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Benevento, 25-02-2012 15:02 ____
Se per Congresso unitario s'intende la sommatoria di 3+3+3... a danno del territorio: Io non ci sto, ha detto Nunzia De Girolamo
La coordinatrice del Pdl ha incontrato ieri i sindaci, gli amministratori ed i dirigenti di partito del Fortore e della Valle Telesina. Siamo maggioranza, andiamo avanti. Ed intanto spunta l'ipotesi di Erminia Mazzoni
Nostro servizio
  

Se l'unità del partito deve essere giocata al ribasso e passare attraverso un semplice calcolo matematico del 3+3+3 fino ad arrivare a quindici e soprattutto se deve passare sulla testa del territorio, Io non ci sto.
Questa, in estrema sintesi, la conclusione della riunione di ieri sera svoltasi tra il coordinatore del Pdl, Nunzia De Girolamo, ed i sindaci ed i coordinatori dei Comuni della Valle Telesina e del Fortore.
Presenti i primi cittadini di San Bartolomeo in Galdo, Torrecuso e  Castelfranco in Miscano.
Con loro una quarantina di altri amministratori e dirigenti di partito.
Il ragionamento che ha fatto loro Nunzia De Girolamo è riferito al Congresso del partito che ora, si dice, dovrebbe tenersi il prossimo 10 marzo.
A livello centrale, ma, si dice, anche a livello regionale, spingono per non avere competizioni dilaceranti e quindi si cerca di favorire la celebrazione di Congressi dove la conta non sia importante visto che tutto sarebbe deciso in anticipo.
Insomma, si proseguirebbe sulla strada delle nomine e non delle elezioni.
In linea di principio, è stato detto ieri sera, nessuno è contrario ad una gestione unitaria ma è possibile avviarsi su questa strada se, poniamo, non ci si intende preventivamente sui temi che poi ricadono sul territorio, sui sindaci,  sulle comunità amministrate?
Che succede quando nel direttivo "unitario" si dovrà parlare di ambiente, di sanità, di infrastrutture?
Se c'è una intesa sui fatti e sulle problematiche della nostra terra, è stato detto, ben venga l'unità.
Ma se essa deve essere solo una sommatoria di numeri, allora ciascuno vada per la propria strada ed al Congresso si vedrà chi la spunterà.
Nunzia De Girolamo, nella ipotesi della Celebrazione "vera" del Congresso, si è fatta anche promotrice di richiedere l'apertura di seggi elettorali almeno per ogni comprensorio in modo non solo da favorire la partecipazione al voto da parte dei circa 11mila iscritti ma anche per evitare problemi di notevole importanza logistica.
Ma questo del decentramento del voto non è previsto dal Regolamento e quindi occorrerebbe una deroga che, allo stato, appare difficile da ottenere.
La coordinatrice del Pdl sannita si è detta anche pronta a proporre al Congresso l'adozione di un Codice Etico che tenga conto di varie situazioni nella vita del partito e, tra queste, anche la longevità negli incarichi, una regola che deve valere per tutti.
Chi aderisce?
Il ragionamento del No ad una finta unità, è stato largamente condiviso dai partecipanti alla riunione di ieri i quali chiedono che il territorio non venga escluso dalle scelte e dalle decisioni che andranno a prendersi.
Ed è proprio lo stesso che pensa Nunzia De Girolamo che, in ogni caso, sta già lavorando alla mozione congressuale.
Sia ben chiaro, è stasto detto, non temiamo il confronto in Congresso.
Siamo convinti, anche con la condivisione di Nicola Formichella, di avere, sulla carta, la maggioranza assoluta degli iscritti e dunque non temiamo il voto.
Sin qui l'esito della riunione.
Spunta anche un'altra ipotesi, però, sempre qualora si dovesse andare incontro ad un Congresso unitario, e cioè la candidatura a coordinatrice provinciale del partito di Erminia Mazzoni tanto per non acuire la distanza ed il confronto tra il "gruppo" De Girolamo e quello di Mino Izzo.
Ma l'ipotesi di Mazzoni è data proprio come fatto estremo...

comunicato n.42079




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