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Benevento, 25-05-2013 22:30 ____
Il racconto di una storia d'amore, quella di una bimba strappata dal cuore dell'Africa per essere venduta schiava negli Stati Uniti d'America
Spettacolo al Teatro Massimo de "I Simply Singers Choir" per sostenere il progetto Acqua-Ba che si accinge a realizzare nel Ghana il settimo pozzo per la distribuzione dell'acqua alla povera gente. GUARDA LE FOTO
Nostro servizio
  

L'incontro è stato fortuito con i salesiani del Piemonte, ma è stato foriero di una collaborazione importante per sostenere il progetto Acqua-Ba per la costruzione dei pozzi d'acqua nei villaggi di Kwesi Korang Krom e Abronye, in Ghana.
A raccontarlo a "Gazzetta" è stato il portavoce dell'Associazione telesina "Il Gigante Buono", Antonio Alterio, papà di Cesare, prematuramente scomparso ed alla cui memoria ci sarà una manifestazione organizzata a Telese Terme per il prossimo 8 agosto.
Ad essa parteciperà anche Alessandra Guerrisi che è la responsabile del progetto Acqua-Ba, un progetto che nella città termale assumerà anche il nome di "Il cuore ha un solo colore".
E questa sera, al Teatro "Massimo", per raccogliere fondi per completare il progetto del settimo pozzo che l'organizzazione sta portando avanti nel Ghana (vengono scavati ad una profondità di almeno 40/50 metri per evitare contaminazioni), si è svolto uno spettacolo di beneficenza che ha avuto come protagonisti "I Simply Singers Choir", un gruppo canoro guidato da Vincenzo Palma, che opera oramai in Italia ed all'estero da sette anni, il quale gruppo, con gli artisti di GardArt, Laura Gambarin e Gianluigi La Torre, ha tenuto il recital musicale "Ad ali spiegate", uno spettacolo scritto ed interpretato dalla stessa Gambarin, presentato da Francesco Vitulano ed incentrato sui canti spirituali dei neri d'America.
Sul palco, prima dello spettacolo, Antonio Alterio ha ripreso quanto detto a noi di "Gazzetta" aggiungendo che quei bambini e quel sorriso, ci riempiono il cuore (la rappresentazione ha avuto inizio, infatti, con la proiezione di un filmato proprio su quelle terre martoriate dalla sete oltre che da fame, stenti e privazioni).
Dobbiamo fare sinergia con il territorio anche perché siamo sempre più convinti che la felicità stia più nel dare che nell'avere.
Quella è gente che sopporta la sua povertà con grande dignità.
Noi lavoriamo per completare il settimo pozzo (dieci ne ha realizzati la Chiesa cattolica e solo due il Governo di quel Paese) che stavolta dovrebbe essere realizzato all'interno di una scuola.
Stasera è per noi una grande festa, ha ancora detto Alterio, e da una goccia data da tutti, può nascere un grande fiume...
Quindi la parola, o meglio l'intonazione delle canzoni protagoniste del musical, è passata alla vera protagonista della serata, Laura Gambarin che con canto (splendida voce) e recitazione, ha raccontato in pratica la storia di Emma, tratta dai suoi diari, la storia di una bimba nata nel 1834 in Africa e dalla quale venne strappata con la forza assieme a sua madre e condotta negli Stati Uniti d'America per essere venduta come schiava.
Questa bella e commovente storia d'amore, di una bimba prima, di una ragazza poi e di una donna infine che muore negli Stati Uniti dopo aver dato alla luce cinque figli e composto, nell'acquisita libertà, la sua famiglia, è sottolineata non solo dall'appropriata e coinvolgente narrazione di Gambarin, ma anche dalle belle interpretazioni sue e de "I Simply Singers Choir", con al pianoforte Gianluigi La Torre.
Ad aprire la serata la indimenticabile Summertime di George Gershwin del 1935.
Da quel momento in poi, un'ora e passa di spettacolo che è andato avanti tutto d'un fiato tra gli applausi del pubblico presente, uno spettacolo che ha ripercorso un tratto importante della storia degli Stati Uniti d'America fino ad arrivare a Malcolm X, attivista statunitense e leader dei diritti civili assieme a Martin Luther King.
Al termine del musical, i ringraziamenti di Antonio Alterio per l'impegno e l'attenzione del pubblico presente.

Le foto sono di Mario Pietronigro per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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