C'è anche un arresto nel Sannio nell'ambito della vasta operazione della Dda di Napoli, condotta all'alba da Carabinieri e Polizia, che ha portato al fermo di 17 indagati, appartenenti al clan napoletano "Moccia", ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, porto abusivo di arma da fuoco ed estorsione, aggravati dalle finalità mafiose.
Uno degli affiliati, Raffaele Nobile, pluripregiudicato 36enne di Afragola, è stato fermato a Guardia Sanframondi dai Carabinieri di Castello di Cisterna insieme a quelli della Compagnia di Cerreto Sannita.
L'uomo è stato rintracciato nel centro sannita dove era giunto con la famiglia per trascorrere il fine settimana da un parente.
L'indagine, condotta dal gennaio al luglio scorsi congiuntamente da Polizia e Carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, ha consentito di accertare l'operatività e l'espansione del gruppo criminale partenopeo, storicamente operante nel rione popolare delle "Salicelle" di Afragola, nei territori di Casoria, Caivano, Crispano e Cardito.
Sono stati accertati i ruoli ricoperti da ciascuno degli indagati, in particolare del vertice operativo del sodalizio, attivo prevalentemente nella commissione di estorsioni ed atti intimidatori ai danni di attività commerciali, quali imprese di onoranze funebri e servizi di vigilanza privata, nonché nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti e di tabacchi.
Le attività investigative, inoltre, hanno documentato la recente scissione e conflittualità interna al clan, manifestatesi anche con l'omicidio di Mattia Iavarone, avvenuto il 25 aprile scorso a Caivano, spaccature acuite a seguito di recenti provvedimenti cautelari che hanno interessato i capi del sodalizio.
I provvedimenti cautelari sono ora al vaglio del gip territorialmente competente.
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