Nuovo intervento di Luigi La Monaca, presidente provinciale di Ekoclub International in questo scorcio di fine estate sul rilancio del turismo quale fonte di sviluppo.
L'attenzione dello stesso, ora, si è concentrata sul fatto di come a Benevento, la città delle Streghe, non ci sia nulla che possa, in qualche modo, sulla leggenda, essere attrattivo per i turisti, lanciando, a tal proposito, l'idea di un percorso ad essa legata.
"La leggenda delle streghe di Benevento (nella foto la scultura di Pericle Fazzini conservata nel Museo del Sannio), diffusasi in Europa a partire dal XIII secolo, è - scrive - una delle ragioni principali della fama della nostra città .
La credenza popolare secondo cui Benevento sarebbe il luogo di raduno delle streghe italiane, è piuttosto ricca di risvolti, e ne rimane vago il confine tra realtà e immaginazione.
Le ipotesi sulla genesi della leggenda delle streghe sono molte, e probabilmente è stata la combinazione di più elementi a dare a Benevento la duratura fama di "città delle streghe".
In epoca romana si era diffuso, per un breve periodo a Benevento, il culto di Iside, dea egizia della luna; l'imperatore Domiziano aveva anche fatto erigere un tempio in suo onore.
All'interno di questo culto Iside faceva parte di una sorta di Trimurti: veniva identificata con Ecate, dea degli inferi, e Diana, dea della caccia. Queste divinità avevano rapporti con la magia.
Il culto di Iside sta probabilmente alla base di elementi di paganesimo che perdurarono nei secoli successivi: le caratteristiche di alcune streghe sono ricollegabili a quelle di Ecate, ed inoltre lo stesso nome con cui viene indicata la strega a Benevento, "janara", sembra possa derivare da quello di Diana.
Nei secoli successivi la leggenda delle streghe prese corpo.
A partire dal 1273 , tornarono a circolare, testimonianze di riunioni stregonesche a Benevento.
In base alle dichiarazioni di tale Matteuccia da Todi, processata per stregoneria nel 1428, esse si svolgevano sotto un albero di noce, e si credette che fosse l'albero che doveva essere stato abbattuto da San Barbato, forse risorto per opera del demonio.
Benevento, è conosciuta in tutto il mondo per la leggenda delle "janare", i Saba, hanno riempito intere pagine di giornali e ispirato tantissimi musicisti, scrittori e artisti.
Vi siete mai chiesti come mai a Benevento, in tanti lustri, non è mai stato dedicato un luogo a questa affascinante ed eterea storia?
La stessa domanda ce la siamo posta anche noi di Ekoclub International e, purtroppo, ancora una volta non siamo riusciti a darci una risposta persuasiva.
Più di una volta, amici e colleghi di altre località italiane ci hanno chiesto di visitare i luoghi delle streghe e, ogni volta, un imbarazzo enorme ha pervaso la sua mente: "Dove condurli"?
Circa due anni or sono, Ekoclub, formulò una proposta al Comune di Benevento, un progetto molto semplice che, con un investimento irrisorio, avrebbe colmato la lacuna venutasi a creare in merito a Benevento e le sue Streghe. Con una gara internazionale, dedicata ad artisti e scultori, si sarebbe potuto realizzare il percorso delle streghe. Quattro statue di bronzo, collocate nei punti nevralgici dei quattro quartieri beneventani e, trattandosi di leggenda, si sarebbero potute realizzare con tranquillità : "La strega dell'amore, la strega della salute, la strega della fortuna e la strega della fertilità "!
Uno dei tanti spazi abbandonati e fatiscenti che gravitano sul territorio comunale di Benevento, sarebbe potuto diventare una piazza dedicata al famoso noce dei riti sabatici, una piazza al noce di Benevento.
Ekcolub è sicura che, con la realizzazione di un filmato illustrativo della leggenda delle Janare e con una campagna di marketing mirata, a Benevento, sarebbero accorse migliaia di persone per "dialogare" con le statue ed osservare il noce delle Streghe.
In Italia e nel mondo, sono milioni le persone affascinate da questo tipo di luoghi e di storie".
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