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Benevento, 06-05-2011 21:09 ____
Ancora una volta, alla chiamata, il popolo del centrosinistra risponde e riempie il Teatro Massimo: C'è Walter Veltroni...
Fausto Pepe: da chi sta in politica da 30-40 anni il tentativo di eliminare una classe dirigente di giovani che potrebbe continuare a lavorare con entusiasmo... Veltroni: I nardoniani? Un gesto di irresponsabilità e di insensibilità... GUARDA LE FOTO
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Ancora una volta, alla chiamata, il popolo del centrosinistra, che convintamente sostiene Fausto Pepe, ha risposto numeroso. C'era un altro leader di rilievo nazionale da ascoltare, c'era Walter Veltroni che tante battaglie, nel partito e fuori di esso quale candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri, ha anche perso ma che riesce bene a mettersi in comunicazione con la gente, con la sua gente che ancora lo tiene come indiscutibile punto di riferimento. E dunque, nuovamente il Teatro Massimo pieno di pubblico in un orario, peraltro, non certamente comodo.
Ad aprire i lavori un'altra dirigente del Pd, stavolta della segreteria del giovanile, Anna Libera Refuto.
Anche lei molto combattiva nel suo incedere e che, a proposito delle coalizioni in campo, ha parlato di traditori del mandato elettorale e della formazione di un cartello elettorale che risponde solo a rivalse politiche e personali.
Noi non siamo per un voto contro, contro nessuno, ma per un grande disegno politico.
A prendere la parola è stato quindi Fausto Pepe che ha voluto preliminarmente ringraziare il Pd e la sua classe dirigente che non gli ha mai fatto mancare il suo appoggio ed il suo sostegno. Il merito, se stiamo andando così bene avanti in questa competizione elettorale, non può essere ascritto a pochi intimi ma ad un intero gruppo. Quindi, all'arrivo di Veltroni nel Teatro, si è interrotto per concedere all'illustre ospite l'applauso dei presenti, ma poi ha subito ripreso ricordando che lui la scelta di coerenza l'ha fatta nel 2008 allorquando salì sul palco allestito dinanzi all'Arco di Traiano con Veltroni che aveva fatto visita al Sannio in occasione delle elezioni politiche che lo vedevano contrapposto a Berlusconi.
In questa città, da allora, qualcosa è però cambiato ed in manioera anche stravagante, ha proseguito Pepe. Essendo il Comune governato da una classe dirigente tutto sommato di giovani, si è coalizzata contro di me un intero gruppo di politici, di militanti da 30-40 anni della vita politica, che ha evidentemente pensato: questi giovani possono continuare con entusiasmo, meglio eliminarli.
Benevento meritava anche un programma e che di esso si discutesse ed invece esso è il grande assente di questa competizione elettorale.
Insieme vogliamo stare per la salvaguardia del territorio. Bene.
Sono andato a leggere il grande programma elettorale dei miei avversari ed ho notato che esso è semplicemente raffazzonato, poco credibile e pieno di contraddizioni.
Il nostro, invece, si pone il problema di come portare fuori dalla marginalità Benevento, disegnando per essa un ruolo fino a farla diventare attrattiva rispetto alla propria provincia ed alla regione.
E qualche scommessa l'abbiamo già vinta.
E qui ha parlato del risultato della raccolta differenziata confermando che il caos che c'è altrove è solo colpa dei sindaci che oggi si ritrovano i militari in casa (il riferimento è a Napoli ndr) a gestire i rifiuti.
Benevento è un'altra cosa.
Abbiamo poi puntato sui beni culturali perché dove c'è cultura si allontana anche la criminalità e subentra la cultura della legalità. Cultura per dare nuove speranze ai disoccupati.
Abbiamo ancora dato negativi, certo, ma ci sono anche positività che ci inorgogliscono come quello riferito alla qualità della scuola che pone Benevento al primo posto tra le città del sud Italia.
Ora dobbiamo completare questo programma di rilancio.
E non serve che venga De Mita a riempierci di improperi ed a presentarci Mastella, Viespoli e Nardone, li conosciamo già.
Quindi ha parlato nuovamente del suo defenestramento ad opera dei 21 consiglieri dimissionari e del pericolo che incombe su di una città che non ha un sindaco in un contesto regionale dove incombe il pericolo rifiuti da smaltire...
In tanti anni precedenti Carmine Nardone mi aveva sempre parlato di gassificatore, di inceneritori ma poi la verità è che ha dato lui l'autorizzazione ad aprire nuove discariche nel Sannio.
Di tutto ciò gli altri che stanno con lui, che ne pensano?
Quindi è tornato, Pepe, sul tema del rilancio attraverso i beni culturali ed a ricordato l'appuntamento a luglio con la commissione dell'Unesco che a Benevento vuole concedere l'atteso riconoscimento mentre a Napoli forse lo toglierà.
Dobbiamo poi parlare del commercio e di un Ente Fiera gestito da una cooperativa di commercianti che dovrà sorgere nell'area degli ex Monopoli di Stato alla via XXV Luglio.
Insomma, bisogna spingere sulla leva dello sviluppo anche perché senza di esso con l'arrivo del federalismo municipale per noi non ci sarà futuro tra qualche anno.
Il nostro reddito lo dobbiamo trarre proprio da chi produce e per questo abbiamo l'interesse acché lo sviluppo si concretizzi.
Quindi, proseguendo lungo la strada tracciata di discutere di programma, ha parlato dell'attenzione da porre alle famiglie a cui dovrà essere dedicato un assessorato ed uno specifico progetto di riferimento.
Di questo avrei voluto parlare con Nardone, ha detto Pepe e non del tetto fotovoltaico che vuole realizzare anche sullo stadio per produrre energia.
Noi, invece, abbiamo costituito, con altri, il distretto energetico con cui parliamo non di produzione di energia ma di come risparmiarla.
E tuttavia, ha concluso Pepe, non ci culliamo sul fatto che siamo fortissimi perché abbiamo lavorato bene.
Per vincere al primo turno bisogna arrivare al 50,1% e lo possiamo fare con l'aiuto di tutti.
Noi vogliamo una città migliore.
Il voto che darete non dovrà essere solo rivolto al programma ma anche e soprattutto agli uomini, alla dignità che dimostrano, alla loro coerenza.
La politica del trasformismo non può vincere.
A chiudere la manifestazione elettorale è stato ovviamente l'ospite d'onore, Walter Veltroni che ha ricordato di come sia questa la quarta volta in tre anni che viene a Benevento, una delle città dove tutto funziona meglio.
Ho notato la differenza abissale, in tema di rifiuti dalla vostra città e Napoli, ad esempio, da dove sto venendo.
Ma Benevento è anche una città sicura e questo vuol dire che qui si è fatto un lavoro importante da parte di un sindaco e di una intera classe dirigente.
Questo non vuol dire che non ci sia criminalità, ma quei poteri, quei "protocolli" che pure esistono in altre città, qui fanno più fatica ad entrare.
Quindi ha esaltato il mestiere del sindaco che lui, da esperto, per aver governato Roma, ritiene essere il più bello in assoluto. E' difficile, ha detto, trovare un buon sindaco antipatico.
Il sindaco deve avere la capacità anche di assumere decisioni importanti (ed ha ricordato il rischio di attentato alla metropolitana di Roma; lui decise per lasciarla funzionante ma quella notte non dormì pensando alle probabili conseguenze di quella decisione...) ed è per questo che non si può sbagliare a scegliere il sindaco che è per la vita quotidiana...
Quindi anche Veltroni ha parlato del raggruppamento dei nardoniani.
Quando mi hanno fatto conoscere la situazione, ha detto, sono rimasto allibito.
E' solo un gesto di irresponsabilità, un atto di arroganza e di insensibilità nei confronti dei cittadini.
Basta con il potere visto come un fine e non come un mezzo.
Qui si partecipa alle elezioni per vincere ma non per cambiare.
Insomma, io spero che Benevento non ceda alla tentazione di situazioni politiche che nascono da esperienze troppo diverse che non possono funzionare. Questo non è il Terzo Polo...
La strada giusta invece è confermare l'esperienza di governo di Fausto Pepe che per Benevento è una polizza di assicurazione per il futuro e spero anche che vinca direttamente al primo turno.
Sarà una scelta di garanzia per continuare nel cambiamento.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.


 

 

 

 

Le foto sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                   

Le foto sono di Valentina Saccomanno per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.30677




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