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Benevento, 28-02-2012 14:27 ____
Il prefetto Michele Mazza assediato da giornalisti in erba. La decisione più difficile? Tenere aperte le strade la notte della nevicata
Hanno fatto visita al Palazzo del Governo gli allievi della classe quarta della Scuola Primaria "BILINGUE". GUARDA LE FOTO
di Diego De Lucia
  

"La decisione più difficile assunta in questi anni?
Non chiudere le strade la notte del 13 febbraio scorso con la neve che ci assediava".
Cosi il prefetto di Benevento, Michele Mazza, ha risposto ad una allieva della classe quarta della Scuola Primaria "Bilingue", che, con i suoi compagni, accompagnata dal direttore Giuseppe Ciampa e dalle insegnanti Pina Preziosa, Vittoria D'Alessandro e Lorella Grelle, è stata in visita al Palazzo del Governo.
L'incontro con l'alto funzionario è diventato un evento particolare ed emozionate e per qualche ora gli allievi si sono trasformati in veri "giornalisti" ed hanno intervistato il prefetto.
Le precipitazioni nevose di poche settimane fa sono ancora fortemente presenti nella mente dei giovani allievi e proprio su queste essi hanno voluto soffermarsi con il prefetto.
E, come detto, proprio su questo argomento Mazza ha confidato di aver assunto la sua decisione più difficile e delicata: "La notte del 13 febbraio scorso, un addetto alla mobilità, mi aveva consigliato di chiudere le strade statali.
Era la decisione più facile da prendere, troppo facile però: per ciascuna di esse bisogna valutare gli effetti.
Ebbene, se avessi accolto la proposta, questo avrebbe provocato un blocco della circolazione totale.
Allora ho aspettato la tarda serata, verso le 23.30 e ho convocato il Cov (Comitato Operativo di Viabilità): in questa sede abbiamo constato che di problematiche davvero preoccupanti non ve ne erano in quel momento, così come le condizioni meteo non erano così cattive.
Allora abbiamo usato il buon senso e non abbiamo chiuso le strade".
Dopo aver affrontato con gli allievi anche altre situazioni connesse alle nevicate, che hanno destato sicuramente preoccupazioni forti per le istituzioni e profondi disagi per la popolazione, ma anche tanta gioia per i piccoli visto le scuole erano chiuse, il prefetto ha aggiunto altri ricordi di questi vicenda.
Per alcuni giorni, ha detto Mazza, ci sono stati dei Tir bloccati nel piazzale dello stadio "Ciro Vigorito" e questo ovviamente non è stato un momento molto gradito da parte dei camionisti che hanno vissuto la cosa con comprensibile insoddisfazione. 
Il prefetto, che era assistito anche dal suo capo di Gabinetto, Floriana Maturi, si è quindi soffermato sulle pesanti conseguenze che si sono registrate nell'area montana del Fortore, dove le comunità locali hanno patito non pochi problemi per via di strade bloccate e di numerosi altri impedimenti.
Alcune persone sono state salvate addirittura con le motoslitte mentre i Carabinieri hanno dovuto portare soccorso a feriti ed ammalati che risultavano non raggiungibili.
La Maturi quindi ha commentato: "A Benevento non siamo abituati alla neve. Sono bastati pochi centimetri per bloccare una città". 
Ma le domande hanno riguardato anche altre emergenze che si possono verificare in un territorio come quello sannita: "Come comportarsi infatti in caso di terremoto e in caso di calamità naturali?"; "C'è un coordinamento con il Comune e la Provincia di Benevento", hanno chiesto i ragazzi?
Il prefetto ha risposto su questo argomento che dipende da caso per caso: "La Protezione Civile è sempre pronta in queste emergenze e in questi anni è migliorata la sua efficienza.
Esistono dei coordinamenti con il Coc (Centro Operativo Comunale)  e anche a livello provinciale, ma ci si muove in base alla gravità dei casi".
I ragazzi hanno fatto anche domande sulla pericolosità di infiltrazioni mafiose nel Sannio e il prefetto ha rassicurato gli scolari: "Qui non è presente la grande malavita organizzata e comunque non è evidente come in altre province". Gli allievi hanno fatto anche domande sulla storia personale di Mazza chiedendo dove fosse stato prima di giungere a Benevento.
"Sono stato - ha risposto - a Trento, due realtà simili e diverse allo stesso tempo. 
Trento è una provincia autonoma, ma anche lì era una città considerata come isola felice senza particolari eventi criminosi".
Il prefetto non è rimasto stupito dalla curiosità degli allievi: "I giovani sono il nostro investimento.
Dobbiamo puntare su di loro se vogliamo dei cittadini responsabili, maturi, dobbiamo coltivare le loro passioni e i loro interessi, bisogna informarli e seguirli per formare degli ottimi cittadini del domani.
I bambini seguono la vita quotidiana e sono attenti a cosa accade ogni giorno."
Il dirigente scolastico Ciampa ha quindi spiegato il perché di questo incontro: "Abbiamo studiato le figure istituzionali con le classi quarte per rendere più vicine le istituzioni agli allievi.
Abbiamo pensato che ciò fosse di fondamentale importanza poter conoscere e poter incontrare chi fisicamente incarna la figura del prefetto. 
Questi ha così risposto alle tante domande degli allievi".
Al termine dell'incontro gli studenti hanno vistato la Sala Operativa dell'Unità di Crisi della Prefettura.

Le foto sono di Valentina Saccomanno per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

                                                          

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

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