Gazzetta di Benevento

La bella tenuta della famiglia Cotroneo, circa 22 ettari alle porte della cittÃ , si Ã¨ aperta nuovamente ad un selezionato, ma numeroso (circa 200 persone), gruppo di amici invitati alla "Festa del maiale", una tradizione che in questo periodo dell'anno si rinnova in tantissime famiglie contadine.
Qui si Ã¨ dato lo stesso spazio a questo rito, con una qualche presenza in piÃ¹...
Ad accogliere i tanti ospiti sono stati i padroni di casa, Gianraffaele Cotroneo e la moglie Filomena Pacelli.
Sono orgogliosi i due coniugi di quanto realizzato in una struttura poco piÃ¹ che fatiscente solo qualche anno fa e che loro hanno riportato alla dignitÃ di una volta, di quando cioÃ¨ fu acquistata dalla famiglia Pedicini nel 1786 (ma l'edificio era originario del 1300 ed adibito a Convento di monache) e poi dai Cotroneo.
Tutto il recupero Ã¨ stato curato nei minimi particolari ed oggi la struttura Ã¨ adibita anche a prestigiose sale di ricevimento soprattutto per matrimoni.
Parliamo di circa 1.200 metri quadrati di manufatto, distribuito su piÃ¹ piani. Tutto Ã¨ stato curato nei minimi particolari, dicevamo,Â e l'arredamento Ã¨ originale d'epoca, impreziosito dalle opere d'arte dei fratelli Perone (gli stessi che hanno poi realizzato anche alcune gigantesce opere lungo corso Garibaldi). Perfino i letti delle stanze per gli ospiti sono a baldacchino e le lenzuola e le tovaglie da bagno, sono ricamate. CosÃ¬ come anche le belle tende alle finestre che sono rifinite ad intaglio.
Il tutto Ã¨Â impreziosito da foto e quadri di famiglia come quella, dello studio fotografico Intorcia, che rappresenta l'intera famiglia dei Cotroneo nel 1956 (Gianraffaele lÃ¬ perÃ² non c'Ã¨ perchÃ© lo scatto Ã¨ di qualche mese antecedente la sua nascita), ovvero quella degli inizi del secolo scorso scattata in Cina all'epoca della rivolta dei boxer (c'eravamo anche noi italiani in quel lontano paese orientale con i nostri marinai ed i nostri bersaglieri) in cui Ã¨ raffigurato anche un membro della famiglia.
Insomma, l'impressione Ã¨, varcando la soglia della Masseria Roseto, la struttura dÃ il nome anche all'intera contrada, quella di entrare nell'abitazione di un possidenteÂ dei nostri giorni che apre agli ospiti il proprio gioiello con l'orgoglioÂ di presentare ai visitatori ancheÂ i componenti della sua famiglia e soprattutto quelli che hanno contribuito, prima di lui, a formareÂ questa proprietÃ che oggiÂ Ã¨ vanto anche per l'intero nostro territorio.
Per tornareÂ alla festa, diciamo che Ã¨ andato tutto via il maiale macellato l'altro giorno: 220 chilogrammi, peso ideale.
Sono stati calati 20 chilogrammi di fusilli fatti in casa. Presentati chili di dolci di vario tipo, compreso quello al maialino. Il tutti innaffiato dall'ottimo vino prodotto da Gianraffaele Cotroneo.
Insomma una bella giornata passata insieme a tanti amici, una serata perÃ² che la padrona di casa soprattutto, Filomena Pacelli, anche se collaborata da tante altre sue amiche, ricorderÃ per qualche giorno... Che faticaccia!
Non ha voluto far mancare la sua partecipazioneÂ a nessun momento della giornata. Si Ã¨ anche lei divertita, ovviamente, e molto, ma il sacrificio Ã¨ stato anch'esso molto grande, un sacrificio perÃ² sostenuto dalla gioia, che fortunatamente condivide con il marito Gianraffaele, di aver passato in serenitÃ ed allegria alcune ore con i propri amici piÃ¹ fidati.
Ed intanto, mentre la conviviale andava avanti, nella stalle sono nate due caprette che sono andate ad aggiungersi ai cavalli, al mulo, ai pappagalli, insomma agli animali della masseria...

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

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