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Benevento, 16-01-2013 09:18 ____
Fiato sospeso a Palazzo Mosti all'esito delle vicende processuali. La figura del Sindaco ne deve uscire in modo cristallino, altrimenti...
Nella maggioranza c'è anche chi non esclude di dimettersi dalla carica di consigliere comunale. Intanto la Commissione alle Politiche Sociali ha chiesto al presidente Francesco Zoino di dare conto delle sue assenze
Nostro servizio
  

Fiato sospeso a Palazzo Mosti all'esito delle vicende processuali che hanno investito oramai da oltre una settimana una parte ben rappresentativa dell'Amministrazione di Fausto Pepe.
Si lavora senza sosta alla predisposizione della delibera che dovrà affrontare l'ultimo passo dell'adesione al decreto 174/12, il cosiddetto "Salva Enti".
Infatti, per dirla con parole semplici, ora bisogna mettere una sotto l'altra le spese rinvenute, i debiti fuori bilancio e non, ed indicare come questi debiti si intende estinguerli , attingendo da dove e con che scadenza.
La parte iniziale è stata conclusa con la ricognizione, ora bisogna mettere la lista in bella copia e predisporre l'atto che dovrà andare prima al vaglio della Commissione presieduta da Mario Orrei e poi in Consiglio entro la data del prossimo 10 febbraio.
E sembra essere proprio quella la data del punto fermo che in molti intendono venga messo riguardo il futuro della seconda amministrazione Pepe che non è dato più per scontato.
Il fiato sospeso sta per indicare che all'esito di questa prima fase dell'attività giudiziaria, che dovrebbe coincidere appunto con la data del Consiglio sul "Salva Enti", il sindaco ne debba uscire in modo cristallino e rafforzato nella sua figura ed immagine.
In caso contrario, giungono voci dalla maggioranza, l'atto dovuto del "Salva Enti", per molti sarà l'ultimo ad essere votato e le dimissioni dalla carica di consigliere comunale sarebbero dietro l'angolo.
Ed ovviamente non è solo su queste basi, di natura squisitamente politica e personale, nel senso della sensibilità di ciascuno, che si poggia la necessità di un confronto finale sulla durata della Giunta Pepe.
Ci sono anche altre problematiche.
E' indicativa, infatti, anche quella che da un po' di tempo attanaglia la Commissione per le Politiche Sociali (nella foto il momento di una seduta) presieduta da Francesco Zoino dell'Italia dei Valori, una Commissione che peraltro, ci dicono gli stessi componenti, anche di minoranza, si è sempre distinta per il suo attivismo e per la capacità di gestione degli argomento al di là degli steccati dettati dalla politica.
Per motivi professionali e di lavoro, il suo tempo per la politica deve essersi notevolmente ridotto e così è da molto tempo che egli oramai non partecipa più ai lavori della sua Commissione che è condotta dal suo vice Oberdan Picucci dell'Udc.
Ieri a verbale è stata evidenziata questa problematica.
E' da tempo, sarebbe grosso modo stato scritto, che il presidente Zoino non partecipa più ai lavori della Commissione facendo quindi mancare il contatto ed il collegamento con l'Amministrazione attiva.
La Commissione di ciò ne ha preso atto ed ha pregato l'interessato di assumere presto una decisione al riguardo. Autonomamente, intanto, è stato chiesto un incontro con l'assessore al ramo Luigi Scarinzi anche perché si vuol capire in che misura le restrizioni dell'adesione al "Salva Enti" influiranno ora sulla gestione del welfare.
Anche gli incontri con i vertici della sanità locale non hanno avuto più seguito.
Il presidente Francesco Zoino ha tenuto a sottolineare a noi di "Gazzetta" che egli ha già da tempo comunicato ai suoi colleghi di commissione, che in linea di principio il lavoro viene innanzi a tutto. E quindi ha proposto, senza riceverne ancora risposta, di cadenzare meglio gli orari di adunanza della Commissione non escludendo nemmeno che essa possa tenersi al di fuori degli orari di lavoro dei dipendenti del Comune e dei componenti la stessa per modo che non ci sarebbe nemmeno l'aggravio, sulle casse comunali, così come avviene oggi, delle ore di assenza dalle rispettive amministrazioni o ditte di appartenenza a cui oggi il Comune rimborsa le ore che i componenti le Commissioni consiliari impiegano per svolgere il loro compito di eletti.
Sarebbe stato anche concordato con il segretario generale che il verbale potrebbe anche essere vergato da un componente della Commissione.
Insomma, anche qui, c'è una gatta da pelare che si aggiunge alle altre...

comunicato n.53888




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