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Benevento, 19-07-2014 16:32 ____
Duro affondo dei consiglieri Giulia Abbate Raffaele Topo del Pd alla Regione Campania in merito al contratto di programma definito un fallimento
La misura che avrebbe dovuto sostenere lo sviluppo industriale con i fondi comunitari, a causa delle lentezze burocratiche, rischia di uccidere le aziende beneficiarie
Redazione
  

Duro affondo dei consiglieri Giulia Abbate (foto) e Raffaele Topo del Pd alla Regione Campania in merito al contratto di programma definito un vero e proprio fallimento.
"Ancora una volta - si legge nella nota inviata alla Stampa - la Regione Campania spicca per un triste primato: dopo sei anni il contratto di programma è un fallimento.
La misura che avrebbe dovuto sostenere lo sviluppo industriale con i fondi comunitari, a causa delle lentezze burocratiche, rischia di uccidere le aziende beneficiarie.
Erano 15 i Consorzi-Aziende dichiarati finanziabili nel 2008, ora ridotti a 13 per una revoca ed una rinuncia.
Senza alcuna ragione o giustificazione reale, la Direzione generale Sviluppo Economico ed Attività Produttive.
Ma c'è di peggio.
Alla scadenza del 30 giugno scorso, la Regione non è stata in grado di produrre quanto necessario ad evitare di perdere rinvenienze per quasi 35 milioni di euro.
Su questo, nessuna risposta è arrivata alla specifica interrogazione del consigliere Topo.  
Sulla drammatica situazione di imprese che rischiano il collasso, il consigliere Abbate ha convocato una specifica audizione in Commissione Trasparenza giovedì scorso.
Anche qui, il muro di gomma della Regione Campania ha rimandato indietro domande senza risposte.
Ad aggiungere il danno alla beffa va ricordato che le aziende, con proprie risorse finanziarie, hanno già effettuato investimenti, in attesa che la Regione Campania definisse l'iter procedurale di concessione delle agevolazioni richieste.
Hanno acquistato macchinari, inaugurato stabilimenti e incrementato la manodopera.
Le lungaggini ingiustificate e ingiustificabili della Regione minacciano ora il momento più delicato della vita di queste imprese, in una situazione di congiuntura economica ancora molto fragile.
Pertanto, i consiglieri regionali Abbate e Topo invocano l'intervento tempestivo del presidente Caldoro per riuscire a salvare il salvabile".
"Gli uffici regionali - hanno dichiarato Abbate e Topo - al pari degli scolari furbi ed arruffoni che vorrebbero recuperare l'inerzia di un intero anno scolastico con un super impegno negli ultimi 15 giorni, sono arrivati alla dead line del 30 giugno scorso impreparati e completamente inadeguati alla sfida.
Fa rabbia constatare che le attese di sviluppo e crescita di imprenditori sani, che vivono le difficoltà legate ad una crisi che non vuole finire, siano così mal riposte".

comunicato n.71680




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