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Benevento, 28-05-2014 23:48 ____
Pasquale Viespoli: Renzi è un populista di governo che rappresenta la risposta alle paure della gente e contemporaneamente è simbolo di cambiamento
Alla Biblioteca Provinciale presentato il libro di Gennaro Malgieri: L’allegro naufragio. La scomposizione del centrodestra e la crisi del bipolarismo" con interventi di Giancristiano Desiderio, Sandro D'Alessandro e Nicola Sguera
di Ylenia Giorgione
  

Le elezioni sono passate, i risultati li abbiamo letti tutti ormai ed a tirarne le somme sono stati oggi a Benevento, i rappresentati della destra sannita.
L'occasione per riunirsi è stata la presentazione del libro di Gennaro Malgieri, "L'allegro naufragio. La scomposizione del centrodestra e la crisi del bipolarismo", che appunto, descrive il fallimento della coalizione di centro destra, quella che nel 2008 riunì i partiti Alleanza Nazionale e Forza Italia, analizzando nel profondo le cause della scissione e riflettendo intorno a quella che è la destra oggi, che si è trovata sconfitta, come detto, nelle ultime elezioni. Organizzatore dell'evento è stato Pasquale Viespoli, personaggio politico di spicco del nostro territorio, nonché presidente di Mezzogiorno Nazionale.
"Il libro di Malgieri è un’occasione pubblica per riflettere sul risultato elettorale", ha detto Viespoli che durante il suo intervento ha ripensato alla situazione attuale, dove gli elettori di destra si sono dimezzati, mandando al Parlamento Europeo un numero esiguo di rappresentanti, mentre dall'altro lato la sinistra democratica ha riacquistato "potere" grazie al leader Matteo Renzi, il quale, ha aggiunto Viespoli "è un populista di governo che rappresenta la risposta alle paure della gente e contemporaneamente diventa simbolo di cambiamento" e inoltre è stato in queste ultime elezioni "una diga anti-grillina", intercettando il voto di chi non voleva una possibile vittoria dei Cinque Stelle.
Da considerare, secondo Viespoli, è anche l'astensionismo che ha prevalso in quest'ultima tornata elettorale, facendo riferimento a quanti seguaci della destra politica non hanno trovato un degno rappresentate e quindi "si sono rifugiati nell'astensionismo".
Mentre Viespoli ha iniziato con un resoconto dell'attualità della politica, l'altro ospite della giornata, Giancristiano Desiderio, ha voluto, invece, fare un passo indietro, raccontando la storia che ha portato poi a quello che è il tema del libro di Malgieri.
Riprendendo il titolo del libro, "Naufragio" vuol dire che prima si è partiti da qualcosa", e infatti è stato molto dettagliato il racconto di Desiderio: dagli albori della Seconda Repubblica, quindi alla discesa in campo e al successo di Berlusconi fino al 1996, dove si era aperta una seconda fase, con la destra all'opposizione; poi ancora si arriva al 2001, anno del governo di centro destra che segnò un periodo di stabilità, ma che alla sua fine vide le cose mutare; infine, la nascita del Pdl e quindi la crisi definitiva del centro destra del 2010.
Quello a cui cerca di dare una soluzione Malgieri nel suo libro, è il motivo per cui il partito sia naufragato, un partito che secondo Desiderio metteva insieme Forza Italia e Alleanza Nazionale, i quali non erano che "due gusci vuoti che avevano perso la loro principale ragione politica".
Dello stesso avviso, è stato Sandro D'Alessandro, intervenuto anche lui nel dibattito.
In particolare, l'ex sindaco di Benevento, si è trovato d'accordo con un punto che ha affrontato Malgieri, e cioè quello che riguarda il fattore culturale: secondo lui infatti una delle cause principali che ha visto il Pdl sfaldarsi è stata la mancanza di spessore culturale, "bisognava mettere in campo riflessioni culturali per mantenere il governo, ma questo non c’è stato", ha detto D’Alessandro.
Ha partecipato al dialogo, in veste di "opposizione", anche Nicola Sguera, critico soprattutto con quello che la destra è stata negli ultimi anni.
In particolare, la sua invettiva è stata contro colui che ha rappresentato per vent'anni una parte della destra italiana, e il Pdl in particolare, Silvio Berlusconi.
Secondo Sguera, "il progetto della destra italiana nasce già morto a causa di Berlusconi, perché ha corrotto l’Italia prima di tutto in modo etico, estetico e culturale e solo dopo politico".
Il professore, vede la politica attuale "nichilista" ed ha criticato Malgieri quando egli ha sostenuto di "rimpiangere la bella politica" del passato, una politica che, ha ancora detto Sguera, non tornerà più.
L'intervento di Malgieri ha, quindi, riassunto tutti gli intenti del suo libro: spiegare le cause del naufragio, come si è detto, ma anche e soprattutto cercare delle soluzioni valide, per permettere alla destra di riprendere la propria credibilità.
"La democrazia italiana non prevede più oggi una destra che rappresenti il Paese al governo, adesso - ha affermato - si vive in un momento in cui non c’è più passione nel fare politica, non c'è più dialogo".
E' quindi un messaggio di speranza quello che ha voluto lanciare Malgieri, che, rispondendo a Sguera, ha sostenuto: "Da un allegro naufragio può arrivare sulla riva una bottiglia al cui interno si potrà ritrovare la "bella politica" ed ha concluso: "Bisogna immaginare un centro destra incline a creare destini possibili e non una destra dimentica di se stessa".

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