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Benevento, 02-04-2013 18:40 ____
L'incontro a Confindustria, per discutere della vicenda dei lavoratori dell'Imeva, è saltato
Continua, dunque, senza interruzione, la protesta simbolica di circa 200 operai dell'azienda di contrada Ponte Valentino. L'azienda ritira la cassa integrazione ma i dipendenti chiedono maggiori certezze
di Diego De Lucia
  

L'incontro a Confindustria è saltato.
I lavoratori dell'Imeva proseguono nel loro stato di agitazione.
Continua, dunque, senza interruzione, la protesta simbolica di circa 200 operai dell'azienda di contrada Ponte Valentino, che si occupa di sicurezza stradale.
La vertenza è scoppiata lo scorso 22 ottobre, con il primo atto dimostrativo, sempre simbolico, perché la proprietà avrebbe assunto alcuni dipendenti di cooperative ed avrebbe, quindi, mandato in cassa integrazione una trentina di operai. 
Problemi che, hanno accusato i sindacati, si trascinano da anni e che era giunto il momento di risolvere.
Nella giornata di oggi erano attese risposte importanti dall'Azienda e invece c'è stata una vera doccia fredda.
L'Imeva, infatti, ha comunicato, con una propria nota, la ripresa dell'ordinaria attività lavorativa a partire da lunedì prossimo, 8 aprile.
"Sono, infatti, venuti meno - ha spiegato la ditta - i presupposti della continuazione della cassa intergrazione e pertanto risultano insussistenti anche le motivazioni per l'incontro fissato presso Confindustria Benevento".
L'Imeva, quindi, ha espresso l'augurio "della ripresa di normali relazioni sindacali ed a tal fine fa presente la propria disponibilità a successivi incontri in relazione a tutte le problematiche che si intendono affrontare con l'obiettivo di evitare blocchi di produzione con conseguenti effetti negativi per l'attività produttiva che alimenta fortemente l'economia provinciale".
Opinioni contrastanti, però, sono emerse in merito a questra ipotesi con i sindacati.
Riuniti in assemblea, i lavoratori  hanno respinto l'atteggiamento aziendale che, a loro dire, non vorrebbe fare altro che evitare il confronto con i sindacati.
Inoltre, hanno richiesto un incontro urgente per affrontare tutte le problematiche.
Se non ci sarà nessun riscontro, i lavoratori si sono riservati di pianificare ulteriori iniziative sul territorio.
I sindacati, poi dinanzi la fabbrica, hanno convocato una conferenza stampa ed hanno annunciato la loro meraviglia per il rifiuto dell'azienda ad incontrarli.
Presente per la Fiom Cgil, Francesco Farace, adirato per l'annullamento del vertice: "Hanno evitato il confronto sul sistema di gestione aziendale di cooperative.
Noi a questa azione unilaterale non ci siamo ed il presidio prosegue.
E' stato il responsabile di Confidustria che ci ha riferito che l'azienda non voleva ricorrere più alla Cigo.
Dall'assemblea abbiamo respinto il tentativo di elusione dell'azienda e delle problematiche poste sul tavolo.
Non è possibile far ricadere sui lavoratori i costi di una grave crisi drammatica".
Per Farace "stanno creando una concorrenza tra i diversi lavoratori, magari con una divisa diversa.
Questa è una guerra tra poveri.
Per il nome del mercato non può venire meno la dignità del lavoratori.
Queste persone sono disposte ad accettare la cassa integrazione, ma a condizione che ci siano gli stessi diritti e la stessa retribuzione".
Marcello Amendola della FlmUniti Cub ha attaccato: "L'azienda sta cercando di far passare la cassa integrazione e di far lavorare cooperative che hanno un costo di lavoro inferiore a quelli dell'Imeva.
Noi non possiamo accettarlo".
Amendola ha proposto anche la soluzione per uscire da questa situazione: "Vogliamo che i lavoratori delle Cooperative vengano assunti dall'Imeva.
Poi possiamo discutere di casse integrazioni, di ammortizzatori sociali ed altro.
Non accettiamo lavoratori di serie A e serie B.
Devono avere tutti la stessa possibilità, devono essere tutti inquadrati secondo la stessa forma, poi siamo disponibili a discutere.
Non accettiamo che quelli dell'Imeva vengano messi in cassa integrazione e riduzione di salario per  poi essere sostituiti da altri.
E' inaccettabile".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.56444




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