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Benevento, 20-02-2014 20:29 ____
Non è più così scontato l'affossamento dell'Housing Sociale di Santa Clementina all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale
Nella riunione del gruppo del Pd si propenderebbe per affidare ogni decisione alla Conferenza dei Servizi ma una nuova spaccatura in Aula è dietro l'angolo...
Nostro servizio
  

La riunione del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Mosti non è stata di poco conto nonostante non abbia affrontato, e forse non lo farà per l'immediato, l'argomento politico, quello cioè riguardante un rilancio del programma di mandato e la ricomposizione della Giunta dopo le dimissioni degli assessori Luigi Scarinzi e Luigi Abbate, cosa questa che era stata ipotizzata dal segretario cittadino Marcello Palladino in un colloquio avuto con il nostro giornale.
Dicevamo una riunione non di poco conto perché si è parlato dell'Housing Sociale di Santa Clementina, all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio Comunale del prossimo 25 febbraio, e solo accennato al Piano Casa.
La sorpresa è che, quando tutto sembrava deciso, di deciso sembra ora che non ci sia proprio nulla.
Questo argomento, ci riferiamo all'Housing Sociale, torna in Consiglio, dopo essere già stato approvato nel dicembre del 2012, per volere della minoranza che, abilmente sfruttando anche i maldipancia, tanti, riscontrabili nel Pd (ricordiamo che fu risicatissima la maggioranza che approvò la deliberazione sull'Housing di Santa Clementina), è riuscita, settimana dopo settimana, a dare concretezza ai dubbi ed a fare in modo che alla fine, ed è storia dell'altro giorno, giungesse dinanzi alla Commissione Urbanistica presieduta da Leonida Collarile, una proposta di deliberazione che di fatto negava la già riconosciuta pubblica utilità per il progetto della Giustino Costruzioni che in quell'area dagli equilibri delicati, vorrebbe realizzare non un palazzo, ma un intero, nuovo quartiere residenziale.
Questa proposta di deliberazione, ed è quella che arriverà il 25 in Consiglio, è stata approvata all'unanimità dalla intera Commissione, dunque da minoranza e da maggioranza, tutti uniti. E sembrava che la cosa fosse fatta.
Ed invece stasera si è capito che così non è e cioè che quella delibera in Consiglio non ci doveva proprio arrivare perché l'Assise ha già deciso sulla materia ed assieme al riconosimento del pubblico interesse al progetto, furono fatte all'epoca anche delle prescirzioni, degli emendamenti, che il progettista e l'impresa, nei successivi passaggi, non avrebbero rispettato.
Dunque  al più dovrebbe essere la Conferenza dei Servizi a pronunciarsi negativamente rispetto a tale riconoscimento e non già il Consiglio.
Abbiamo parlato con più d'uno dei presenti alla riunione di stasera e le perplessità sono molte rispetto a questo cambiamento di rotta (in considerazione della decisione assunta dalla Commissione Urbanistica).
E' un pensiero del sindaco, quello che le è stato riferito, ci hanno detto, ma non ci trova tutti pienamente concordi. L'impressione è che in Consiglio ci spacchiamo un'altra volta su questo argomento e così sarà.
Una decisione formale, quelle che si concludono con delle votazioni, per intenderci, non è stata presa ma abbiamo motivio di credere che più d'uno, ammesso a questo punto che il Coniglio si tenga, cercherà di prendere le distanze da questa vicenda che sembrava essere stata sepolta sotto i No della Commissione Urbanistica.
Evidentemente, così non è.
Alla riunione di stasera, cominciata con notevole ritardo e durata circa un'oretta, hanno preso parte il sindaco Fausto Pepe, l'assessore Cosimo Lepore ed i consiglieri Angelo Miceli, Leonida Collarile, Giuseppe Zollo, Sergio Tanga, Mario Orrei, Massimo De Rienzo, Giuseppe Molinaro, Mario Cangiano e Giovanni Izzo. 

comunicato n.66777




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