Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6814 volte

Benevento, 19-04-2014 19:35 ____
Gli artisti si raccontano alla "Bene Biennale" con una grande ambizione: Superare la manifestazione che si svolge a Venezia
Incontro con la Stampa di alcuni dei 70 partecipanti all'iniziativa dell'Associazione XArte e Pro loco Samnium. Per alcuni di loro è stata l'occasione per conoscere la città
di Diego De Lucia
  

Gli artisti si raccontano alla Bene Biennale con una grande ambizione: superare la manifestazione che si svolge a Venezia.
Dopo l'inaugurazione, svoltasi ieri, dell'iniziativa promossa ed organizzata dall'Associazione XArte e dalla Pro loco Samnium, oggi alcuni dei 70 artisti in gara hanno incontrato la Stampa presso il foyer del San Marco per raccontare le proprie opere le proprie impressioni.
Olii, colori acrilici, tela questi gli attrezzi del mestiere che hanno usato per raccontare la propria arte.
La natura, raccontare una fotografia, raccontare il sesso maschile ed il sesso femminile questi alcuni degli esempi che hanno portato nel Sanno gli artisti in gara.
Catello Raffone, di Castellamare di Stabia, ha ammesso che conosceva poco Benevento: "E' stata un'ottima occasione per poterla vedere maggiormente e poter ammirare il prezioso patrimonio artistico della città".
La sua "Il campo delle idee" è un'opera simbolica surreale, ornamentale e decoratile che tende all'astrattismo: "Quando lavoro penso a decorare il progetto".
Un periodo di pausa artistica anche lunga ha ammesso che solo da due anni ha ripreso il ritmo Franca Monaciliuni, di Taranto ma originaria di Vitulano la quale ha detto che per lei partecipare a questa manifestazione è stato come un ritorno alle sue origini.
Ha raccontato di una passione nata solo dopo aver concluso la sua esperienza d'insegnante: "L'ho fatto per colmare un vuoto, iniziando a dipingere anche piccoli quadretti e miniature".
Monaciliuni ha portato in concorso "L'artista", un'opera, ha voluto rimarcare, ambientata nel passato: "Rappresenta una famiglia e l'amore di una donna che l'osserva.
Un amore puro delicato silenzioso complice.
Vuole essere un messaggio di speranza verso quei valori che supportano la famiglia e che non terminano".
Poi è stata la volta di Salvatore Spiezia di San Vitagliano il  quale  ha descritto la sua opera costituita da una doppia tela: la prima riporta l'intimo dell'uomo, mentre l'altra tela è formata come una cerniera per voler descrivere quello che di buono l'uomo può offrire, ma che talvolta tende a nascondere.
Successivamente, è toccato ad Antonella Vegliante la quale ha voluto sottolineare come non si sentisse un'artista e che l'opera  giunta nel Sannio "una magia tra le nuvole" non fosse del suo genere preferito, ma che ha voluto portarla perché ricordava la sua infanzia.
Vegliante ha voluto descrivere, infatti, attraverso la pittura, il castello di Pontarlier un comune francese.
Adele Pelosi ha, invece, parlato di una esperienza come arricchimento.
Nella sua opera, un prato dorato in Puglia nei pressi di Alberobello, ha voluto raccontare l'allegria, la gioiosità l'armonia, il calore, la solarità attraverso la tela.
Infine, Cristina Flaviano ha sottolineato, invece,  un'emozione forte  per raccontare la figura femminile, poco rassicurante nella quale deve trasparire l'emotività.
Flaviano non ha nascosto che è un autoritratto: "Un anima inquieta sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

comunicato n.68706




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400950318 / Informativa Privacy