto Del Basso De Caro?
La questione è politica, perché intorno a queste opere viaggiano milioni, miliardi di euro...
Giovanni Nazzaro, di contrada San Chirico ha invocato un corale impegno delle Associazioni e dei Comitati per contrastare il comportamento illegittimo ed illegale di Terna, ha detto.
Quando Terna però realizzava i nuovi tralicci, noi abbiamo lanciato l'allarme subito ma nessuno ci ha risposto e questo fa intuire che ci si muove su un qualcosa sì e su un'altra no e questo facilita Terna che si muove come vuole.
Marcello Stefanucci della Lipu ha ricordato che la sua organizzazione ha sempre combattuto queste vicende che vanno contro le caratteristiche storiche, naturalistiche e culturali della città.
Vincenzo Fioretti di Altrabenevento ha illustrato la vicenda del nuovo elettrodotto aiutandosi con una serie di slide confermando che la novità della serata era rappresentata dalla ripresa dei lavori lungo il cavidotto della pista ciclopedonabile, nonostante l'Ordinanza sindacale.
Il presidente Fabio Rapuano di "Una Voce per la Contrada" ha proposto di aggirare l'ostacolo con un'ordinanza sindacale di limitazione di potenza per modo che non ci sarebbe in tal modo l'interruzione paventata dal sindaco Pepe.
Nel frattempo, altrimenti, non sapremmo come difenderci...
Gabriele Corona di Altrabevento, ha detto che bisogna contestare a Terna il fatto che sotto quei tralicci ci sono almeno 100 famiglie lì dove non ci dovrebbe essere nessuno.
Dall'autorizzazione, per la Centrale Benevento 3, ci sarà bisogno di 20 mesi per realizzarla prima di dismettere la linea 150 e mettere in attività quella 380.
Questo vuol dire che quella gente starà lì sotto quei cavi elettrici tra i quattro ed i cinque anni a venire ed è proprio questo il fatto nuovo che bisognerà valutare.
La centrale Benevento 2 non la smantelleranno e la Benevento 3 sarà una calamita per attrarre altri parchi eolici.
Il fallimento dell'azione portata avanti dal Comune sta nel fatto che ci si è mossi in ritardo e poi abbiamo evidentemente politici che contano poco.
Infine Corona ha detto: Nonostante la disponibilità di Pepe, non è possibile che di questa vicenda così importante se ne occupi solo un amministratore.
Dove sono gli altri, quelli che vengono a chiedere solo i voti?
Bisogna coinvolgerli e per questo è necessario chiedere sull'argomento un Consiglio comunale aperto.
L'incontro si è concluso con la necessità di redigere un documento unitario da inviare al Comune.
Per far questo ci si rivedrà nuovamente il prossimo 29 luglio.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.71736




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 399918243 / Informativa Privacy