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Benevento, 21-05-2022 20:11 ____
Calcio, Serie B: Tasto stop sulla stagione del Benevento che perde a Pisa e dice addio alla finale play-off
Si ripartira' la prossima stagione dal torneo cadetto che sara' dalle grandi firme. Fabio Caserta: Non abbiamo giocato come all'andata. Ora non parliamo di futuro ma sono felice di stare qui
di Luca Pietronigro
  

Pisa (4-3-1-2): Nicolas; Birindelli, Leverbe, Hermannsson, Beruatto; Marin (91' De Vitis), Nagy, Mastinu (63' Siega); Benali (63' Sibilli); Torregrossa (63' Lucca), Puscas (84' Masucci). A disposizione (Livieri, Berra, Cohen, Touré, Gucher, Di Quinzio, De Marino) Allenatore Luca D'Angelo

Benevento (4-3-3): Paleari; Letizia, Glik, Barba, Masciangelo (68' Elia); Ionita (51' Insigne), Calò (83' Forte), Acampora (68' Viviani); Tello, Lapadula, Improta (68' Moncini). A disposizione (Manfredini, Gyamfi, Vogliacco, Petriccione, Foulon, Pastina, Brignola) Allenatore Fabio Caserta

Arbitro: Simone Sozza di Seregno 
Assistenti: Alessandro Costanzo di Orvieto e Matteo Passeri di Gubbio
IV Uomo: Daniele Minelli di Varese 
Var: Michael Fabbri di Ravenna 
Assistente Var: Luigi Rossi di Rovigo
Rete: 10' Benali
Ammoniti: Ionita, Viviani (B); Marin, Beruatto, Leverbe (P)
Angoli: 2-4
Recupero: 2' pt; 5' st.

Tasto stop premuto. La stagione del Benevento Calcio finisce qui.
I giallorossi sono stati sconfitti per 1-0 a Pisa e hanno dovuto dire addio ai sogni di gloria per la promozione in Serie A.
I toscani, dunque, hanno avuto accesso alla finale, dove affronteranno la vincente della sfida tra Monza e Brescia, in virtù del miglior posizionamento in classifica avendo chiuso la regular season al terzo posto rispetto al settimo della Strega.
Ha superato il turno la squadra che ha saputo meglio gestire la doppia sfida, avendo avuto, questo pomeriggio, un approccio migliore alla stessa, riuscendo a gestire al meglio i momenti clou.
Il Benevento ha pagato sia da un punto di vista fisico che delle idee apparse poche e confuse contro un avversario che sapeva il fatto suo e che ha meritato di più.
Certo dispiace perché il connubio con il pubblico, mai sbocciato nel corso di questa stagione, era tornato a rinascere, dispiace per un organico che, sulla carta, era tra i più forti della categoria ma che poi nei fatti non lo ha dimostrato, anche per colpa di alcune fragilità caratteriali che lo hanno contraddistinto.
Si ripartirà, dunque, dalla Serie B, un torneo cadetto, il prossimo, dalle grandi firme con la presenza di squadre come il Genoa, il Parma, il Bari, il Perugia, il Frosinone, il Venezia che si preannuncia come uno dei più competitivi degli ultimi anni.
Venendo alla cronaca, Fabio Caserta conferma il 4-3-3, in particolare la formazione che espugnò Ascoli, con Letizia, Glik, Barba e Masciangelo davanti al portiere Paleari.
A centrocampo c'è il ritorno di Ionita con Calò ed Acampora e Tello ed Improta in appoggio alla punta Lapadula.
Nel Pisa, Luca D'Angelo torna alle origini e al 4-3-1-2 con l'ex Crotone Benali dietro le punte che sono Torregrossa, inserito al posto di Lucca, e l'ex Puscas.
Alla prima vera emozione, i padroni di casa toscani passano in vantaggio grazie alla progressione di Birindelli che appoggia per Puscas il quale, dalla sinistra, mette al centro un bel pallone per l'accorrente Benali che di piatto batte Paleari.
Tre minuti dopo, ancora toscani pericolosi con Puscas dalla destra con il tiro che finisce a lato di poco.
La risposta del Benevento è sui piedi di Lapadula che scocca una conclusione dalla distanza che viene bloccata da Nicolas.
Al 20', sugli sviluppi di una punizione calciata da Benali, spizza di testa Leverbe che impegna Paleari il quale smanaccia la sfera che giunge sui piedi di Hermannsson che calcia con il pallone che finisce in rete.
La marcatura, però, viene annullata, dopo l'intervento del Var, a causa del tocco sulla linea di porta di Puscas che si trova in posizione irregolare.
Il Pisa non demorde e, poco dopo, il diagonale di Mastinu finisce di poco sul fondo.
Alla mezz'ora ancora protagonista il Var: L'azione nasce dai piedi di Calò il quale lancia Lapadula su cui interviene Leverbe che lo mette giù.
Per il direttore di gara è calcio di rigore ma l'intervento del Video Assistent Referee segnala il fuorigioco della punta sannita.
Al 44' si rivede il Benevento, sugli sviluppi di una rimessa laterale con Calò che appoggia per Improta ma Nicolas è attento e anticipa in uscita l'esterno giallorosso.
La ripresa vede, dopo sei minuti di gioco, l'ingresso in campo di Insigne per Ionita con Tello che viene fatto scalare sulla linea dei centrocampisti.
Quindi Lapadula apre per l'accorrente Tello il cui traversone, deviato, attraversa tutta l'area di rigore pisana per poi terminare fuori.
D'Angelo opere tre cambi inserendo Lucca, Sibilli e Siega per Torregrossa, Benali e Mastinu mentre nella Strega ci sono Moncini, Viviani ed Elia per Improta, Acampora e Masciangelo.
Al 38' la Strega aumenta il suo potenziale offensivo con l'ingresso di Forte per Calò, mentre nei padroni di casa c'è Masucci al posto di Puscas
Al 43' Beruatto prova a sorprendere Paleari con un calcio di punizione dalla distanza con il pallonetto che finisce poco sopra la traversa.
In pieno recupero, doppio prodigioso intervento di Paleari prima sulla conclusione di Masucci e poi sulla respinta di Sibilli che, di fatto, chiude il match.

Le voci dagli spogliatoi

Fabio Caserta, allenatore Benevento
"Non abbiamo fatto la stessa prestazione dell'andata, sono situazioni diverse: il gol ci ha fatto perdere certezze e tranquillità.
Nella ripresa abbiamo giocato bene e abbiamo concesso qualcosa solo nel finale quando eravamo più sbilanciati.
Certe partite vengono risolte dagli episodi. Avremmo dovuto essere più attenti.
Dopo il gol, la gara si è fatta difficile contro una squadra come il Pisa che non concede spazi. Abbiamo fatto errori ma abbiamo dimostrato personalità.
Non rimprovero nulla ai miei ragazzi: abbiamo sbagliato il finale di campionato, non i play-off.
Ionita volevo già cambiarlo perché lo vedevo in difficoltà.
Ho scelto calciatori con più gamba all'inizio per poi inserire gli elementi di qualità a gara in corso. Il risultato incide sui giudizi.
Ora non è il momento di parlare del futuro.
Sono felice in questa società, orgoglioso di aver partecipato ai play-off al termine di un campionato con squadre importanti.
Al mio arrivo, l'obiettivo era il ritorno in A in due anni: in questa stagione ci siamo andati vicini. Le basi per la ripartire ci sono e sono solide. La società farà le sue valutazioni su allenatore e calciatori.
Vanno applauditi i tifosi per il sostegno fino alla fine.
Tra tante difficoltà, il nostro campionato è stato ottimo, solo nel finale avremmo potuto e dovuto fare di più.
L'unico rimprovero è che quando avremmo potuto fare il salto di qualità non lo abbiamo fatto: questo è stato un limite.
Abbiamo sbagliato le partite chiave e questo ci ha penalizzato nei play-off.
Veder piangere i miei calciatori a fine partita vuol dire che qualcosa di buono, oltre il fattore calcistico, si è creato.
Ringrazio loro e la società".

Luca D'Angelo, allenatore Pisa
"Abbiamo disputato una grande partita, nel primo tempo meritavamo più del gol di differenza.
Nella ripresa è stata una battaglia, non abbiamo mai rischiato e abbiamo avuto possibilità di raddoppiare nel finale.
Credo sia stata una vittoria meritata.
Stiamo bene fisicamente, abbiamo la voglia di giocare queste due partite al massimo.
Anche chi non sta bene fisicamente riuscirà a sopperire con l’adrenalina. Essere arrivati in finale è importante ma conta vincere.
Quando si gioca una partita di questo tipo, se non c'è una prestazione notevole da parte di tutti, è difficile fare risultato.
Siamo stati bravi perché in due partite non abbiamo concesso nulla al Benevento. Il gol di Lapadula all'andata è stato frutto di un rimpallo.
La squadra ha fatto bene dal punto di vista difensivo e oggi anche dal punto di vista offensivo.
Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato a un ritmo insostenibile per qualsiasi avversario.
Più che i miei, ho notato che i giocatori del Benevento quando hanno visto lo stadio erano in tensione.
In quel momento, forse, hanno capito che sarebbe stata dura. I tifosi ci hanno sempre spinto".

comunicato n.149783




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