Sulla querelle Scuola della Magistratura a Benevento e sulla possibilità di una sede unica a Firenze, dopo l'intervento del presidente della Provincia, Aniello Cimitile, che ha replicato all'intervista rilasciata dall'ex guardasigilli, Nitto Palma il quale sostanzialmente ha accusato l'inquilino della Rocca ed il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, del mancato insediamento è giunta anche le replica del primo cittadino.
"Nitto Palma - ha affermato -Â per tre mesi ministro della Giustizia dell'ultimo governo Berlusconi, parlamentare eletto in Calabria, oggi anche commissario del Pdl in Campania, dovrebbe smentire le gravissime affermazioni pubblicate da "Il Sannio", quotidiano edito e diretto dal consigliere regionale del PdL, Luca Colasanto.
Le omissioni di Nitto Palma sono quasi più gravi delle sue affermazioni.
D'altra parte, se pure avesse archiviato il contegno proprio di un ex Guardasigilli per dare spazio, sul quotidiano del suo collega di partito, alle più faziose ricostruzioni della vicenda, un minimo di rispetto per la Magistratura di cui pure ha fatto parte, avrebbe dovuto suggerire a Nitto Palma un'analisi almeno agganciata alla recente pronuncia del Consiglio di Stato che aveva sancito la legittimità dell'insediamento in Benevento della scuola.
Come noto la contrapposizione che vide protagoniste le città di Benevento e Catanzaro non fu sciolta dall'allora ministro Nitto Palma che dopo aver suggerito accordi a ribasso per il capoluogo sannita, oggi prova a scaricare responsabilità di natura politica e amministrativa sui vertici delle istituzioni territoriali del Sannio.
Nitto Palma, ignora però che la stessa sorte viene lamentata dai rappresentanti territoriali di Bergamo e di Catanzaro, anche loro sedi designate per ospitare sezioni della scuola superiore.
Non vorrà addebitare al sindaco di Benevento, piuttosto che alla sua insipienza, anche questi scenari?
Un minimo di buon gusto oltre che il giusto rispetto per i cittadini di Benevento dovrebbe impedirgli di costruire un'altra intervista come quella odierna".
A Cimitile, che si può leggere in altra parte del giornale, hanno quindi risposto la coordinatrice provinciale e deputata del Pdl, Nunzia De Girolamo ed il parlamentare berlusconiano, Nicola Formichella.
"Sulla vicenda della sede della scuola della magistratura - ha affermato la coordinatrice - non c'è stata nessuna maldestra ricostruzione di comodo da parte dell'onorevole Palma ma, un grande impegno e, oggi, una compiuta ricostruzione dei fatti.
Ricostruzione puntuale che spiega pienamente il livore delle dichiarazioni del sindaco di Benevento e del presidente della Provincia che se avessero evitato di percorrere strade diverse da quelle indicate dall'onorevole Palma non ci ritroveremmo oggi praticamente fuori gioco".
"Va a sé - ha concluso - che alle poco utili polemiche sollevate oggi dal sindaco e dal presidente della Provincia di Benevento e malgrado la seria preoccupazione di merito, noi, come Pdl sannita, preferiamo continuare a batterci pronti a mettere in campo tutti gli strumenti utili a recuperare la situazione".
"La scomposta reazione del sindaco di Benevento e del presidente della Provincia sannita - ha aggiunto Nicola Formichella - sono la più plastica delle testimonianza di una responsabilità politica che si tenta in tutti i modi di nascondere.
Si piange sul latte versato dimenticando che a rovesciare il bricco ci ha pensato chi come loro ha preferito peccare di provincialismo politico piuttosto che guardare all'interesse del Sannio.
Oggi, grazie a loro, s'è materializzato il più classico dei proverbi: tra i due litiganti il terzo, cioè Scandicci, gode. Avremmo potuto avere due scuole, di cui una nel Sannio ma così non è stato, o per lo meno non lo è ancora. perché, ne stiano certi Pepe e Cimitile, almeno per noi, nonostante una certa preoccupazione, la partita non è chiusa".
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