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Benevento, 23-05-2022 18:26 ____
Alle 17.57 "il silenzio" eseguito dal trombettista Gaetano Cesarano, ha segnato il ricordo delle 5 persone decedute nella strage di Capaci
Alla cerimonia in onore di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, a 30 anni dalla loro scomparsa, il sindaco Clemente Mastella ed il presidente della Provincia, fecente funzioni, Nino Lombardi
Nostro servizio
  

Il tempo della commemorazione della strage di Capaci in cui ci fu l'attentato alla vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo, magistrato anch'ella, e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, le ore 17.57, è stato scandito da Antonio De Lucia, addetto stampa della Provincia, che ha dato il via a Gaetano Cesarano (nella seconda foto in basso), trombettista dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, che ha intonato "Il silenzio" dinanzi a "Memoria è", monumento-installazione di Salvatore Paladino posizionato all'ingresso della Provincia.
Presenti all'evento, assieme al sindaco Clemente Mastella e al presidente facete funzioni della Provincia, Nino Lombardi, il vice sindaco Francesco De Pierro, il presidente del Consiglio comunale, Renato Parente, componenti della Giunta comunale e consiglieri di Palazzo Mosti.
Il sindaco Mastella ha parlato di questi martiri come di un punto di riferimento, persone che hanno immolato la loro vita in difesa della libertà.
Ricordarli, a 30 anni dalla scomparsa, è quindi per noi doveroso.
Nel loro ricordo accumuniamo anche le loro famiglie, ha proseguito il sindaco, che hanno avuto la perdita dei loro cari.
Siamo grati a queste persone per l'insegnaento che ci hanno lasciato.
Alle nostre spalle la scultura di Salvatore Paladino per ricordare quella strage compiuta nei confronti di persone che hanno avuto come loro punto di riferimento solo la giustizia.
Il presidente della Provincia facente funzioni, Nino Lombardi, ha sottolineato la condivisione con il Comune di questo avvenimento che è stato sollecitato dal presidente dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia e da quello dall’Unione delle Province d’Italia e che si tiene dunque alla stessa ora in tutta Italia.
La loro tragica scomparsa, ha ancora detto Lombardi, è un esempio forte di attaccamento alle istituzioni a cui hanno sempre creduto fino ad essere consapevoli di dover compiere il sacrificio estremo.
La cerimonia si è conclusa con l’Inno di Mameli per sottolineare che il Paese è unito nella lotta alla criminalità mafiosa.
A margine della commemorazione il sindaco Clemente Mastella si è compiaciuto della bellezza di questo monumento, la Rocca dei Rettori.
Abbiamo deciso, ha detto con scherzo (ma chissà fino a quando visto che tra poco bisognerà rinnovare proprio il presidente dell'Ente ndr), che ci scambieremo i palazzi...

 

 

comunicato n.149822




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