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Benevento, 18-01-2023 16:45 ____
Non e' possibile vivere con la palpitazione al cuore e lavorare per pagare i danni che continuiamo a subire
Cosa e' stato fatto in questi sette anni che ci separano dall'alluvione del 2015? Assolutamente nulla, grida Antonio Minicozzi, imprenditore con stabilimento a Ponte Valentino. A Torrecuso un albero caduto tagli i fili dell'energia elettrica lasciando alcune famiglie senza corrente
Redazione
  

Il grido d'allarme e di sconforto lanciato da Antonio Minicozzi, imprenditore nel settore delle sementi di grande qualità e con stabilimento, "Agrisemi Minicozzi", in località Ponte Valentino, ha vissuto nelle ultime ore nuovamente il dramma, fatto di ansia e di paura, di quella notte dell'ottobre del 2015 quando l'acqua del fiume invase il suo stabilimento fino a 4 metri circa di altezza.
Fu tutto distrutto con danni di milioni di euro mai rimborsati.
"Dopo sette anni - scrive Minicozzi - viviamo la stessa situazione.
Non è possibile vivere con la palpitazione al cuore e lavorare per pagare i danni che subiamo.
Che cosa è stato fatto in sette anni? Solo passerelle politiche ma manutenzioni al territorio zero; di prevenzione e messa in sicurezza non se ne parla per niente . 
Fiumi e torrenti sono più sporchi di prima del 2015 (nella foto di apertura e nelle prime due in basso).
Cari compaesani sanniti ma mi domando: Possiamo vivere in queste condizioni?"
Sin qui Minicozzi
A Torrecuso intanto il crollo di un albero (nelle ultime due foto in basso) ha interrotto in alcune zone la fornitura elettrica e, ci viene riferito, molte famiglie sono senza energia elettrica da ieri.

 

 

comunicato n.154572




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