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Benevento, 19-06-2014 11:48 ____
E' indescrivile la situazione di caos che si crea sulla Statale 90 bis a causa di una piccola frana
Scrive a "Gazzetta" una dipendente di un'azienda dell'Area Industriale di Ponte Valentino
Redazione
  

Una cittadina, Adele D’Aronzo, impiegata presso l'Imeva di Ponte Valentino Area Industriale Z5, ha inviato una missiva alla Provincia di Benevento ed anche al nostro giornale per segnalare la situazione di disagio sua e dei colleghi per la situazione in cui versa la Statale 90 bis a causa di una piccola frana che ha costretto all'installazione di due semafori che regolano il traffico in direzione alternata di marcia.
"Desidero protestare - si legge - non solo a mio nome, ma di tutti gli impiegati ed operai della mia azienda (ne sono certa, di tutti in questa zona), per il protrarsi di una situazione che rende difficile la viabilità sulla Statale 90 bis che conduce, appunto, all'area industriale summenzionata.
Probabilmente mi sto rivolgendo all'Ente sbagliato ma spero possiate farvi portavoce verso chi ne ha competenza. Da tempo, ormai, la strada è interessata da una piccola frana (in un tratto in curva) che ha costretto alla installazione di due semafori che regolano il traffico in direzione alternata di marcia.
Tale situazione causa inconvenienti a tutti gli utenti e maggiormente a chi si reca a lavoro in quella zona essendo legato al rispetto degli orari.
Il disagio diventa ancor più pesante quando gli addetti al servizio devono provvedere alla manutenzione dei semafori.
Allora sostituiscono le batterie prima ad un semaforo e poi all'altro, spegnendoli naturalmente, nonostante le auto siano in fila da tempo ad attendere il proprio turno per passare.
E' capitato, ad esempio, che, essendosi formata una lunga fila (trattandosi di una zona industriale è chiaro che la strada è interessata da un consistente traffico di mezzi pesanti!), si è dovuto aspettare ben due semafori rossi.
Nel momento in cui il secondo rosso stava per diventare verde, ecco arrivare gli uomini della manutenzione che lo spengono costringendo tutti gli utenti, che intanto si erano raccolti in una lunga fila, ad aspettare ancora mentre a "valle" il semaforo è nuovamente verde.
Quando lo riaccendono, naturalmente, è rosso (il terzo!).
E' chiaro che fanno il proprio lavoro e non è giusto prendersela con loro, tuttavia ritengo che, dovendo spegnere i semafori, debbano provvedere con mezzi alternativi come ad esempio degli addetti (uno a monte e l'altro a valle) che lascino passare in modo alternato il traffico con l'uso di bandiere di segnalazione.
Del resto, sono ben tre le persone addette a due semafori e potrebbero suddividersi i compiti!
Per non parlare poi della pericolosità della situazione che, protraendosi così a lungo, genera diffuso nervosismo negli automobilisti per cui molti di essi passano con il rosso rischiando di scontrarsi in curva con chi viene dal lato opposto: proprio alcuni giorni fa si stava verificando un incidente di questo tipo tra due mezzi pesanti.
Mi chiedo quindi, o meglio noi tutti cittadini ci chiediamo: Perché queste situazioni vengono alla luce soltanto dopo che è successo qualcosa e che qualcuno ci rimette la vita o la salute? Aspettiamo forse che ci sia il morto? Che fine fanno le nostre tasse, considerando soprattutto quelle di "nuova generazione" destinate proprio alla manutenzione di strade, illuminazione e quant'altro? Perché queste situazioni non devono essere risolte nei giusti tempi? Non è forse uno spreco di danaro pubblico pagare ditte che per anni e anni devono provvedere alla manutenzione? Con quegli stessi soldi non si può riparare il danno?
Spero che questi interrogativi non cadano nel vuoto e possano trovare riscontro così che l'impedimento venga riparato, anche se ne dubito molto perché noi cittadini non abbiamo voce in capitolo su nulla, dobbiamo solo pagare e dare il voto sulla base di false promesse".

comunicato n.70687




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