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Benevento, 17-04-2014 19:25 ____
L'arcivescovo Andrea Mugione nel giorno della Istituzione dell'Eucarestia, ha svolto il gesto della lavanda dei piedi a medici, fedeli e sanitari
In questa pratica è sedimentato tutto l’amore del Signore nei nostri confronti. La cerimonia si è svolta nel reparto di Oculistica dell'Ospedale "Rummo"
di Debora Maiale
  

Giovedì Santo: Cena del Signore, giorno dell'Istituzione dell'Eucarestia, del sacerdozio e del servizio della carità.
"La vigilia della sua passione e morte, istituendo l'Eucarestia, Gesù ci ha fatto un dono grande, inestimabile. Riflettere sul valore di tale dono è il modo migliore per celebrare e vivere il mistero d'amore racchiuso nel Giovedì santo.
Fede, riconoscenza, amore sono i sentimenti che ci accompagnano mentre siamo tutti riuniti intorno alla mensa del Signore per celebrare l'Eucarestia".
Questo quanto esposto da monsignor Andrea Mugione questo pomeriggio, durante la Messa tenutasi presso il reparto di Oculistica all'Ospedale "Rummo".
Numerosi i fedeli che, in attesa della liberazione del Signore, hanno presieduto alla celebrazione.
L'arcivescovo ha intimato i fedeli a capire il senso profondo della cena pasquale, che dev'essere intesa come una vera e propria liberazione dalla schiavitù, come la fine della sofferenza e della non-vita, "nel ricordo di quello che il Signore ha fatto per noi.
Se, da un lato, con l'istituzione dell'Eucarestia il Signore continua a perpetuarsi ed a donarsi ai propri fedeli, dall'altro l'evangelista Giovanni la sostituisce, di fatto, con il gesto della lavanda dei piedi: con questa pratica, il Signore Gesù vuole farci comprendere il senso della sua missione redentrice.
Un servizio a Dio e agli uomini che tocca il suo vertice nella passione e, infine, nella morte".
Proprio dopo la lettura del Vangelo secondo Giovanni ("Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi"), si è tenuta la pratica della lavanda dei piedi, compiuta dall'arcivescovo Mugione ad alcuni medici, operatori sanitari e fedeli.
"Nella pratica della lavanda dei piedi - ha spiegato l'arcivescovo - è sedimentato tutto l'amore del Signore nei nostri confronti.
Il Padrone, il Maestro, il Signore, si rende schiavo.
Celebriamo, dunque, insieme, quest'amore: qui, oggi, c'è il vertice di tanto bene, che sta proprio nel consegnarsi al Signore, nel lasciarsi amare e nel perdonare.
Il Signore ci ha amati fino alla fine: non rifiutiamo la celebrazione della Pasqua domenicale.
Ricordiamoci di tanto amore e, in questo memoriale, celebriamo il ricordo di tanta sofferenza.
Quando batte l'ora della solitudine e della sofferenza, ricordiamoci della cura che il Signore ha avuto e ha verso di noi".
Monsignor Mugione ha concluso la celebrazione con un augurio, rivolto al Signore, nei confronti dei medici e degli operatori sanitari: "Signore, insegnaci ad amare davvero il prossimo.
Aiutaci a far progredire la scuola della sanità, in modo che possa esser d'aiuto all'intera comunità".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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