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Benevento, 17-04-2014 20:36 ____
Il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, attacca sul caso del prefetto Blasco e sull'ipotesi di scioglimento del Consiglio Comunale
Dal Ministero dell'Interno nessuna risposta alla nostra proposta sul capoluogo sannita ma noi del M5S stiamo continuando ad occuparcene con importanti approfondimenti
Redazione
  

Il parlamentare irpino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, con una nota, è intervenuto sul caso dell'arresto, avvenuto nei giorni scorsi, del  prefetto di Benevento, Ennio Blasco, e sull'ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale del capoluogo sannita nonché sulla notizia che vede indagato il segretario nazionale dell'Ugl, Giovanni Centrella, accusato di aver sottratto al sindacato la somma di circa 500mila euro.
"Confidando nell'operato della magistratura e non volendo entrare nel merito delle indagini - scrive - non posso non sottolineare come queste vicende siano sintomi preoccupanti di una malattia che sta colpendo anche quel territorio campano considerato terra felix, la nostra Irpinia.
Non volendo accomunare questioni che sono di per sé diverse e che faranno il loro corso, a livello generale è indubbio che ormai la ramificazione di un malcostume istituzionale rappresenti un dato allarmante che non può più essere sottaciuto perché è servito sinora ad alimentare quel sistema culturale di impunità diffusa che ha giovato soltanto ai colletti bianchi, agli insospettabili.
Proprio domenica scorsa, in occasione della tappa a Benevento del CampaniaTour per le elezioni europee del M5S, ho denunciato pubblicamente la contiguità tra il vecchio sistema politico, i vari livelli istituzionali ed il malaffare.
Ricordo di aver sottoposto a settembre al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il caso del capoluogo sannita, chiedendo di valutare l'ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale.
Dal Governo nessuna risposta, ma noi del M5S stiamo continuando ad occuparcene con importanti approfondimenti.
E' una coincidenza bizzarra che proprio l'attuale prefetto di Benevento, Blasco, sia agli arresti domiciliari per un'ipotesi di corruzione nell'ambito delle procedure in tema di certificazione antimafia nel biennio 2009-2011, cioè quando ricopriva la carica di massimo rappresentante del governo sul territorio di Avellino.
Ripeto la giustizia farà il suo corso, ma è tempo di ripristinare le regole di legalità ormai pressoché dimenticate.
Su questi temi, il M5S è sempre stato particolarmente sensibile e lo ha dimostrato con la battaglia in Parlamento per l'inasprimento del 416-ter sul voto politico-mafioso, bocciato da tutti i partiti.
Ugualmente è giunta l'ora di dire "basta" alla degenerazione dell'uso dei soldi pubblici a fini privati.
Il caso dell'Ugl avrà un suo epilogo, ma questo deve far riflettere tutti sulla necessità di tenere ad ogni livello un'ineccepibile condotta morale ed etica al fine di recuperare quella fiducia dei cittadini verso le istituzioni, fiducia purtroppo persa dopo decenni di abusi e malcostume".

comunicato n.68660




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