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Benevento, 14-07-2010 13:44 ____
Nuovo corteo per le strade cittadine per manifestare il proprio dissenso rispetto alle scelte del Governo sull'Università
Evidentemente agli studenti sanniti non è bastato il documento istituzionale promesso dai politici locali
di Diego De Lucia
  

"La legge proposta è come una supposta", "Università luogo di libertà", "Tagli alla cultura una vera fregatura", "Difendiamo l'Unisannio", "Lo dice la Gelmini, lo dice il suo decreto, per fare le letterine, basta l'alfabeto".
Con questi cori e striscioni un centinaio di persone, tra studenti, docenti, insegnanti precari, molti "truccati" da Gladiatori e anche i lavoratori dei Consorzi dei rifiuti sono scesi nuovamente per le strade di Benevento oggi con un nuovo corteo, a distanza di pochi giorni dal precedente, per esprimere il proprio dissenso rispetto alle scelte del Governo per l'Università.
Manifestazioni analoghe in contemporanea si sono avute in molte altre città per la stessa ragione.
Agli studenti sanniti non è bastato evidentemente il supporto ed il documento istituzionale promesso dai politici locali: agli studenti la riforma Gelmini, con i suoi tagli, non va assolutamente bene.
Ciò che a loro non sta bene è che seppure a Benevento arrivino fondi aggiuntivi per l'Università, questi avranno comunque provenienza privata e, ovviamente, chi investe nell'Università pubblica avrà diritto a sedere nel Consiglio d'Amministrazione dell'Ateneo influenzandone l'orientamento e le scelte.
Il corteo di protesta, in una giornata torrida con un altissimo tasso di umidità, dalla Facoltà di Ingegneria in piazza Roma e si è snodato per il viale Atlantici e viale Mellusi.
Notevoli i disagi per la circolazione stradale.
Gli studenti e i docenti hanno indossato una maglia personalizzata con la scritta "Io sto con l’Università pubblica", alcuni erano muniti di casco e spada in omaggio al guerriero sannita il cui bassorilievo è conservato al Museo del Sannio.
Il corteo ha sostato in presidio per pochi minuti sotto la sede del Palazzo del Governo lungo corso Garibaldi.
Il docente ordinario della Facoltà di Ingegneria, Gaetano Continillo, ha dichiarato di essere in attesa del risposte del Governo, in assenza delle quali si continuerà a protestare.
Egli tuttavia ha voluto precisare che l'Università del Sannio non corre pericoli di chiusura: "Si sta protestando per difendere il mondo universitario pubblico, che è in subbuglio, noi siamo qui per difendere l'Università pubblica.
Nella giornata di domani ci sarà una nuova assemblea di ricercatori per aggiornarci e vedere il da farsi".
Abbiamo avvicinato inoltre un ricercatore della Facoltà Matematica Fisiche e Naturali, Alessio Valente, il quale ha confermato che si sta studiando di effettuare delle sedute di laurea a piazza Roma.
Valente si è poi detto soddisfatto della partecipazione che c'è stata oggi: "Abbiamo bisogno di trovare in docenti e studenti un appoggio concreto. La crisi è globale, la riforma mette in difficoltà soprattutto la categoria dei ricercatori. Avere riattivato gli esami non significa aver abbassato le armi; la nostra protesta continua e stiamo studiando altre forme di lotte confrontandoci insieme.
Un'altra ipotesi sarebbe quella di effettuare dei seminari all'aperto, ma sono ancore delle ipotesi sta valutando, noi vogliamo che l'opinione pubblica sia sensibile ai nostri problemi".
Come detto, a protestare e portare la loro solidarietà a docenti e studenti, era in strada anche una delegazione dei lavoratori dei Consorzi rifiuti.
Antonio Villani, loro portavoce, da noi avvicinato, ha annunciato che sta per riesplodere la vertenza: "Nella giornata di ieri c'è stata l'ennesima riunione in Prefettura alla quale hanno partecipato oltre al prefetto, il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, il responsabile della Samte, Lello Bianco, il presidente dell'Asia, Lucio Lonardo.
Una riunione che non ha portato risultati concreti: abbiamo ricevuto soltanto lo stipendio di aprile.
Un'altra è stata convocata martedì prossimo, ma visto le precedenti non ci sono prospettive, hanno raccontato solo bufale, le assunzioni che erano state promesse all'Asia sono solo fandonie e siamo stanchi.
Stiamo studiando una nuova forte forma di protesta".   

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata

 

 

 

 

 

 

  

comunicato n.17737




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