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Benevento, 14-03-2013 14:45 ____
Se non realizziamo questo depuratore ci sarà comminata non solo l'infrazione ma ci combineranno anche una munnezza...
Parole chiare e decise, oltre che inusuali, quelle dell'assessore ai Lavori Pubblici Pietro Iadanza nel presentare l'iter procedurale dell'importante impianto la cui entrata in esercizio è prevista per il 2017
di Diego De Lucia
  

"Se non realizziamo questo depuratore ci sarà comminata l'infrazione e ci combineranno una munnezza".
Parole chiare e decise, certo inusuali, quelle dell'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Iadanza, che, durante la conferenza stampa, convocata a Palazzo Mosti, sul tema: "Iter procedurale e finanziamento del depuratore" ha lanciato un avvertimento a chi vorrebbe ostacolare il progetto, appunto, del depuratore  insieme al collettore di impianto fognario da ubicare  in  località  Monte Sant'Angelo  che dovrebbe  iniziare a funzionare nel 2017.
I lavori avranno inizio nel 2015: le due opere hanno un costo di 21 milioni di euro. 
E' pronto, infatti, anche il progetto per il sistema di collettamento, che a giorni andrà in gara.
I lavori verranno affidati entro il prossimo 30 giugno.
Anche questo progetto dovrà essere ultimato entro dicembre 2017 ed i fondi stanziati dal Cipe per la realizzazione dell'opera ammontano a circa 9.940.000 euro.
Questo ha detto Iadanza che, con il sindaco Fausto Pepe, ha chiesto all'opposizione un atteggiamento costruttivo, per porre fine, ad una vergogna che dura dal lontano 1978.
Pepe ha aggiunto, anche su sollecitazione dell'Associazione Altrabenevento presente in Sala, che, secondo gli studi effettuati, Monte Sant'Angelo  non è un area alluvionabile e quindi non avrà nessun blocco come invece successo, nel lontano 2005.
"Abbiamo finalmente trovato - ha poi annunciato il primo cittadino - i fondi per la costruzione del depuratore e nelle prossime ore sottoscriveremo il relativo accordo".
Il tavolo regionale, nei giorni scorsi, infatti, ha deciso di utilizzare circa 9.000.000 di euro destinati al Piano d'Ambito dell'Ato Avellino-Benevento per finanziare la costruzione del depuratore del capoluogo, anche alla luce della procedura d'infrazione avviata dall'Unione Europea nei confronti dell'Italia.
Il sindaco ha voluto fare una cronistoria della vicenda annosa.
Tutto è iniziato con una Convenzione nel novembre 1990 con l'Agensud (nota anche come Cassa per il Mezzogiorno, come si chiamava fino a qualche anno prima) che trasferiva al Comune di Benevento i fondi necessari alla realizzazione della rete fognante e dell'impianto di depurazione già avviati con gli stessi fondi nel lontanissimo 1978 (per l'importo di 21.151.712.839 di lire).
L'Amministrazione comunale, quindi, procedette alla individuazione di un sito in località Marziotto-Serretelle dove ubicare l'impianto, in alternativa al sito di Pantano previsto dal Prg; il progetto preliminare dell'impianto di depurazione fu inserito nel programma triennale dei Lavori Pubblici approvati con deliberazione della Giunta comunale e quindi si deliberò di procedere all'appalto concorso delle opere trasferite e di chiedere il relativo parere al Consiglio Superiore dei lavori Pubblici.
Questo organismo ministeriale espresse parere favorevole all'appalto-concorso per la sola costruzione dell'impianto di depurazione e venne così indetta la gara.
Il Ministero dei Lavori Pubblici rilevò, tuttavia, che, nel mese di maggio del 1999, l'intervento era stato attribuito al Provveditorato alle Opere pubbliche della Campania, cioè ad una propria struttura periferica con sede s Napoli.
Nello stese mese di novembre il Ministero comunicò che i termini di convenzione del 19 novembre 1990 erano scaduti e quindi si fece presente che il 19 marzo 1994 era il termine per  presentare istanza di concessione di proroga.
Fu nominata, successivamente, la Commissione Giudicatrice dell'appalto concorso e, nell'ottobre del 2011, la stessa Commissione individuò quale offerta economicamente più vantaggiosa quella presentata dalla Ditta Impec.
La nota del Ministero del novembre del 2000 esplicitava la richiesta a presentare la documentazione concordata il 21 settembre dello stesso anno ed era inerente lo stato attuativo degli interventi e degli adempimenti: in mancanza degli stessi il procedimento di proroga sarebbe rimasto sospeso.
Nel 2003 fu approvato il quadro economico riepilogativo del sistema fognario e di depurazione della città e con successivo atto il progetto generale relativo al "Completamento rete fognaria di Benevento".
Nel 2004 il Ministero alle Infrastrutture e dei Trasporti (il nuovo nome del Ministero dei Lavori Pubblici) invece sancì la modifica della convenzione e l'ottenimento della proroga a tutto il 31 dicembre del 2005.
Dal gennaio 2005 al 22 aprile 2005 si tennero, presso il Settore Opere Pubbliche del Comune di Benevento, le conferenze di servizi che a maggioranza espressero parere favorevole all'accordo di programma del depuratore; il 26 luglio 2005 il sindaco del tempo (Sandro D'Alessandro) inviò la richiesta del primo acconto del 30% attestando la spesa degli ultimi fondi precedentemente accreditati ed il Ministero Infrastrutture e dei Trasporti trasmise il decreto con l'impegno della prima rata del 30% pari a 2.949.465,97 euro sul capitolo 7544 dello stesso Ministero.
Al fine dell'esame e della risoluzione delle problematiche connesse alla corretta ubicazione dell'impianto di depurazione cittadino, D'Alessandro incaricò il tecnico Domenico Pianese di effettuare una consulenza scientifica al fine di valutare la possibilità di individuare un nuovo sito; da detto studio emerse la possibilità di spostare l'area di sedime dell'impianto di depurazione della città di Benevento sulla sponda destra del fiume Calore, in località Pantano, in quanto tra le possibili soluzioni prospettate era quella che presentava le migliori caratteristiche.
Con nota del Sindaco del 13 dicembre 2006 si chiese una congrua proroga al progetto essendo ancora da superare problematiche sia di carattere ambientale che urbanistico.
Nel 2007 il Ministero fece pervenire risposta alla nota sindacale chiedendo notizie sullo stato dell'arte; nel mese di maggio del 2007 si approvò l'individuazione del nuovo sito dell'impianto di depurazione sponda destra località Pantano e venne trasmessa la documentazione all'Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano-Volturno; nel mese di luglio del 2007 l'Autorità di Bacino trasmise una nota confermando il parere favorevole all'impianto, ribadendo la prescrizione di prevedere adeguate opere di difesa idraulica e di rispettare i criteri progettuali.
Sempre nel mese di luglio, il dirigente pro tempore dei Lavori Pubblici del Comune di Benevento richiese l'acconto del 30% delle somme necessarie al progetto; ma nel settembre 2007 il Ministero delle Infrastrutture specificò che era necessario definire una nuova proroga (essendo scaduta quella precedente al 31 dicembre 2005).
Nel mese di novembre sempre del 2007 venne approvato il progetto preliminare dell'impianto di depurazione della Città di Benevento per un importo complessivo di 10.048.918,28 euro.
In seguito a questa deliberazione, si costituì un comitato spontaneo di cittadini di contrada Pantano e di alcune associazioni di volontariato che evidenziarono all'Amministrazione comunale alcuni aspetti paesaggistici e ambientali relativi all’area individuata, tali da meritare un'ulteriore riflessione prima di procedere alla definitiva localizzazione dell'impianto di depurazione in quel sito.
Su iniziativa del sindaco, nel mese di giugno 2008, venne istituito un tavolo tecnico formato dallo stesso primo cittadino, da rappresentanti del Comitato, da esperti indicati dal comitato spontaneo, dalle associazioni ambientaliste, dal presidente della Commissione di Collaudo del "sistema fognario e depurativo della Città di Benevento", dal resposnbile del Procedimento del Prusst Calidone, dal dirigente del Settore Opere Pubbliche.
Nel mese di settembre 2008 si deliberò la presa d'atto delle valutazioni del tavolo tecnico istituito dando avvio alle procedure previste per lo spostamento dell'area dove andava realizzato l'impianto di depurazione, individuando il nuovo sito dell’area da contrada Pantano a località Monte Sant'Angelo.
Sempre nel mese di settembre 2008 si invitò la ditta Impec, aggiudicataria provvisoria dell'appalto, ad adeguare il progetto preliminare in considerazione dello spostamento del sito di realizzazione dell'impianto.
Nel mese di ottobre 2008 fu approvato il nuovo progetto preliminare dell'impianto di depurazione della città di Benevento per l'importo complessivo di 10.048.918,28 euro.
A febbraio sempre del 2010, a seguito di parere pro-veritate reso da Luigi Diego Perifano, si prese atto di non procedere all'aggiudicazione della gara, per poi bandire una nuova procedura; nel mese di giugno 2010 il dirigente Opere Pubbliche del Comune di Benevento comunicò la mancata aggiudicazione del precedente appalto e la richiesta di 30 mesi di proroga.
Il 7 luglio 2010 il Ministero delle Infrastrutture trasmise il decreto di proroga con scadenza 15 gennaio 2013; il 27 ottobre 2010 il Ministero riscontrò una precedente nota inviata dall'Ente e dichiarò di non avere a disposizione i fondi rappresentanti il 30% dell'acconto.
Il 26 giugno del 2012 lo stesso Provveditore Opere Pubbliche comunicò, invece, che, per procedere all'erogazione dei fondi era necessario, la dichiarazione del legale rappresentante dell'esaurimento dei fondi già anticipati e lo specifico deliberato di accettazione del decreto; inoltre si specificò che il Ministero aveva la possibilità di erogare solo la somma del 30% pari a 2.949.465,97 euro e, quindi, si poteva provvedere alla realizzazione di un progetto stralcio.
Nel mese di settembre del 2012, l'Amministrazione reinviò la copia della dichiarazione del sindaco pro tempore in data 26 luiglio 2005 e l'impossibilità di procedere con un progetto stralcio del depuratore in quanto non era possibile stralciare un lotto funzionale.
Il 18 ottobre 2012 fu approvato il progetto preliminare del depuratore nel nuovo sito previsto dal Puc con la strada di servizio; nel mese di ottobre del 2012 l'Ato appose parere favorevole al progetto inviato; nel mese di dicembre del 2012 fu comunicato al Ministero Infrastrutture ed all'Ato l'avvio del bando di gara, ma nel mese di febbraio scorso il provveditore Opere Pubbliche attestò che non era in condizione di assicurare il finanziamento integrativo risultante tra la differenza dell'intero importo pari a 9.831.533,22 euro e l'importo del 30% pari a 2.949.465,97 euro.
Poi lo scorso 14 febbraio si apprese che era stato prorogato di 60 giorni il bando di gara.
Insomma, una vicenda quasi incredibile.
Il sindaco Pepe ha evidenziato come in questi anni ci siano stati problemi di natura tecnica con cambi progettuali continui di natura urbanistica perché non corrispondeva con il Piano regolatore: il problema non era risolto nemmeno con il nuovo Puc che la città di Benevento ha posto in essere.
Poi c'era anche un problema di carattere economico perché, ha detto Pepe, "già dal 1990 siamo andati avanti con convenzioni con il Ministero ed altre istituzioni che non hanno trovato poi coperture".
Il sindaco ha ricordato come nel 2005 l'ultima convenzione prevedeva una cifra di 10 milioni di euro che però non era appostata completamente in bilancio: "Oggi abbiamo ripristinato il finanziamento, abbiamo una gara in corso per il depuratore e del collettamento".
Il primo cittadino ha detto che il depuratore sarà in grado di soddisfare le esigenze di 55mila abitanti.
Sul collettore per gli impianrti fognari, ha specificato che il suo cammino andrà di pari passo con quello del depuratore: "Questo è un progetto in fase di definizione e partirà la gara fra qualche giorno ed il 30 giugno prossimo ci sarà l'affidamento.
I tempi degli iter procedurali saranno identici e si camminerà in maniera parallela".
Pepe, quindi, non ha mancato di lanciare stoccate all'opposizione: "Qualcuno che ancora fa interrogazioni, altri commentano senza sapere le cose.
Ora abbiamo ritrovato il finanziamento e l'accordo sarà stringente sperando di rispettare i tempi.
Con questo progetto, si farà un passo in avanti eccezionale e notevole. Ora mi aspetto collaborazione.
Poi se si trincerano dietro alle negazioni solo per rendere attacchi strumentali ne perderanno di credibilità e faranno un danno anche all'istituzione. Chiedo maturità".
Il primo cittadino ha poi aggiunto: "C'è stato persino chi ha confuso una convenzione con un decreto di finanziamento.
Lo dico solo per fare chiarezza e senza alcuna volontà di polemica ora andiamo a colmare un gap storico".
Pepe ha poi parlato del progetto come un atto strategico di questa Giunta: "Non dovremo avere distrazioni e fare errori imperdonabili.
C'erano questioni ataviche come ad esempio i debiti per espropri delegati relativi agli anni '80 e '90 del secolo scorso cu cui abbiamo messo delle pietre tombali.
Il depuratore addirittura risale agli anni '60 ed oggi ci accingiamo a concludere perché abbiamo un'urgenza".
Iadanza ha spiegato che la Giunta è stata responsabile e non ha mai accettato le provocazioni su un procedimento complesso e difficile che durava da 35 anni.
Iadanza ha commentato i dieci anni che vanno dal 1994 al 2004 come "bui" su questa vicenda, ma poi nel 2005 si è rischiato veramente di perde questo depuratore.
L'assessore, ha definito tutte le proroghe che in questi anni si sono succedute solo come speranze, ma non atti fondanti.
Infine Iadanza ha sostenuto: "Su questa vicenda del depuratore abbiamo assunto un atteggiamento di estrema responsabilità, senza cedere alla tentazione di fare polemiche oppure attribuire colpe ad altri.
Tra l'altro, mi preme anche evidenziare che in questi giorni abbiamo trovato grande disponibilità presso la Regione. Finalmente abbiamo a disposizione circa 22 milioni (comprensivi anche della quota stanziata dal Comune) per dotare la città di un sistema di collettamento e di depurazione che copra il restante 85% della popolazione, visto che al momento i tre depuratori rionali in funzione servono solo il 15% della cittadinanza".

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Le foto in basso sono dell'Ufficio Stampa del Comune di Benevento.

 

comunicato n.55855




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