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Benevento, 18-05-2023 19:15 ____
Alla libreria "Casa Naima" di San Giorgio del Sannio, Maria Cristina Donnarumma, incontra la giovane poetessa-scrittrice pugliese Ilaria Palomba
E' l'autrice del libro "Vuoto" selezionato per partecipare al Premio Strega. L'evento e' previsto per sabato 20 maggio
Redazione
  

Sabato prossimo, 20 maggio, alle 19.00, alla libreria "Casa Naima" di San Giorgio del Sannio, Maria Cristina Donnarumma, incontrerà la giovane poetessa-scrittrice pugliese Ilaria Palomba, autrice del libro "Vuoto" edizioni Les Flaneurs.
"Vuoto" è stato tra gli 80 libri selezionati per partecipare al Premio Strega ed è stato presentato dalla stessa Donnarumma in qualità di Amica della Domenica.
Ilaria Palomba è nata soprattutto come poetessa ed ha al suo attivo numerosi libri, sia di poesie che di racconti ed ha vinto diversi premi letterari.
Palomba nella scrittura è guidata dai suoi studi filosofici e dal suo vissuto tormentato, infatti da anni, attraverso il suo blog “Dissipa tu”, porta avanti una profonda ricerca sul tema del disagio psichico, sociale, generazionale.
"Ilaria Palomba nel suo libro "Vuoto" - si legge in una nota - narra di Iris, una sorta di alter-ego, una donna autolesionista, vittima dei suoi fallimenti, che vive sempre in bilico sentendosi inadeguata in qualsiasi situazione, ossessionata dall'abbandono e da un profondo senso di vuoto che cerca di riempire con le droghe, con il sesso sfrenato e promiscuo e con le amicizie che risulteranno purtroppo fallimentari.
Nel libro non mancano significativi riferimenti filosofici e alcune interessanti e appropriate citazioni cinematografiche che sono funzionali alla narrazione stessa.
Impegnativo seguire le vicende narrate, che si svolgono in un solo anno tra la Puglia, la Lucania e Roma e da un'estate all'altra, perché si susseguono in modo frenetico, con frequenti flussi di coscienza, monologhi interiori, incubi premonitori che slittano costantemente tra presente, passato e futuro.
Il linguaggio usato è ricco e articolato, a tratti scarno, elegante e raffinato, descrittivo e pacato, ma sempre tagliente come un bisturi che incide, scava perché vuole impressionare, devastare, gridare un malessere che l’attanaglia, quindi vuole sconvolgere, scandalizzare ma non vuole che si giudichi".

comunicato n.157030




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