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Benevento, 19-09-2013 20:37 ____
Non era solo un calciatore ed un allenatore, ma un amico con cui potersi confrontare. Così Oreste Vigorito ha ricordato Carmelo Imbriani
L'occasione è stata data dalla intitolazione dell'Antistadio allo sfortunato atleta prematuramente scomparso. Tanti i presenti alla cerimonia compresi gli zii Clemente e Sandra Mastella ed il sindaco Fausto Pepe. GUARDA LE FOTO
di Diego De Lucia
  

"Non era solo un calciatore ed un allenatore, ma un amico con cui potersi confrontare.
Una persona con valori veri, con valori sani".
Il  presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, ha voluto ricordare, con  queste  parole,  Carmelo  Imbriani  nel giorno in cui gli è stato intitolato l'Antistadio.
Vigorito ha parlato nel corso della cerimonia cui hanno preso parte, con la vedova dell'atleta Valeria Maiello, i figli Fernando e Sofia, gli zii Clemente e Sandra Mastella, anche il sindaco, Fausto Pepe con il suo vice Raffaele Del Vecchio, il delegato comunale allo Sport, Enrico Castiello, e tantissimi cittadini, amici, compaesani di Ceppaloni, ma anche semplici e sinceri ammiratori dell'ex calciatore del Napoli e dello stesso Benevento.
Tutti insieme per rendere omaggio ad un uomo scomparso prematuramente, lo scorso 15 febbraio, per un tumore  che lo aveva aggredito tanto da non permettergli di portare a termine la preparazione del Benevento Calcio durante il ritiro della passata stagione.
Tantissime le promesse del calcio beneventano e sannita sono state presente alla cerimonia anche perché lo stesso Imbriani stava plasmando e costruendo una bella Scuola di calcio.
Oggi dunque l'Antistadio ha finalmente una intitolazione, certamente degna e meritata.
Una scritta ed il volto di Carmelo ora sono ben visibili all'ingresso della struttura.
A voler dare particolare solennità all'evento ed a dare un senso ancora più profondo alla giornata è stata la presenza dell'arcivescovo, monsignor Andrea  Mugione, che ha voluto benedire la lapide realizzata per l'intitolazione. Mugione, con la sua presenza e le sue parole, ha voluto testimoniare l'ammirazione per la figura esemplare dell'uomo Imbriani, esortando i tanti giovani presenti a prendere esempio non solo dalle sue doti tecniche, ma proprio dalle sue virtù fuori dal campo per poter crescere e maturare nella migliore maniera.
Pepe, in merito all'intitolazione della struttura, ha voluto sintetizzare le motivazioni ricordando le capacità di Imbriani di parlare e di approcciarsi ai ragazzi: "Lui ha cresciuto tantissimi giovani.
Resterà, per sempre, un esempio positivo".
Il sindaco ha poi aggiunto che sotto la sua Amminstrazione si sono vissuti due momenti analoghi.
Egli, infatti, ha evidenziato come abbia avuto l'onore di aver dedicato nello stesso posto due importanti strutture sportive a due persone che proprio nei giovani credevano moltissimo: "Abbiamo, infatti, voluto intitolare lo stadio a Ciro Vigorito il quale è stato il primo a credere che i ragazzi potessero essere la forza motrice di questa squadra ed oggi l'Antistadio a Carmelo che qui ha insegnato tanto a questi giovani".
Infine un saluto alla moglie Valeria: "Prima o poi ad ognuno capita di perdere la persona a cui voleva bene, ma l'importante è che resti integra la fierezza di aver vissuto con questa persona e di aver percorso una parte della propria vita.
Esse resteranno sempre accanto a noi".
Il presidente del Benevento Vigorito ha ricordato come Carmelo abbia vissuto gran parte del proprio tempo proprio all'Antistadio: "Lo ha fatto prima come calciatore allenandosi duramente per poter scendere la domenica in campo, poi ha proseguito allenando i giovani. Era un esempio".
Infine ha aggiunto: "Questo luogo adesso avrà due occhi che ci veglieranno da lassù.
Uno è quelllo del mio fratello Ciro, l'altro di Carmelo".
Poi è stato il turno di Castiello che ha letto e consegnato a Valeria Maiello una frase di Madre Teresa di Calcutta: Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell'ora buia di qualcuno non ha vissuto invano. Gaia Simonetti, responsabile della Comunicazione della Lega Pro, ha portato i saluti dell'Organismo: “Volevamo essere presenti.
Porto il saluto del presidente, Mario Macalli, e del direttore generale, Francesco Ghirelli.
Ci tenevamo a ringraziare il Benevento e Carmelo Imbriani, campione nello sport e nella vita.
Il suo ricordo sarà sempre vivo. Carmelo Vive".
Al termine della Cerimonia del taglio del nastro, c'è stata una partita celebrativa tra ex compagni di squadra ed addetti del Benevento Calcio.
Il calcio d'inzio lo ha dato proprio il piccolo Fernando. 
Sono stati presenti, tra gli altri, Fabio Di Sauro, Antonio Vanacore, Gigi Molino, ma anche Diego Palermo, Manuel Landaida, Carmine Cerchia, Daniele Cinelli.
Con loro, il vice allenatore del Benevento Calcio, Stefano Bianconi, il team manager, Alessandro Cilento, e Fabio Pecchia.
La partita per la cronaca è terminata 4-0 con reti di Vanacore, Molino, Aprile e Surico.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                   

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