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Benevento, 08-04-2011 15:06 ____
L'informazione è il futuro e bisogna investire su questo. Così Emilia Tartaglia Polcini alla presentazione della Mostra al Convitto
La storia dell'Istituto in un opuscolo dal titolo: "I 150 anni della Provincia... e del Convitto Nazionale"
di Diego De Lucia
  

"L'informazione è il futuro e bisogna investire su questo".
La dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Emilia Tartaglia Polcini, ha così presentato la mostra organizzata dagli allievi del Convitto Nazionale "Pietro Giannone" in piazza Roma dei documenti e foto più significative della storia dell'Istituto, nonché della presentazione dell'opuscolo "I 150 anni della Provincia… e del Convitto Nazionale".
L'Istituto, infatti, fu voluto proprio dalla neonata Provincia con il primo anno della sua istituzione e dunque si celebrano la contemporaneità delle date con anche quella dell'Unità d'Italia tanto è vero che l'iniziativa rientra nell’ambito della festa dei 150 anni.
Il Convitto, che nel secolo XVIII era un'istituzione religiosa, per la quale molto si impegno l'arcivescovo Orsini, fu soppressa dai francesi nei primi anni del secolo XIX, che però la vollero comunque subito far rinascere come istituzione scolastica civile e comunque fu poi definitivamente avviata nella veste attuale dalla Provincia appunto 150 anni fa.  
Gli allievi del dirigente scolastico Giulio De Cunto, assistiti da due cooperative sociali, la Ideas e la Areca, insieme all'Archivio di Stato, hanno tratto degli spunti importanti, riprendendo elementi storici sia dell'Istituto stesso sia della città di Benevento.
La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 21 aprile dalle ore 8.00 alle 16.00.
Giulio De Cunto ha spiegato che i suoi allievi hanno fatto riferimento agli aspetti della nostra storia, quello della Provincia e dello stesso Convitto: "Nel 1861 qualcuno affermava che se si spendeva nell'istruzione si compiva un investimento. Questo purtroppo oggi non si fa più.
Quello che hanno compiuto i ragazzi è un patrimonio di tutti e bisogna metterlo a disposizione".
L’assessore all'Istruzione del capoluogo, Luigi Ionico, ha auspicato un ritorno al passato per poter poi comprendere il futuro: "Bisogna eliminare eventi che angoscino e che allarmino, ma pensare al nostro futuro sapendo quello che c'è stato tempo fa.
Se la scuola è ben organizzata, i risultati si vedranno e così si potranno anche formare le classi dirigenti future".
Tartaglia Polcini ha voluto mettere in risalto l'importanza del "Pietro Giannone" in quanto "seppur si trovasse nel cuore della città, non si conosce bene il ruolo di quest'istituto".
L'educatrice e coordinatrice del progetto per il Convitto, Maria Rosaria Ruggiero, ha illustrato il lavoro svolto: "Con la collaborazione delle due cooperative sociali gli allievi hanno potuto effettuare percorsi storia attraverso vari laboratori, conoscendo così la storia del Convitto e del centro storico, attraverso la toponomastica da via Magistrale al corso Garibaldi con studio delle strade per approfondire temi di storia e di cultura, arte e religione".
Carmen De Luca, presidente della cooperativa Areca, ha, invece, parlato del suo progetto con i ragazzi: "Abbiamo preso conoscenza e studiato la storia della carta, quella della filigrana.
Quindi abbiamo toccato con mano i materiali storici.
Ci siamo poi recati all'Archivio di Stato per prendere atto di altro materiale.
La seconda parte del progetto, attraverso l'intreccio delle fonti e dei documenti storici, ci ha consentito, invece, un confronto tra la storia di ieri e quella attuala, facendolo in modo pratico, anche venendo a conoscenza dei vecchi registri".
De Luca ha anche spiegato come un 45 giri si sia trasformato in un cd per ascoltare il discorso di Saragat.
Valeria Taddeo, direttrice dell'Archivio di Stato, si è invece soffermata su come alcuni istituti scolastici non sappano approfondire la storia di un proprio territorio: "La storia di un'ente scolastico può essere un bene culturale, ma difficilmente ce ne rendiamo conto.
Il progetto del Convitto è stato uno studio, un approfondimento delle iniziative messe in campo per i 150 anni.
Gli allievi hanno così potuto recepire messaggi importanti come l'esistenza di fonti storiche anche se nel nostro territorio il lavoro è ancora lungo da fare".
Infine è intervenuta l'assessore provinciale all'Istruzione, Annachiara Palmieri: "Il senso d'identità del proprio territorio è molto importante.
Le scuole offrono approfondimenti decisivi che rappresentano percorsi di crescita e di confronto con la storia".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

Le foto sono di Valentina Saccomanno per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 
                                      

comunicato n.29357




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