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Benevento, 13-05-2011 22:23 ____
Da piazza San Modesto Fausto Pepe: Basta trasformismi, clientelismi, mastellismi, viespolismi e nardonismi...
La nostra città darà a ciò una risposta non solo politica ma culturale e morale. Dario Franceschini: Il buongoverno è possibile anche al Sud come ha dimostrato l'operato di questo sindaco uscente. GUARDA LE FOTO
di Eugenio Russo
  

Fausto Pepe ha chiuso la sua campagna elettorale in piazza San Modesto al Rione Libertà dove sono giunti i sostenitori del centrosinistra beneventano.
Sulle note de "La canzone popolare" di Ivano Fossati, l'arrivo del candidato sindaco  il quale, dopo aver ringraziato il pubblico, i candidati e gli onorevoli presenti, ha risposto, incoraggiato dagli applausi scroscianti della platea, alle critiche rivoltegli dalla coalizione Nardone-Viespoli-Mastella-Santamaria.
"Hanno realizzato una campagna elettorale sbagliata, basata esclusivamente sugli attacchi al sottoscritto, è troppo poco quello che dicono per Benevento, anzi, per offendere me hanno spesso offeso la nostra città; la politica è fatta per le persone vere, bisogna avere grande rispetto e dire poche bugie o, se ci si riesce, non dirne affatto.
Anche qui, in questa bellissima piazza, sono state fatte gravi affermazioni: Angelo Irano (ex dirigente storico della sinistra sannita) ha chiamato "eroi"  i signori che, lasciando la città indifesa in un momento delicato soprattutto a livello regionale, hanno fatto cadere la Giunta; noi li abbiamo chiamati e li chiamiamo "traditori", perché è impensabile che, dopo 4 anni e 11 mesi durante i quali non hanno avuto mai nulla da ridire, abbiano cambiato idea durante gli ultimi giorni di mandato, tentando inoltre di prendersi i meriti dei risultati raggiunti dalla mia amministrazione in questi anni".
Fausto Pepe, ha criticato poi direttamente ogni singolo avversario, dimenticando, però, sia Raffaele Tibaldi che Antonio Medici: "Viespoli ha detto che la nostra amministrazione è riuscita solo a creare il  "Fido Park", perché siamo una Giunta di cani… cosa rispondere?
Senza scendere al suo livello, posso affermare che noi abbiamo sensibilità sia per i cani che per gli uomini, mentre a lui mancano evidentemente entrambe.
La mia amministrazione ha realizzato il Parco Cellarulo, il megaparcheggio, la Galleria Malies… tutto in zone della città che ai tempi dell'Amministrazione Viespoli erano abbandonate o mal gestite.
Sandra Lonardo Mastella ha messo in mezzo la memoria del mio defunto padre, accusandomi di averla tradita, ma come si fa? Questi rancori a cosa sono finalizzati?
Sono talmente tanto scomodo?
Il segretario provinciale dell'Udc, Gennaro Santamaria, ha offeso delle persone; lui ha candidato i transfughi della nostra coalizione come primi della lista, dovrebbe arrabbiarsi solo con se stesso, tutto ciò è aberrante.
Nardone nei dibattiti televisivi vorrebbe spiegarmi ciò che lui ignora, e infatti ha perso sempre; non ha le capacità per avere la meglio in quanto non conosce la città, né i suoi problemi.
Umberto Del Basso De Caro ha denunciato, attraverso un'interrogazione al presidente della Regione, Stefano Caldoro, un'azienda riconducibile a Nardone stesso, la Magnegas, e questi, invece di dare spiegazioni e chiarire la questione, è andato sul palco ad insultare".
Il candidato sindaco ha poi concluso l'attacco ai nardoniani  con una battuta: "Quella coalizione non può andare d'accordo su nulla, qualcuno è di centrodestra, qualcuno di centrosinistra, qualcuno ancora non lo sa… e spacciano tutto per progetto territoriale.
Un loro ideale elettore, uscendo dalle urne, finirà con il chiedersi: Ma a chi l'ho dato il mio voto? Da che parte sto?"
Chiarita, inoltre, la posizione della coalizione in merito alle due principali problematiche locali; questione rifiuti: "Benevento è diventata  una città pulita e riconosciuta a livello regionale e nazionale, siamo tra quelle che in Italia funzionano.
Non vogliamo i rifiuti di Napoli, non vogliamo un'altra discarica, imparassero a fare la raccolta differenziata come abbiamo fatto noi".
Gestione servizi idrici: "L'acqua di Benevento è dei beneventani, e deve essere gestita dai beneventani.
Non ho digerito l'ex presidente De Mita che è venuto qui da Avellino a darci lezioni, ad imporci la gestione dell'Alto Calore Servizi  ed il raddoppio del prezzo.
De Mita poteva risparmiarsi il viaggio, i suoi sodali non vinceranno le elezioni".
Dopo aver parlato della Benevento culturale e turistica, che i lavori, soprattutto quelli degli scavi nei pressi del Duomo, stanno facendo fiorire, e dell'approvazione del nuovo piano regolatore (Puc), che garantirà ulteriori migliorie alla città, Fausto Pepe ha chiuso il suo intervento affermando: "Il 15 e il 16 maggio possiamo concretizzare un sogno, il sogno di vincere al primo turno e continuare con il nostro grande programma; basta trasformismi, clientelismi, mastellismi, viespolismi e nardonismi… la nostra città darà una risposta non solo politica, ma culturale e morale. Viva Benevento!"
A prendere la parola è stato quindi Dario Franceschini, capogruppo alla Camera del Partito Democratico, il quale ha mosso critiche ad un centrodestra che, anche durante le elezioni amministrative, ha messo su il disco rotto berlusconiano, suonando i soliti due spartiti delle promesse miracolose e degli insulti, degli attacchi a testa bassa: "Berlusconi aveva promesso di eliminare il bollo auto, che invece è ancora al suo posto, oggi promette di eliminare la Tarsu; inoltre afferma che la magistratura è un cancro e vuole una commissione d'inchiesta per valutare l'operato dei magistrati.
Trasforma ogni elezione in un referendum su se stesso, ma questo è solo un modo per sfuggire alla verifica sull'operato del governo; è un uomo politico fallito, con un disegno politico fallito ed un partito che gli è scoppiato in mano; un leader vero avrebbe fatto un passo indietro, lui ha invece l'idea malata di essere superiore a tutto ed a tutti, e uno così diventa pericoloso per il suo paese.
Il centrodestra era partito con una maggioranza record in Parlamento, ma non ha fatto nulla di concreto, se non una politica di annunci; avevano sventolato la bandiera della sicurezza e l'unica cosa che sono riusciti a fare è stata la cretinata delle ronde, un'altra idea malata perché la storia ci insegna che affidare la sicurezza di tutti, a privati cittadini, con la camicia dello stesso colore, prelude a qualcosa di dannoso.
Dicevano, inoltre, di aver risolto il problema dell'immigrazione, salvo poi trattare l'argomento esclusivamente in maniera demagogica ed allarmistica.
L'ultima Berlusconi l'ha detta oggi a Napoli, dove  ha affermato che anche la colpa dei rifiuti è dei magistrati, ormai li vede dappertutto".
Franceschini ha delineato, infine, i punti cardine del programma del Partito Democatico: "Investimenti nella scuola, nell'università e nella ricerca; giustizia sociale: chi perde il lavoro non deve essere abbandonato dallo Stato; sviluppo del mezzogiorno, perché solo l'Italia unita può essere competitiva a livello mondiale.
Per poter far tutto ciò dobbiamo chiudere l'era del berlusconismo e ricostruire sulle macerie politiche, sociali e morali che ci lascerà.
Domenica e lunedì due grandi battaglie: per la qualità della città e per il futuro del paese; il buongoverno è possibile anche al Sud, come ha dimostrato l'operato di Fausto Pepe; vincere qui e subito sarà il modo migliore di iniziare questo cambiamento".
La serata politica in piazza San Modesto si è quindi conclusa con il concerto del cantante Cosimo Ricciolino che ha preso il posto dei politici presenti sul palco.
Fino a quel momento insieme a Fausto Pepe e Dario Franceschini vi erano: il presidente della Provincia Aniello Cimitile, il consigliere regionale, Umberto Del Basso De Caro, i deputati Pd, Costantino Boffa e Mario Pepe, ed i candidati Raffaele Del Vecchio (Pd), Luigi Scarinzi (Lealtà per Benevento), Italo Palumbo (Sel),  Mirna Campone (Idv) e Daniela Basile (Benevento in Movimento).

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

                                      

Le foto sono di Ernesto Pietrantonio

 

Le foto sono di Valentina Saccomanno per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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