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Benevento, 22-10-2009 09:12 ____
Peppino De Lorenzo attacca Delvino e svela altri segreti sulla venuta a Benevento del comandante dei Vigili Urbani
Comunque sia ho già informato i Carabinieri che stamattina verranno a prendersi questa ulteriore nota che andrà ad arricchire il già ponderoso faldone
Redazione
  

Da Peppino De Lorenzo (foto), che risponde a Delvino, riceviamo e pubblichiamo.

Senza voler sciupare il tempo, tra l'altro oltremodo prezioso in questo particolare momento, avverto l'obbligo di replicare alla dichiarazione del signor Francesco Delvino, per un periodo comandante della Polizia Municipale di Benevento.
Il predetto, probabilmente ancora oggi, non ha capito di essersi trovato innanzi me che non sono uso ad essere il fantoccio di nessuno. Bene. Tutte le prove che riguardano la sua vicenda, regista indiscussa Sandra Mastella, sono state ampiamente documentate prima di sottoporle all'attenzione del Procuratore della Repubblica di Napoli.
Il signor Delvino, qualora non lo avesse ancora capito, deve sapere, oggi per allora, che io ho sempre temuto Sandra Mastella. La vicenda del mio trasferimento nel 2003 non è mai stata da me dimenticata e, quindi, con quella donna procedevo con cautela.
Sempre ed in ogni occasione.
Per Clemente, no.
Per i Mastella, il problema è lei, sempre lei.
Ecco perché, in tutte le circostanze, ho conservato le prove. Anche quando, in occasione della Festa della Polizia, siamo al maggio 2008, la Sandra aggredì me e Fausto Pepe, in piena cerimonia, noncurante sinanche della presenza di magistrati e figure istituzionali note che avrebbero potuto ascoltare, imponendoci, con i suoi consueti toni forti, la venuta, qui a Benevento, della compagna del signor Delvino, anche lei vigile, ho fornito al Procuratore prove a sufficienza, nonchè testimonianze.
Del resto, il Sindaco, che si oppose con fermezza, è pronto a testimoniare e credo che lo dovrà fare anche lui a Napoli. Forse, il Delvino, per una banale disattenzione, non sa che questa, per la legge che lui sostiene di conoscere, si chiama concussione.
E, nello specifico, è reiterata in quanto la Sandra aveva lasciato, solo da qualche mese, il carcere domiciliare, per il caso Annunziata.
Lo ha, forse, dimenticato il signor Delvino?
Ma vedi un pò! Lui tanto attento e premuroso, poi, sorvola su cose oltremodo importanti. Sì, è vero, come lui mi definisce, sono un carnefice, ma sono fiero  perché non ho avvalorato queste schifezze. Faccia, quindi, silenzio. Il procuratore sa tutto questo. E tanto altro ancora. Avremo modo di divertirci. Quindi, abbia il coraggio di andarlo a confermare. Suvvia, non cadiamo nel ridicolo. Qui, si è toccato il fondo. Comunque, ho già informato il nucleo investigativo dei Carabinieri di Caserta dell'ultimo scritto, offerto alla stampa, del signor Delvino ed oggi verrano da me a prenderne copia per consegnarlo al procuratore.
Sarà un'altra chicca da aggiungere ai poderosi faldoni dell'indagine.

comunicato n.7039




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