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Benevento, 31-01-2011 09:03 ____
Che sta succedendo agli anziani che perdono il coniuge, che hanno una pensione ed una casa di proprietà? Arrivano le signorine dell'Est...
La toccante lettera inviataci da una nostra lettrice su di un fenomeno nuovo che getta scompiglio nelle famiglie
Redazione
  

Diamo senz'altro corso alla nota che segue inviataci da una lettrice e che tratta di un argomento importantissimo e delicatissimo, quello relativo all'inserimento nelle famiglie sannite, con ruoli sempre più importanti, delle badanti provenienti da paesi anche extracomunitari, persone utilissime che assistono i nostri cari che hanno oramai i conti aperti con l'età ma che, talvolta, suscitano anche in essi, o nel coniuge superstite, sentimenti tali che possono provocare anche vere e proprie lacerazioni nella famiglia tradizionale.
Insomma un problema molto serio e che non si presenta più in maniera proprio sporadica.
Ecco cosa ci scrive al riguardo la nostra lettrice che ci ha chiesto, per ovvi motivi, di omettere il suo nome in calce alla lettera indirizzataci.
"Caro direttore, le scrivo perché sono addolorata ed incredula di quello che sta accadendo nella mia famiglia dopo la morte della mia amatissima mamma sette mesi or sono.
La vicenda che, ad un lettore poco attento, potrebbe sembrare personale, ha connotazioni "strane" anzi man mano che la situazione si è andata evolvendo sono sempre più convinta che ci sia una vera e propria organizzazione criminale dietro al fidanzamento lampo che ha contratto mio padre (quasi settantacinquenne) con una biondissima "signorina" dell'est  poco più che quarantenne, una mia coetanea.
Dopo il funerale di mia madre, e lo sconforto che ne è derivato, io e i miei due fratelli, ci siamo stretti intorno al mio papà addolorato per la perdita di quello che da sempre, per tutti, era l'unico amore della sua vita.
Dopo circa tre settimane, e la visita improvvisa di alcuni ex colleghi di lavoro, che per l'immagine giovanile che ostentavano, ho avuto difficoltà a riconoscere, mio padre è improvvisamente cambiato.
Cene fuori, rinnovo del guardaroba, profumi di marca..., un uomo serio e sobrio si stava trasformando in un novello "sbarbatello".
La cosa ci ha insospettiti ed uno dei miei fratelli si è dovuto improvvisare detective.
La scoperta è stata sconvolgente.
Mio padre si frequentava, dopo appena un mese dalla morte di mia madre e dopo quasi cinquant’anni di matrimonio, con una donna che poteva essere sua figlia.
Ad accompagnarlo n una uscita a sei c'erano i sui ex colleghi con le rispettive fidanzatine.
Una scena, raccontataci con le lacrime agli occhi da mio fratello, che vedendo mio padre mano nella mano ad un’altra donna ha dovuto dare fondo a tutta la sua forza d'animo per non fare qualche gesto inconsulto.
La sera stessa tutti e tre figli abbiamo affrontato papà.
Ci aspettavamo un atteggiamento remissivo e invece abbiamo trovato un uomo "diverso", aggressivo, che rivendicava una vita nuova che ostentava, disgustandoci non poco, un’attività sessuale ritrovata (dimenticandosi i problemi cardiaci e prostatici di cui soffre da anni).
Anzi, ci ha detto che voleva risposarsi al più presto, che la casa era sua e la pensione anche, e che era libero di fare ciò che riteneva giusto. Una cosa inaudita e per noi tutti sconvolgente.
Dopo un primo momento di forti tensioni, passati alcuni giorni mio fratello maggiore, che ha avuto sempre un rapporto "privilegiato" con papà  ha cercato di farlo ragionare facendosi forza sulla presenza di una zia che venuto a sapere la vicenda (ormai di dominio pubblico) lo aveva voluto accompagnare.
Dopo la lunga chiacchierata sembrava che papà fosse venuto a più miti atteggiamenti.
Almeno aveva deciso di pensare un po' più approfonditamente alla sua vita futura, ma dopo una serata "tra amici" ci ha convocato a casa, urgentemente, annunciandoci le nozze imminenti, non appena fossero arrivati i documenti della novella sposa che era triste per la mancanza dei figli che aveva lasciato nel suo paese e che secondo nostro padre sarebbero entrati a far parte di quello che dai rotocalchi ha imparato a definire una "famiglia allargata".
Nei mesi a venire tutti i parenti ed amici di sempre si sono stretti intorno a noi, suo fratello e le due sorelle gliele hanno cantate di santa ragione e hanno preteso che papà ci donasse la casa di famiglia.
Se davvero era amore sincero la nobile signorina non avrebbe dato importanza a questo evento.
Il dolore era immenso, ci sentivamo traditi, ma almeno è brutto ammetterlo sul lato economico i sacrifici di famiglia non sarebbero andati in mani estranee.
Sorpresa delle sorprese pochi giorni prima della firma notarile, l’atto viene bloccato da nostro padre che ci annuncia che la "compagna" è in dolce attesa.
La cosa ci lascia senza parole… e solo un aborto spontaneo ci riporta dolorosamente alla normalità (quasi nonni noi tre figli ci saremmo potuti ritrovare ad avere un fratellino da due pazzi incoscienti).
Lo squallore è continuato vedendo messe nel cassetto le foto della povera mamma, le pillole di viagra lasciate sul comodino in bella vista… le cene organizzate a casa di mio padre insudiciando senza remore il caro corredo di mia madre.
Come andrà a finire?
Mah!
Mi sono decisa a scriverle questo mio amaro episodio perché sono venuta a conoscenza di analoghe situazioni. Possibile che nella sola piccola Benevento i fidanzamenti tra queste signorine ed attempati signori avvengano quasi a ridosso della morte del coniuge, quando questi ancora storditi dalla perdita della moglie è vulnerabili e facilmente circuibili?
Possibile che questi episodi coinvolgano esclusivamente il sesso maschile benestante e le presunte fidanzate siano quasi tutte dell'est?
Che ci sia una organizzazione che valuta le prede più appetibili?
Il consiglio che mi sento di dare a chi come me ha perso la mamma da poco tempo e il cui padre gode di una buona pensione e viva in casa di proprietà è di vigilare, non basta ora il dolore, bisogna anche stare attente acché il proprio genitore non perda il senno e la vita a furia di ingerire viagra per dimostrarsi al top".

comunicato n.26163




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