"Il presidente dell'Asia, Lucio Lonardo, è stato l'unico coerente poiché voleva cacciarci sin dall'inizio.
Sul sindaco meglio non parlarne.
Ha sbandierato sempre il suo appoggio ed invece non è cosi".
I dipendenti degli ex Consorzi Rifiuti, ritornati nell'Asia dopo una sentenza della magistratura del lavoro, non risparmiano dure critiche nei confronti del primo cittadino, Fausto  Pepe, durante la conferenza stampa del legale Carmen Vetrone sulla loro vertenza nello studio in via Calabria.
Si incattivisce, giorno dopo giorno, questa vertenza in attesa dell'udienza fissata per il prossimo 18 settembre per verificare se questi tre dipendenti possono o meno restare nell'Asia.
Nessuna novità rilevante, ma i tre lavoratori Enzo Ulano, Antonio De Ianni e Alberto Signoriello, affiancati dal loro legale e dal collega Piero Mancini, non riescono a capire la diatriba solo verbale tra il sindaco ed il presidente Lonardo.
Se il primo cittadino, a parole, si è sempre schierato nei loro confronti, poi in termini pratici per il legale cosi non è stato.
Vetrone, infatti, ha così attaccato: "Il Comune si è costituito difendendo la posizione dell'Asia a tutto svantaggio dei lavoratori.
Il sindaco afferma tutt'altro, ma poi giuridicamente non è così".
I tre dipendenti hanno contestato anche alcuni dichiarazioni del sindaco il quale, nei giorni scorsi, aveva affermato che a fare ricorso erano stati in 124 e non solo in 3.
Mancini ha attaccato: "E' il Comune insieme all'Asia che ha chiamato in causa i lavoratori mica siamo stati noi a farlo. Sta creando confusione, citando numeri falsi e lanciando messaggi distorti e non veritieri".
Poi ha aggiunto in maniera polemica ed allo stesso tempo ironica: "Se il sindaco riesce a dimostrare che i lavoratori sono 124 quando sa benissimo che non è quello il numero, io me ne vado da Benevento".
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