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Benevento, 21-07-2014 19:45 ____
E' arrivata in Parlamento la vicenda Terna, in particolare la questione sollevata dai cittadini di contrada San Chirico
Se ne è fatta carico la parlamentare di Forza Italia, Pina Castiello che ha proposto una specifica interrogazione ai competenti ministri
Redazione
  

E' arrivata in Parlamento la vicenda Terna, in particolare la questione sollevata dai cittadini di contrada San Chirico.
La deputata di Forza Italia, Pina Castiello, ha presentato, infatti, una specifica interrogazione ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico che è stata pubblicata agli atti della seduta del 16 luglio scorso della Camera dei Deputati.
"Terna - scrive Castiello nelle premesse - è proprietaria della Rete elettrica nazionale ed anche titolare della concessione delle attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con decreto emanato il 21 giugno 2011 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana numero 100 parte seconda del 30 agosto 2011, ha autorizzato in via definitiva la Terna alla costruzione e l'esercizio dell'intervento denominato "Elettrodotto a 380 kV Benevento II-Foggia ed opere connesse", nei Comuni di Benevento, Castelpoto, Pietrelcina, Paduli, San Giorgio la Molara, Buonalbergo, Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano, in provincia di Benevento, Casalbore, Montecalvo Irpino, Ariano Irpino, Greci, in provincia di Avellino e Faeto, Celle San Vito, Troia, Lucera e Foggia in provincia di Foggia.
Il nuovo elettrodotto induce campi elettrici e magnetici, questi ultimi classificati dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) nel gruppo 2B e che costituiscono, pertanto, possibile agente cancerogeno umano, con grado di pericolosità elevata per la salute dell'uomo, soprattutto se si tiene conto che le valutazioni di impatto sulla salute considerate per la concessione delle autorizzazioni di impatto ambientale non tengono nel dovuto conto della sommatoria d'induzione elettromagnetica che i nuovi elettrodotti vanno a produrre in alcuni punti del tracciato, dove permangono altri elettrodotti che non verranno eliminati.
Il citato decreto autorizzativo stabilisce espressamente all'articolo 1 ultima alinea (pagina 11) Il predetto progetto prevede, inoltre, la demolizione dell'esistente elettrodotto a 380 kV "Benevento II-Foggia" per complessivi km 78,2, nel tratto compreso tra la stazione elettrica Benevento II ed il sostegno numero 80 dell'elettrodotto "Candela-Foggia" come sopra richiamato non appena sarà entrato in esercizio il nuovo collegamento...; 
I lavori di costruzione del nuovo elettrodotto hanno avuto inizio nel luglio 2012; con avviso di Terna affisso nei Comuni interessati è stata data comunicazione dell'energizzazione 2014 del nuovo elettrodotto per il 29 giugno scorso, cosa puntualmente avvenuta.
L'attuale assetto dell'elettrodotto, però, è costituito fino alle porte del territorio di Benevento dalla nuova linea, mentre nel territorio comunale di Benevento, in particolare il tratto di collegamento delle nuova linea alla stazione elettrica denominata Benevento II, è costituito dall'attuale elettrodotto, di cui ne è previsto lo smantellamento, su cui si è operato un potenziamento, venendosi così a configurare di fatto a giudizio dell'interrogante un assetto della infrastruttura elettrica diverso da quello autorizzato.
Il potenziamento della linea elettrica esistente atto a sopportare maggiori carichi elettrici, riflette conseguentemente maggiori valori dei campi elettrici e magnetici rispetto a quelli esistenti per cui, come si evince da notizie ripetutamente apparse sulla Stampa e trasmesse da enti televisivi locali e nazionali, l'energizzazione della linea ha dato vita a forti proteste da parte di comitati spontanei di cittadini i quali ritengono che l'attuale assetto della linea sia pericoloso per la salute pubblica.
L'articolo 4, comma 5 del decreto autorizzativo, stabilisce che, prima della messa in esercizio, Terna deve fornire alle amministrazioni autorizzanti apposita certificazione attestante il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità stabiliti dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri dell'8 luglio 2003.
Dei suddetti adempimenti Terna deve fornire apposita dettagliata relazione.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, quindi, provvede alla verifica della conformità delle opere al progetto autorizzato, sulla base delle vigenti normative di settore".
Alla luce di tutto questo, Castiello quindi, ha chiesto di sapere "se i Ministri interrogati siano al corrente dei fatti indicati e se intendano intervenire con urgenza per salvaguardare la salute dei suoi cittadini, verificando, per quanto di competenza, la conformità del nuovo assetto dell'elettrodotto Benevento II-Foggia al decreto autorizzativo".

comunicato n.71735




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