Don Maurizio Sperandeo, parroco di San Giorgio Martire a San Giorgio del Sannio, è intervenuto, con una nota, in merito al posizionamento di una statua, inaugurata sabato scorso, raffigurante un Guerriero Sannita posta all'ingresso del paese accanto ad una croce metallica issata in ricordo di una Missione popolare l'11 febbraio del 1986.
"Come parroco di una delle tre parrocchie di San Giorgio del Sannio (quella intitolata al Santo Patrono, san Giorgio Martire) sento di non poter condividere - scrive -Â questa scelta dell'Amministrazione comunale e per questo motivo non ho voluto partecipare alla cerimonia, che prevedeva tra l'altro la benedizione del manufatto, che essendo destinato a un uso profano non necessitava di alcuna benedizione.
L'operazione, anche se fatta in perfetta buona fede, non è priva di nocive conseguenze.
L’aver posto un manufatto così imponente accanto alla croce inevitabilmente la sminuisce e la relativizza.
Preferire il simbolo di un uomo pronto alla guerra rispetto alla croce che ricorda un uomo innocente (per noi cristiani Gesù Cristo il Figlio di Dio) pronto a morire offrendo la sua vita per gli altri, ritengo sia un messaggio assai diseducativo".
"Colgo quest'occasione - conclude don Maurizio - per rivendicare piena autonomia di riflessione e di giudizio rispetto alle scelte dell'Amministrazione comunale, benché questo possa suscitare in qualcuno irritazione e fastidio.
Sogno una città dove tutti possano liberamente esprimere la propria opinione senza essere tacciati di integralismo e senza subire spiacevoli ritorsioni".
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