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Benevento, 29-01-2011 08:02 ____
Una nostra lettrice, Erminia, torna sulla vicenda delle scuse fatte da un vicentino a tutto il Sannio per l'eccidio di Pontelandolfo
Conosco quell'uomo, è dotato di grande umanità. Ha sposato una donna del sud, di Ginestra degli Schiavoni ed ha adottato questo paesello come fosse il suo...
Redazione
  

Una nostra lettrice, Erminia Manserra, con l'aggiunta di qualche particolare per noi inedito, ci ha inviato una nota con cui è tornata sulla vicenda di ieri che ha commosso i presenti al Convegno su "Eroine ed antieroine" relativo al 150° anniversario dalla fondazione della Provincia sannita per sottolineare, ancora una volta, il gesto di un signore vicentino che ha voluto assumere su di sé la responsabilità morale della strage dei piemontesi, ma solo perché della stessa provincia del nord in cui era nato il colonnello Negri che comandò l'eccidio di Pontelandolfo, e quindi rivolgere ai sanniti pubbliche scuse.
"Il convegno - scrive la Manserra - si è aperto con il saluto del presidente Cimitile, il quale ha parlato anche dell'eccidio di Pontelandolfo perpetrato dal colonnello Pier Eeleonoro Negri nato a Locara in provincia di Vicenza.
Conclusosi  il suo saluto, un momento di grande emozione per tutti, per me personalmente ancora più forte perché all'improvviso, vedo il mio amico (nella foto) Luciano Disconsi (vicentino doc) ex docente di materie letterarie di Rettorgole di Vicenza, che avanza verso il tavolo dei relatori.
Persona di grande cultura ed umanità.
Come mai è qui, mi chiedo? Lo guardo mentre avanza come in un replay. Attimo di tensione nell'uditorio.
E' commosso, con la voce tremante e le lacrime agli occhi, si presenta e chiede scusa tramite Cimitile ed i presenti, a tutta la provincia di Benevento per quello che aveva fatto il suo compaesano Negri.
Grazie Luciano.
Grazie a te ed a tante persone come te che hanno avuto ed hanno l'onestà intellettuale e morale di conoscere e capire come sono andate certe cose.
Tu sei un caso speciale, perché hai voluto che veramente l'Italia fosse una ed indivisibile.
Hai sposato una donna del Sud, della mia terra, ma con lei hai sposato ed amato anche il mio paesello, dove vieni spessissimo, Ginestra degli Schiavoni, che ami come fosse tuo e forse anche di più.
Ora possiamo, forse, dire che, veramente, sta nascendo un'Italia Unita.
Un abbraccio Erminia".

comunicato n.26095




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