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Benevento, 21-11-2013 13:36 ____
I lavoratori degli ex Consorzi si arrampicano sull'Arco di Traiano ed occupano il terrazzo della Provincia
Sale sempre di più il tono della protesta mentre non si vede soluzione alla loro richiesta di vedersi pagati gli stipendi
Nostro servizio
  

Nuova giornata di dura protesta per i lavoratori degli ex Consorzi Rifiuti.
Tre di loro, infatti, sono saliti sull'impalcatura che da mesi circonda l'Arco di Traiano, mentre altre due sul terrazzo della sede della Provincia in Largo Giosuè Carducci.
I lavoratori, che da anni seppur in duro contrasto tra loro stessi, stanno cercando in tutti i modi una via di sbocco alla loro difficile vertenza, sono, dunque, tornati a far parlare di se con una doppia manifestazione pubblica.
La protesta, questa mattina, è salita di tono: un gruppo, come detto, si è portato sulla vetta sull'insigne monumento, simbolo della città, ed ha detto che non scenderà fino a quando non si avranno notizie confortanti in merito agli stipendi arretrati.
Essi ammonterebbero a circa 50mila euro per ciascuno dipendente.
La manifestazione di protesta fa seguito a quanto avvenne lunedì scorso, quando gli stessi occuparono la Sala consiliare del Comune di Benevento e salirono sul davanzale di una finestra di Palazzo Mosti che affaccia lungo via Annunziata ed ebbero anche un alterco con il sindaco di Paduli, Michele Feleppa, che si trovava nel Municipio beneventano per partecipare ad una riunione tra sindaci.
Stamani, altri dipendenti sono, inoltre, penetrati nella sede della Provincia per reclamare gli emolumenti del progetto regionale sulla raccolta differenziata, finanziata dalla Regione Campania.
Lo scorso 13 novembre doveva arrivare la terza tranche, ma questi soldi non si sono visti.
Le rassicurazioni che i fondi dovrebbero giungere la settimana prossima non sono apparsi convincenti. 
Hanno atteso, invano, anche un incontro con l'arcivescovo di Benevento, monsignor Andrea Mugione, che ha celebrato una Messa proprio nella vicina chiesa di San Gennaro.
La delusione per il mancato appuntamento con Mugione è stata enorme.
Una lavoratrice, Mariagrazia Russo, presente presso gli uffici della Provincia ha così commentato: "L'arcivescovo si è girato e se ne è andato. 
Siamo persone che da quattro anni sono sospese dal lavoro e senza retribuzione". 
Proteste differenti, dunque, ma con lo stesso fine: avere una retribuzione dopo quattro anni di illusioni e di sacrifici. In tutti e due i luoghi sono giunti i Vigili del Fuoco.
All'Arco di Traiano anche il personale dei Carabinieri e la Polizia Municipale.
Nel pomeriggio uno dei tre occupanti l'Arco dovrebbe incontrarsi con il prefetto, Ennio Blasco.

AGGIORNAMENTO ORE 19.10

La protesta all'Arco Traiano è poi terminata nel pomeriggio, mentre è proseguita l'occupazione negli uffici provinciali di largo Giosuè Carducci.
Il prefetto non ha ricevuto i tre lavoratori che, in mattinata, si erano arrampicati sull'impalcatura dell'Arco.
I manifestanti delusi hanno abbandonato il presidio, ma hanno annunciato una nuova mobilitazione nei prossimi giorni. 
In Provincia, invece, i dipendenti hanno deciso diversamente.
Nonostante i dirigenti  dell'Ente  abbiano assicurato che gli stipendi  del progetto regionale sulla raccolta differenziata arriveranno la settimana prossima, le persone che sono salite sul  terrazzo si sono dette irremovibili ed hanno deciso di proseguire la protesta.
Sono arrivati anche i sindacati a dare sostegno ed aiuto.
Giiuseppe Pagliuca della Uil se l'è presa con la burocrazia: "Basta un click eppure perdono tempo".


Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.63936




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