Continua lo spettacolo tra annunci esaltanti e denunce deprimenti circa l'inizio dei lavori del raddoppio della superstrada Benevento-Telese-Caianello
E' dal secolo scorso che il Sannio assiste inerme a ritardi e rinvii. Eppure, immancabilmente, dopo ogni tornata elettorale e dopo ogni formazione di governo, vi e' stato sempre qualche politico che ha annunciato il finanziamento di un altro lotto o l'indizione di una gara d'appalto per l'inizio dei lavori
di Roberto Costanzo
Continua lo spettacolo tra annunci esaltanti e denunce deprimenti circa l'inizio dei lavori del raddoppio della superstrada Benevento-Telese-Caianello.
Ce lo confermano i titoli dei giornali di questa settimana: "Un nuovo pronunciamento della giustizia amministrativa che smonta un altro pezzo dell'aggiudicazione dei lavori..."
Da oltre trent'anni, attendiamo il benedetto avvio dei lavori del raddoppio di quella superstrada, lungo la quale gli incidenti mortali non finiscono mai.
E' dal secolo scorso che il Sannio assiste inerme a ritardi e rinvii.
Eppure, immancabilmente, dopo ogni tornata elettorale, e dopo ogni formazione di governo, vi è stato sempre qualche politico (mi ci metto anch'io...) che ha annunciato il finanziamento di un altro lotto o l'indizione di una gara d'appalto per l'inizio dei lavori.
Ma, immancabilmente, successivamente la gara risultava bloccata o la relativa assegnazione annullata. Perché?
Tutto viene rinviato alla successiva tornata elettorale o al successivo governo, avrebbe detto qualcuno. E' quindi tutta colpa della politica? Almeno così è indotto a pensare il cittadino.
Tanti annunci, tante promesse ma nessun avvio dei lavori: Certamente è colpa anche dei politici, se le procedure di gara sono confuse e contestabili, se subiamo lunghissime gestazioni burocratiche, se nessuno si sente autorizzato o interessato a dire che non sono i finanziamenti a mancare, ma la capacità tecnico-amministrativa per impiegarli.
Non è compito dei politici interpretare ed applicare le norme, tuttavia è loro la responsabilità di controllare i tempi ed i modi in cui le stesse vengono applicate.
E' obbligo dei politici verificare la realizzazione dei progetti finanziati: non possono fermarsi a proporre i finanziamenti e sollecitarne l'approvazione.
I lavori del raddoppio della Benevento-Caianello sono stati finanziati e rifinanziati numerose volte.
Il primo lotto fu approvato nel lontano 1992, era ministro del Bilancio Cirino-Pomicino (ricordo anche il nome di qualche ingegnere sannita inserito nella squadra dei tecnici progettisti...) ma i relativi lavori non li abbiamo ancora visti appaltare, benché più di una volta siano state indette le relative gare.
Più di una volta, a distanza di tre-quattro anni, qualche attento politico sannita ha legittimamente annunciato, a mezzo stampa, un ulteriore finanziamento, o la prossima indizione di una gara di appalto dei lavori del famoso raddoppio stradale.
Ma, immancabilmente al caloroso annuncio dei finanziamenti o dell'indizione della gara, ha fatto seguito la doccia fredda della denuncia di irregolarità e disfunzioni, con conseguente blocco dei procedimenti.
Il più recente atto di questa tragi-commedia ci è stato presentato, appunto nei giorni scorsi, a mezzo stampa: ancora una disfunzione, e conseguente blocco del procedimento.
Ancora un ritardo e un rinvio senza scadenza. Ed ancora altri incidenti stradali, senza fine.
Ma, a questo punto, qualcuno di noi potrebbe attendersi che da parte del presidente della Provincia con i sindaci di Benevento, Telese Terme e Caianello, unitamente ai rappresentanti delle imprese edili, l'Ance di Confindustria, si convochi un tavolo di confronto, alla presenza della Stampa sannita e casertana, per analizzare i seguenti punti e trarvi lo spunto per qualche sollecitazione: quando fu deciso dal competente Ministero il finanziamento del primo lotto; quando fu approvato il primo progetto ed indetta la relativa gara d'appalto; quante volte è stata bloccata la procedura di gara, e perchè; dove e come si deve intervenire per sbloccare questa lunghissima gestazione burocratica; come fare per far capire agli organi tecnico-amministrativi e giudiziari che ogni mese di ritardo significa altri mortali incidenti stradali e non solo altri ritardi e perdite di carattere economico.
comunicato n.152614
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