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Benevento, 16-01-2023 20:07 ____
Il direttore generale dell'Azienda "San Pio" si rifiuta di interloquire con l'Assemblea dei sindaci. Forse parlera' solo con Mastella
Gino Abbate stigmatizza in maniera decisa questo atteggiamento. La sanita' ospedaliera e' in ginocchio e bisogna intervenire subito. Questo dirigente non apre al confronto. Vuol dire che dovremo alzare il tono della protesta e non e' escluso nemmeno un blitz al Pronto Soccorso...
Nostro servizio
  

Può capitare che sia non facile trovare un giorno ed un orario in cui fissare un appuntamento.
Talvolta succede ai normali cittadini come noi, figurarsi a chi ha responsabilità di gestione delle istituzioni del territorio.
Questo però può durare per quel giorno ipotizzato da una delle parti, per quella settimana, ma se va all'infinito, sine die come si suol dire, c'è qualcosa non va.
Il sindaco di Benevento si è fatto carico di questa impossibilità di chiamare a rapporto, come gli è consentito dalla normativa essendo il garante della salute pubblica, il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera "San Pio", la struttura amministrativa che gestisce gli Ospedali "Rummo" di Benevento ed il Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Sant'Agata dei Goti per conto della Regione Campania, delegata a tanto dalla modifica del Titolo V della Costituzione, ed ha inviato una nuova lettera a Maria Morgante, il direttore generale.
Voglio conoscere, ha scritto Mastella, se la sua assenza all'Assemblea dei sindaci che avrebbe dovuto tenersi proprio oggi, sia motivata da concomitanti impegni ovvero se non è sua volontà essere presente a tale iniziativa.
Risposta ufficiale, ad oggi, sembra non ci sia ancora stata se non l'impegno di far tenere al sindaco una relazione dettagliata sulle lamentate vicende del "Rummo" (di cui si cerca di farne scomparire anche il nome atteso che non esiste l'Ospedale "San Pio", come spesso è appellato il "Rummo", ma l'Azienda Ospedaliera "San Pio", che è altra cosa).
Non è possibile che il sindaco del capoluogo debba essere trattato in questo modo da un dirigente regionale che manifesta, almeno così ci pare di capire, tutto il suo disprezzo per la funzione e per la carica e non vogliamo pensare anche per la persona.
Non può e non deve essere messo in discussione il rispetto per il sindaco della città, al contrario di quanto sta facendo Morgante.
Ripetiamo, si può concordare una data ed un orario, ci mancherebbe, ma far intendere che l'invito non sarà accettato, non è possibile e non è ammissibile.
Noi siamo cionvinti però che questo dirigente non si muova senza l'assenso della Regione e quindi del presidente De Luca.
E' proprio così ci ha detto il consigliere regionale Gino Abbate (nella foto è a destra ed a sinistra è Mastella) che peraltro è componente, per la maggioranza, proprio della Commissione Sanità.
Questo è un grosso problema.
De Luca ha dato disposizione che loro non devono avere queste interlocuzioni.
Morgante l'ho fatta convocare anche più volte in Commissione sanità e non si è presentata ed ha mandato una piccola nota dicendo che lei avrebbe relazionato direttamente al presidente De Luca senza comprendere, peraltro, che a De Luca lo sosteniamo noi, i consiglieri regionali della maggioranza...
Con lei mi sono visto a Benevento una sola volta e sono stato ricevuto, debbo ritenere, anche perché, forse memore dei miei veementi interventi contro il suo predecessore Mario Ferrante nei confronti del quale e della malasanità feci circolare addirittura dei camion "vela" nei pressi dell'Azienda Ospedaliera.
Da lei sono andato dichiarando la mia disponibilità a risolvere le problematiche in atto anche in ragione della mia professione che è quella del medico di base.
A metà novembre l'ho poi richiamata. Mi ha detto che mi avrebbe telefonato quasi subito ma siamo a gennaio e non l'ho più sentita.
E' un atteggiamento questo che non riescio a capire e che non accetto.
De Luca, a cui ho riferito tutto ciò se ne è uscito dicendomi che questi dirigenti tengono tante cose da fare e che non possono stare a relazionare ogni volta che vengono chiamati.
In definitiva, ci ha detto Abbate, ritengo che lei, Morgante, darà la sua disponibilità a parlare solo con il sindaco Mastella, forse, ma non dinanzi all'Assemblea dei sindaci.
Ed in verità deve ancora decidere se interloquirà anche ed almeno con il sindaco.
E' molto grave tutto ciò, ci ha detto il consigliere regionale.
Ed intanto le problematiche alla sanità ospedaliera sono imponenti sia per quanto attiene il Pronto Soccorso che i reparti che mancano in quanto ristrutturati ma senza ottenere ancora il collaudo dei lavori o con contenziosi che ne impediscono la riapertura.
Il tempo in cui un cittadino può rimanare nel Pronto Soccorso del "Rummo" è fuori dal mondo.
Esso può essere anche di 5 o 6 giorni prima di essere inviato in reparto e quindi ricoverato.
Abbiamo chiesto a Morgante che parlasse con l'Asl per cercare di stipulare una Convenzione con i medici di base che sarebbero andati al Pronto Soccorso a trattare almeno i codici bianchi ma anche in questo caso ha risposto picche perché non vuole spendere soldi.
Insomma, Abbate è veramente scosso ed amareggiato e ritiene che sia giunto il tempo di elevare il tono della protesta.
Non esclude un blitz al Pronto Soccorso che potrebbe porre in essere addirittura assieme al sindaco Mastella, proprio per attrarre il massimo dell'attenzione su questa grave situazione che si sta creando con il nuovo direttore generale dell'Azienda "San Pio".
Ed Abbate ci ha anche ricordato un episodio, che oggettivamente a noi era sfuggito.
Quando c'è stato a Palazzo Mosti l'incontro sulla sanità, dopo un confronto molto duro, si sono reicontrati Gino Abbate, appunto, ed il direttore generale, predecessore di Morgante, Mario Ferrante.
Abbate si è avvicinato per stringergli la mano osservando lo sguardo confuso di Ferrante che non credeva ai suoi occhi e non si aspettava questo gesto dopo tutto quanto era successo.
Era impacciato.
Abbate a questo punto gli ha detto: Abbiamo due caratteri forti e difficili. Entrambi siamo andati sopra le righe e mi scuso di tutto ciò e debbo ammettere che eri certamente meglio tu rispetto a questa persona che ti ha sostituito...
Ho fatto addirittura le vele contro di lui, ci ha ricordato Abbate, ma nessuno mi sostenne.
Ho ottenuto il cambio del direttore generale, Morgante per Ferrante, ma solo ora mi accorgo di aver sbagliato.
Il confronto, quello che manca oggi, ci ha ancora detto Abbate, con Ferrante non è mai mancato.
Il grido di dolore di una sanità in ginocchio si solleva da tutte le parti.
Prendo atto, ha ancora detto il consigliere regionale, che anche la Lega con Luigi Bocchino ha preso posizione sulla questione, mi auguro che lo facciano anche Mortaruolo, Matera e Rubano.
La situazione è molto grave, la prego di scriverlo, anche perché la subiscono essenzialmente le persone fragili ed io che sono un medico del territorio ne prendo atto tutti i giorni.
Non dimentichiamo che nella regione Campania si campa due anni in meno rispetto agli altri territori del Paese.

comunicato n.154528




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