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Benevento, 10-11-2013 20:18 ____
Gianni Pittella si ritrova in un music club per presentare la sua proposta politica quale candidato alla segreteria nazionale del Pd
Molto critici gli interventi di Carmine Nardone e di Fioravante Bosco che dice: Non si usino nuovamente i fondi europei per piastrellare la città o cambiare qualche lampione...
Nostro servizio
  

Prosegue il "pellegrinaggio" dei candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico in vista delle primarie del prossimo 8 dicembre.
Ad un mese o poco meno dall'appuntamento, a fare visita alla città di Benevento è stato Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo, uno dei quattro candidati alla guida del Pd (gli altri sono Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati).
Una quarantina di persone o poco meno, lo hanno atteso al Morgana Music Club per ascoltare anche la sua mozione congressuale.
Nulla di paragonabile agli incontri tenuti nell'Auditorium del Museo del Sannio da Gianni Cuperlo e da Massimo D'Alema (che pure sostiene Cuperlo).
In linea del tutto teorica, visto che al voto non andranno solo i tesserati, nel Sannio la lotta dovrebbe essere tra Matteo Renzi e Gianni Cuperlo.
Il primo però sconta una situazione di forte disagio dei suoi sostenitori: A chi accreditare la eventuale sua vittoria?
Sono in tanti, infatti, a sostenerlo (almeno ufficialmente), ma è oggettivamente frastagliato più del solito il mondo che ruota attorno al Pd.
Anche Fausto Pepe è tentato e consigliato ad un appoggio non troppo impegnativo su Renzi, ma ancora nessuna decisione è stata assunta.
E' in questo scontro tra "grandi" che si inserisce dunque a Benevento anche Gianni Pittella, portato dagli opinionisti (così come peraltro egli ha anche confermato) all'ultimo posto tra i competitori.
L'incontro di stasera è stato voluto dalla Fondazione Eurosur presieduta da Bruno Carapella.
Tra i presenti Carmine Nardone, Pasquale Orlando, Paola Genito.
Bruno Carapella, nell'aprire i lavori, ha sottolineato l'attività della Fondazione nata per raccontarci queste esperienze di confronto con la gente al di fuori delle stanze di partito con l'intento di portare la proposta politica su due temi: La centralità del Mezzogiorno ed il rilancio della prospettiva europea nello scenario della globalizzazione.
Due temi questi, ha concluso Carapella dopo aver ringraziato Paola Genito e Pasquale Orlando per la collaborazione data nella organizzazione della serata, che non sono nelle agende degli altri candidati alla segreteria nazionale del partito.
Gianni Pittella, ad apertura del suo intervento, non poteva mancare di ringraziare, a sua volta, proprio Carapella per l'attività svolta, un amico con il quale sono in sintonia culturale dal primo momento tramite anche la Fondazione Eurosur che studia il rapporto tra Italia ed America latina.
Un pezzo del nostro Mezzogiorno, Benevento, dove non è impossibile coltivare ambizioni grandi.
C'è ricchezza di capitale umano non organizzato. Tante monadi, tanti centri di forza, senza organizzazione.
E' una sfida quella che abbiamo lanciato, ha detto Pittella, perché il Pd deve cambiare per forza altrimenti muore.
Può diventare liberal, movimentista o autenticamente riformista cattolico, socialista, ambientalista, europeo.
Può essere anche un partito che finalmente considera il Sud!
Parliamoci chiaro, ha detto Pittella, la gente non è stupida.
Noi abbiamo perso le ultime elezioni politiche proprio al Sud: In Campania, in Puglia, in Calabria...
La mia sfida è contribuire a creare questo nuovo partito che deve poter dire la sua anche in Europa. Essa non deve più stringere il collo della gente con questo patto di stabilità.
Una nuova Europa deve essere il nostro cavallo di battaglia o questa prateria la lasciamo a Grillo ed a Berlusconi.
Sul Mezzogiorno la nostra deve essere una scommessa rigeneralistica.
Bisogna per esso puntare sulle zone economiche speciali; sulle dotazioni infrastrutturali; sulla lotta alla criminalità e questo lo dobbiamo fare senza se e senza ma, puntando sul capitale umano, sulla cultura, sull'ambiente.
Queste sono le sfide che deve vedere il Pd all'attacco.
In Campania la vicenda della Terra dei Fuochi deve spingere il Pd al centro di questa battaglia e salvare così l'economia agricola che è quella che maggiormente è stata messa in ginocchio da queste azioni criminali.
La grande distribuzione rifiuta gli ortaggi campani perché la gente ha paura ad acquistarli: Perché mangiare i pomodori avvelenati, è detto?
La risposta è nel marchio di tutela avviato dalla Regione ma non sostenuto adeguatamente.
Insomma, nel Pd si discute molto ma si decide poco.
Riguardo poi la strategia politica europea Gianni Pittelli ha detto che è ora di aderire al Partito Socialista Europeo (Pse) per sposare la teoria dei diritti e riaffermare il no all'emarginazione.
Sono anche per il riconoscimento delle coppie gay ed il Pd se non si muove a farlo anch'esso, rischia di essere scavalcato addirittura dal Papa.
Questa battaglia la condurrò anche dopo l'esito della consultazione elettorale per scegliere il segretario nazionale del Pd.
Ho bisogno però di arrivare nei primi tre per dare più seguito e forza a queste proposte.
All'unico candidato del centrosud anche Benevento deve dare il suo sostegno.
Ultimato l'intervento di Pittella, a prendere la parola è stato Carmine Nardone che ha parlato di Carapella come di una risorsa di apertura culturale che va oltre le mura della città.
Nessuno ha detto che il primo esempio d'intelligenza informatica al mondo è stata messa su da un ex dipendente del Comune di Benevento che era addetto a spedire le lettere...
Neanche è noto che alla XIV Conferenza europea sull'Aids, a Bruxelles, in Belgio, Futuridea, in collaborazione con l’Ospedale Cotugno, ha presentato una tecnologia con l'utilizzo di smartphone per monitorare i segni vitali di un paziente, dove l'Ospedale può inviare un input e ricevere risposta non solo se il paziente è cosciente, mediante un opportuno utilizzo dei sensori dello smartphone come accelerometro, oscilloscopio, sensori di prossimità e tocco. L'applicazione ha lo scopo di riconoscere e monitorare i parametri vitali e ad associarli ai corretti trattamenti; ed infine un modello matematico che permette di calcolare la quantità di CO2 emessa dai siti di commercio elettronico. Esso è stato presentato a Roma, durante il congresso dell'Associazione italiana per l'informatica ed il calcolo distribuito (Aica), il modello è stato messo a punto da Salvatore Rampone dell'Università del Sannio e direttore scientifico dell'Associazione Futuridea di Benevento in collaborazione con Valerio Morfino, ingegnere informatico di Futuridea.
Tutta questa premessa, ha continuato Nardone, per dire che la questione meridionale è la differenza dell'intelligenza.
Ed allora qui servirebbe un Pd delle idee e non delle tessere.
Sono stati presentati 3.093 emendamenti alla legge di stabilità.
Ne sarebbe bastano uno: La persona senza reddito e senza casa deve essere o no una priorità?
E poi perché non sostenere il conto energia?
Dopo Nardone che ha scosso i presenti con le sue argomentazioni che a volte appaiono fantascientifiche e che invece sono lì a portata di mano, ha preso la parola Fioravante Bosco.
Il Sannio, ha detto, è una piccola provincia di frontiera e nell'ambito della Regione ci sentiamo dei figliastri.
Vogliono abolire le Province senza tener conto che in questo modo si va a disgredare il territorio e questo lo vuole anche il Pd.
Teniamoci invece questi enti sovracomunali e tagliamo le Regioni che non devono fare gestione, non tocca loro farlo.
Attenzione, ha detto Bosco all'uso dei fondi europei 2014/2020 che non servano più a piastrellare la città così come ha fatto il Comune di Benevento con il Piu Europa.
Dobbiamo investire nelle infrastrutture e non nel cambiare qualche lampione, ma in questa città oramai non si parla più di ciò...
Nei cantieri cittadini gli operai arrivano da Caserta e da Napoli e si portano appresso anche la colazione a sacco.
Datemi una mano tutti a sostenermi in questa battaglia.
Dopo Bosco ha preso la parola Paola Genito la quale ha affermato che bisogna lavorare per cambiare il modo di interfacciarsi con la politica.
Il cittadino è diffidente e diventa difficile coinvolgerlo mentre con esso occorre favorire quanto più è possibile un contatto diretto.
Incisivo l'intervento di Pasquale Orlando che ha dato una spiegazione a questa sua presenza.
In occasioni come questa è normale partecipare per chi interviene nel sociale soprattutto perché il colloquio istituzionale finora non è stato garantito da altri se non da Pittella e poi con lui c'è il grande tema del Mezzogiorno per il quale il rischio è continuare a fare passi indietro.
A chiudere la serata è stato Bruno Carapella che si è riconosciuto due difetti: essere romanista e socialista (e Pittella di rimando: Il primo è effettivamnte un difetto ma il secondo è un pregio...) per dire che la ulteriore motivazione per essergli vicino è proprio l'anima socialista che rappresenta in Italia ed in Europa.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

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