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Benevento, 02-07-2013 10:10 ____
Una nuova pesante azione della magistratura si abbatte su Palazzo Mosti. E' stato arrestato Andrea Lanzalone
Per lui c'è stata la misura dei domiciliari disposta dal gip Flavio Cusani su richiesta del pubblico ministero Antonio Clemente
Nostro servizio
  

Una nuova operazione della magistratura si è abbattuta su Palazzo Mosti.
Stamattina, intorno alle ore 8.00, gli uomini della Digos hanno notificato al dirigente delle Finanze del Comune di Benevento, Andrea Lanzalone (nella foto è a destra con accanto l'assessore alle Finanze Francesco Saverio Coppola), un ordine di arresto che è stato eseguito nella formula dei domiciliari.
Con lui indagati risultano essere altre 8 persone portando così a nove gli indagati che sono: 1) Ugo Ferrara, amministratore della società Team Consulting;  2) Cristiana Fevola, moglie dell'amministratore a cui è stata imposto l'obbligo di dimora a Napoli; 3) Andrea Lanzalone, come dicevamo innanzi; 4) Cosimo Lepore assessore alle Risorse Umane all'epoca dei fatti; 5) Luca Liguori, presidente della Commissione; 6) Lorena Lombardi, candidata al concorso per dirigente amministrativo; 7) Elena Maiorani, candidata al concorso per funzionario tecnico e cognata dell'assessore Lepore; 8) Luigi Pellino, componente di commissione; 9) Teresa Pirozzolo, impiegata del Comune.
I fatti che il pubblico ministero Antonio Clemente contesta loro si riferiscono ad alcuni concorsi svoltisi a Palazzo Mosti.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono concussione, corruzione, abuso d'ufficio, truffa ai danni del Comune.
A vario titolo dunque nove persone indagate, tra cui l'assessore Cosimo Lepore, ma solo per Lanzalone c'è stata la misura degli arresti domiciliari.
Il dirigente è difeso dall'avvocato Nunzio Gagliotti.
Dei capi d'imputazione contestati a Lanzalone, ci ha detto il suo legale, solo uno ha ricevuto l'avallo del gip Flavio Cusani mentre per gli altri non ha ritenuto vi fossero indizi sufficienti per l'irrogazione della misura cautelare.
In pratica, a Lanzalone, in ragione di una denuncia presentata da due dipendenti del Comune ed avallata da una terza, viene contestato il tentativo di esercitare pressioni sulle due denunciati affinché compissero atti, evidentemente non dovuti dice il pm, legati alle loro responsabilità legate ai concorsi.
In particolare il riferimento è alla certificazione sostitutiva per titoli presentata dalla Maiorani successivamente alla scadenza dei termini concorsuali ed all'istruttoria che dunque non avrebbe dovuto essere fatta.
Il comportamento di Lanzalone sarebbe stato al riguardo esorbitante per determinarne l'esito a favore della candidata.
Ovviamente, ci ha spiegato l'avvocato Gagliotti, siamo solo nel campo delle ipotesi e dei sospetti che lo stesso Gip, per gli altri casi esposti, ritiene essere eccessivi anche perché il tornaconto di Lanzalone non poteva essere una "benevolenza" nei suoi confronti da parte dell'assessore Lepore visto che egli è l'unico dirigente di ruolo a Palazzo Mosti e che dunque la sua forza e la sua posizione di responsabilità trae origine da posizioni non condizionabili.

AGGIORNAMENTO
Su quanto accaduto, ecco il comunicato emesso, nella tarda mattinata, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
"Quest'oggi, il personale della Polizia di Stato della Digos della Questura di Benevento, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il locale Tribunale, su richiesta di questo ufficio ed ha notificato una misura cautelare dell'obbligo di dimora nell'ambito di una complessa indagine relativa a concorsi truccati presso il Comune di Benevento.
Nelle indagini, risultano coinvolti 9 indagati per la maggior parte appartenenti al Comune di Benevento.
Il destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari già coinvolto nella precedente operazione denominata "Mani sulla città", è il dirigente del Settore Finanze e Risorse Umane del Comune di Benevento Andrea Lanzalone, ritenuto responsabile di concussione in quanto, nell'esercizio delle sue funzioni, abusando dei suoi poteri, gestiva varie procedure concorsuali per la copertura di posti di figure apicali dell'Ente Comunale, in modo illegale per procurare una indebita utilità ad una concorrente in rapporti di parentela con un esponente politico locale.
In particolare, Lanzalone, con minacce di applicazione di sanzioni disciplinari, esercitava pressioni e tentava di costringere due funzionarie preposte all'istruttoria di dette procedure concorsuali, affinché le stesse predisponessero atti riconducibili all'approvazione della graduatoria finale, nonostante le anomalie ed irregolarità evidenziate proprio dalle suddette Rup.
Al rifiuto delle due funzionarie in questione, le stesse erano costrette ad allontanarsi dal servizio.
L'altra persona destinataria di misura cautelare dell'obbligo di dimora nel Comune di Napoli è Cristiana Fevola, la quale si è resa responsabile di falsità materiale, avendo, nell'esercizio delle sue funzioni, quale consulente e/o responsabile della "Team Consulting" (società incaricata dal Comune di Benevento prima delle operazioni di selezione dei candidati e successivamente delle varie procedure) prodotto diversi atti falsi, tra i quali alcuni verbali di commissione.
In particolare Fevola, secondo le indagini, per assicurare e/o garantire ingiusti e rilevanti vantaggi a terzi, si prestava a "mettere a posto le carte", producendo atti e verbali di cui veniva accertata la falsità".

comunicato n.59600




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