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Benevento, 25-06-2011 22:22 ____
Squilli di trombe e rulli di tamburo: Benevento, all'unanimità, è stata accettata quale città con un patrimonio monumentale tutelato dall'Unesco
La gioia del sindaco Fausto Pepe e quella del suo vice Raffaele Del Vecchio ancora a Parigi: Ora so cosa si prova a partecipare alla finale di un Campionato del Mondo. Le dichiarazioni di Cimitile e Falato
Nostro servizio
  

Squilli di trombe e rulli di tamburi: Benevento è nell'Unesco.
Il complesso monumentale di Santa Sofia, inserito nella candidatura seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)", è stato promosso alla World Heritage List dell'Unesco.
La decisione, con voto unanime dei componenti la commissione, 21 su 21, ha detto sì, Benevento merita e dunque entra con la sua chiesa di Santa Sofia, ma a beneficiarne è ovviamente tutta la città, nei siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità.
La decisione è arrivata alle 22.20 di stasera, a Parigi.
Questi i Comuni appartenenti al cosiddetto sito seriale dei longobardi e che entrno, con loro attrattive, nel patrimonio dell'Unesco: Cividale del Friuli (Ud), Brescia, Castelseprio Torba (Varese), Campello sul Clitumno e Spoleto (Perugia), Benevento (con la chiesa di Santa Sofia) e Monte Sant'Angelo (Foggia).
Così il vice sindaco Raffaele Del Vecchio da noi contattato nella capitale francese: "Adesso capisco cosa voglia dire partecipare alla finale di un Campionato del Mondo..."
Di più non ha potuto dichiararci facendo egli parte di una delegazione ufficiale del Ministero degli Affari Esteri.
Domani mattina è previsto un comunicato congiunto con il sindaco Fausto Pepe.
Abbiamo telefonato anche a lui, al primo cittadino, ed ovviamente e la risposta è stata la stessa: Nessuna dichiarazione ufficiale, ma lo stato d'animo quello lo possiamo registrare ed è di grande gioia.
Veramente una bella notizia, questa, che attraverserà, riteniamo, senza differenze di appartenenze partitiche, tutte le forze politiche del Sannio.
All'Amministrazione Pepe ed al suo vice sindaco Raffaele Del vecchio va dato il merito di questo obiettivo raggiunto e che viene coltivato oramai da anni.
Auguri a Benevento, auguri al Sannio.
Ora però viene il difficile.
Saper trasformare questa opportunità, questo marchio, questa targhetta, questo riconoscimento in occasione di sviluppo.
E qui le cose si fanno ancora più difficili.
Ma non disperiamo..

AGGIORNAMENTO

Sull'argomento è poi intervenuto, esprimendo la sua soddisfazione, anche il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile.
"L'inserimento della chiesa di Santa Sofia nella World Heritage List - ha dichiarato - è un riconoscimento storico per la città di Benevento e per l'intero territorio sannita che possono vantare un patrimonio archeologico, architettonico e monumentale di sicuro pregio e prestigio.
Si tratta in particolare di un'occasione eccezionale per la chiesa di Santa Sofia che si pone quale snodo cardine del percorso sovraregionale "Italia Langobardorum" e può essere punto d'attrazione per nuove forme di turismo culturale in grado di intercettare nuovi flussi a favore del nostro territorio".
Ricordando poi il consistente impegno finanziario a suo tempo posto a carico del Bilancio della Provincia per il restauro della chiesa candidata all'Unesco, il presidente Cimitile ha voluto ringraziare "quanti, a cominciare dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, dall'assessore comunale alla Cultura, Raffaele Del Vecchio e dall'arcivescovo Andrea Mugione, si sono adoperati per il raggiungimento dello storico obiettivo" dichiarando nel contempo "la disponibilità dell'Ente a cooperare con la città ed i suoi rappresentanti istituzionali per le ulteriori iniziative che saranno intraprese nelle prossime settimane".
A tal proposito, il presidente Cimitile ha evidenziato "l'impegno della Provincia di Benevento per il potenziamento dei servizi afferenti al Museo del Sannio perché vengano create ulteriori tappe presso il prestigioso patrimonio monumentale di epoca longobarda di proprietà dell'Ente".
"Un'opera di valorizzazione - ha ricordato Cimitile - che ha riguardato in modo particolare il Chiostro ed il Museo di Santa Sofia, dove tra l'altro sono custodite importantissime testimonianze dei cinque secoli di ducato e principato longobardo".
A breve, ha quindi ricordato l'Ufficio Stampa della Provincia, inizieranno i lavori al primo piano del Museo del Sannio per il completamento della Sezione Longobarda e saranno portate avanti una serie di azioni volte alla valorizzazione ai fini turistici e culturali del sito Unesco.
"Finalmente - ha aggiunto l'assessore provinciale alla Cultura ed al Turismo Carlo Falato - una buona notizia: in un momento non certo esaltante per il nostro patrimonio culturale, rifulge come una stella di prima grandezza, e comunque lo è per davvero, il riconoscimento prestigioso alla storia straordinaria del Sannio, che già vanta sul suo territorio un altro sito Unesco, e cioè l'Acquedotto Carolino del Vanvitelli.
L'iscrizione nel Patrimonio dell'Umanità della chiesa di Santa Sofia di Benevento è un attestato per l'insigne periodo del Ducato e Principato Longobardo che ebbe come capoluogo Benevento, ma che tante e tali straordinarie testimonianze ha lasciato nell’intero territorio sannita.
Per la nostra Provincia si tratta di una straordinaria opportunità per il decollo dell'opzione turistica culturale e di qualità: oggi abbiamo la possibilità di mettere Benevento in rete con l'Italia Longobarda, secondo un tracciato storico che risale a 1.500 anni fa e possiamo rafforzare il programma dei Siti Unesco del Mezzogiorno per il quale stiamo comunque lavorando da mesi.
Queste azioni e queste misure ci consentiranno di intercettare un pubblico più vasto a coronamento di uno sforzo che viene da lontano e grazie al quale pensiamo di guardare al futuro con minore apprensione ed anzi con fondate speranze".

comunicato n.32730




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