Gazzetta di Benevento

La Cattedrale Ã¨ stata affollata stasera da tantissimi fedeli che hanno occupato tutti i posti disponibili forse come raramente succede.
E' stato lo stesso arcivescovo, monsignor Andrea Mugione, nel vedere tante persone in piedi a consigliare loro:Â Quando vi stancate vedete che c'Ã¨ ancora un po' di posto nella Cappella del Santissimo.
Da lÃ¬ potete ascoltare bene anche se vedrete poco, ma questo conta meno...
L'occasione di tante presenze Ã¨ stata la Santa Messa Crismale che ha visto la concelebrazione, da parte dell'arcivescovo Mugione, con i presbiteri presenti nel capoluogo.
La celebrazione Ã¨ stata molto lunga, oltre due ore e c'Ã¨ stato anche un po' di smarrimento tra il popolo dei fedeli ed il clero quando il diacono ha sbagliato la pagina del Vangelo da leggere.
Nessuno la trovava sui libretti stampati per l'occasione. Poi su quest'episodio dirÃ il vescovo:Â C'Ã¨ stata una svista...
Ad inizio della concelebrazione l'arcivescovo ha voluto ringraziare tutti i presenti e soprattutto chi ha il compito di irradiare nel mondo la luce di Cristo.
Un grazie molto sentito il presule ha rivolto anche a don Lupo Ciaglia che, con il suo magnifico Coro della Cattedrale, ha sottolineato egregiamente tutte le fasi piÃ¹ importanti delle liturgia.
Monsignor Mugione, dopo aver salutato i sacerdoti che hanno compiuto il 50esimo ed il 25esimo anniversario dall'ordinazione presbiteriale e ricordato quelli che sono deceduti nell'anno, ha svolto la sua Omelia trattando tre temi in particolare.
Il sacerdozio, una istituzioneÂ che si commemora e che deve rendere presente Cristo.
Noi facciamo vivere qui Cristo ogni giorno.
La comunitÃ ha bisogno del sacerdote, senza questa presenza verrebbe meno anche quella della Chiesa.
Il secondo tema trattato Ã¨ stato quello dell'Eucarestia nella quale si rinnova e si rivitalizza e si ringiovanisce il sacerdozio.
Ogni giorno celebriamo l'Eucarestia ed Ã¨ necessario avere la passione perchÃ© la sola riflessione su di essa, non basta.
Infine, l'ultimo tema trattato Ã¨ stato l'impegno con caritÃ pastorale convinti che l'Eucarestia, senza la caritÃ Ã¨ incompleta.
Non si puÃ² limitare l'Eucarestia alla comunione solo con Cristo ma deve diventare donazione.
La Chiesa, ha detto l'arcivescovo ancora parlando sulla figura del sacerdote, ti mette a riposo ad una certa etÃ , ma noi dobbiamo continuare ad esercitare il nostro servizio anche allora.
Le nostre parrocchie sono, Ã¨ vero, delle cliniche spirituali ma anche molto di piÃ¹.
Il parroco, in quella che Ã¨ una funzione doppiamente missionaria, non deve solo mantenere le tradizioni cattoliche in atto ma anche svegliare il senso della responsabilitÃ personale.
Monsignor Mugione ha concluso, come spesso ama fare, con le parole di Papa Francesco, che ci invita ad uscire fuori dal tempio per andare verso la periferia dove nessuno sia privo di Luce.
Momento centraleÂ della celebrazione Eucaristica Ã¨ stata la presentazione all'arcivescovo dell'olio degli infermi.
Lo hanno fatto Nunzio Iannella, presidente Associazione Medici Cattolici con il vice presidenteÂ Antonia Gallucci (entrambi, con il vescovo, nella foto d'apertura).
L'olio dei catecumeniÂ Ã¨ stato, invece,Â presentato dai coniugi Nazzareno ed Eleonora Tresca, coppia di giovani sposi in attesa del secondo figlio mentre il Santo Crisma Ã¨ stato portato da tre giovani cresimandi della parrocchia Santa Maria della VeritÃ Â di Benevento.

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