Prendendo spunto dalla polemica relativa alla proposta lanciata dal consigliere comunale di minoranza, Antonio Castaldo, relativa alla costituzione, a San Giorgio del Sannio, di un Osservatorio sul Bene Comune la Rete Rose Rosse Campania e Presidio di Legalità e Giustizia, con la sua responsabile Elvira Santaniello, ed il Comitato Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, con Rosanna Carpentieri, hanno inviato una nota con cui hanno chiesto allo stesso Castaldo ed al collega Giovino Carpenella, esponenti della lista civica Nuova San Giorgio, una maggiore chiarezza in merito alla loro posizione.
A loro dire, infatti, il sodalizio politico che ha preso parte alle scorse elezioni amministrative sarebbe scaturito dall'omonimo Laboratorio Civico all'interno del quale sarebbero dovute confluire le istanze dei cittadini da discutere, approvare e quindi portare in Consiglio.
Una cosa che, nel caso dell'idea lanciata da Castaldo, non sarebbe avvenuta.
Di seguito ecco quanto scrivono.
"Letta la controreplica del consigliere Castaldo, laconica e inadeguata, ci viene spontaneo rispondere: caro Castaldo, non giochiamo a rimpiattino!
E' venuto il momento di dire le cose come stanno, non nel merito dell'argomento specifico dell'Osservatorio sul Bene Comune bensì relativamente al metodo, al modus operandi di un consigliere comunale di minoranza.
Già dall'analisi del voto, immediatamente successiva alle elezioni comunali, la lettura dei dati, fatta con un minimo di intelligenza, rivelava in maniera quasi indiscutibile quelli che erano possibili accordi preelettorali tra maggioranza e liste di opposizione.
Non abbiamo intenzione di accusare nessuno, è ovvio, ma mettiamo sul piatto della bilancia i fatti: nella lista Liberamente, con capolista Maurizio Genito, sono risultati eletti il nipote del sindaco uscente, Dario Nardone, e il capolista, già consigliere e assessore nella precedente maggioranza.
Più o meno contestualmente, poi, sono arrivati a San Giorgio del Sannio i profughi africani che sono stati alloggiati proprio nel Centro Padre Pio di proprietà di Genito. Nella lista Nuova San Giorgio, fin da subito e a più riprese, invece, si è evidenziato lo scollamento tra il gruppo tutto e chi, come Castaldo, si candidava a pacificatore della politica sangiorgese.
Da qui comizi e discorsi sull'importanza della famiglia, della solidarietà , dei valori… appare di semplice lettura che il modo più semplice per realizzare questo progetto di francescana memoria sembra proprio essere quello di mettersi a favore della maggioranza, magari dall'interno.
Il capolista, Giovino Carpenella, già An, già Fli, e per sua ammissione "in attesa di ulteriore nuova collocazione", poi, sembrerebbe, ad una prima, e ci auguriamo superficiale lettura, miri semplicemente a "sostituire" Franco Cuomo, che, lo ricordiamo a noi stesse ed ai cittadini, è stato anche lui parte della maggioranza pur rappresentando un'anima profondamente diversa da essa.
Appare di ogni evidenza, quindi, che in questa situazione a San Giorgio del Sannio non esiste la minoranza!
La Rete delle Rose Rosse ed il Comitato civico per la Trasparenza e la Democrazia, che da sempre mirano a dare voce e spazio ai cittadini tutti, in particolar modo a quelli non rappresentati, prima di intraprendere iniziative autonome e non concordate con alcuno a tutela dei cittadini stessi, chiedono che venga in maniera pubblica e non tacita, acclarato da parte dei consiglieri di minoranza Carpenella e Castaldo, quanto segue: Il Laboratorio Civico Nuova San Siorgio, sorto per favorire la partecipazione dei cittadini, e da cui è scaturita la lista Nuova San Giorgio, di cui la Santaniello ha fatto parte e che ha avuto il sostegno della coordinatrice del Comitato sangiorgese Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia e, come dichiarato in tutti i comizi da Carpenella candidato sindaco, avrebbe dovuto nel corso del quinquennio di legislatura continuare il proprio lavoro in modo da portare in Consiglio comunale le istanze dei cittadini discusse all'interno del Laboratorio stesso.
Viene facile pensare che le iniziative degli stessi consiglieri comunali, a laboratorio civico esistente, dovrebbero derivare da una precedente discussione ed analisi fatta all'interno del laboratorio.
Se così non è, come nel caso ultimo della proposta di Castaldo sull'Osservatorio sul Bene Comune non concordata e di cui nessuno sapeva niente, i consiglieri Castaldo e Carpenella hanno il dovere di dichiarare conclusa l'attività del laboratorio o comunque di chiamarsene fuori e dare la possibilità a tutti quanti hanno partecipato e collaborato al Laboratorio di autodeterminarsi e di agire in nome e per conto proprio o dell'Associazione che rappresentano sempre in difesa e a tutela dei cittadini.
E nessuno venga poi a dirci che la nostra è una polemica sterile!
Non siamo alla ricerca di spazi di visibilità né ci interessa la polemica in senso stretto, ma vogliamo come sempre fatto finora fare chiarezza anche alla luce dei tanti problemi che sembrano di respiro nazionale ma che coinvolgeranno ben presto anche la nostra piccola comunità , dal federalismo alle incombenze dell’ultima manovra finanziaria, alle problematiche relative ai rifiuti e alla vivibilità , ed ai tanti altri balzelli che costeranno lacrime e sangue alla comunità ". Â
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