Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 3014 volte

Benevento, 02-12-2021 18:21 ____
Non e' la lunga attesa che infastidisce, quella ci puo' anche stare, ma sono i modi dell'accoglienza che non vanno proprio
Piero Mancini critica la gestione delle lunghe file di persone, tra cui molti anziani, che si recano alla Caserma "Pepicelli" per le inoculazioni e che devono stare delle ore in piedi
Redazione
  

Piero Mancini (foto) critica la gestione delle lunghe file di persone, tra cui molti anziani, che si recano alla Caserma "Pepicelli" per le inoculazioni del vaccino contro il Covid-19 e che devono stare delle ore in piedi.
"Caro direttore - scrive - la Sindrome della Capanna è uno degli effetti collaterali, poco conosciuto, della pandemia in atto.
Senza che me ne accorgessi, mese dopo mese, sono scivolato in questo stato mentale che costringe a restare chiusi in casa perché unico luogo sicuro per evitare il contagio.
Quando si è costretti a lasciare il riparo sicuro inizia l'ansia. Crescente con il passare dei minuti, soprattutto in luoghi chiusi in presenza di altre persone.
In Italia sono tantissimi i prigionieri di questa sindrome, poco considerata dai mass media.
Il 30 novembre è stata una bella giornata di sole.
Dopo alcune ore, vincendo la resistenza dettata dalle mie paure, sono uscito e mi sono recato nell'ex Caserma Pepicelli.
All'entrata una ragazza mi ha fornito un numero, il 447, e mi sono messo in coda. Erano le 10.18.
Anche le auto, in notevole numero, entravano per usufruire del parcheggio interno.
Tempo dopo ho iniziato a risalire la consistente fila per rendermi conto della situazione, stando ben attento.
Un gran numero di anziani, tutti in piedi. Molti si appoggiavano alle mura perimetrali dell'ex Caserma dove arrivava il sole.
Chi si aggrappava alle transenne e chi era sorretto da familiari.
Un carabiniere impietosito da una vecchina, sorretta da una nipote, l'ha fatta entrare per farla sedere.
Dopo quasi tre ore è arrivato il mio turno.
L'organizzazione interna è ben rodata. Però, nello stanzone in cui si deve restare per 15 minuti dopo l'inoculazione, le sedie erano poche e per tutto il tempo alcuni anziani sono rimasti in piedi.
Sono uscito alle 13.22.
Nonostante la bella giornata notevoli sono stati i disagi.
Mi chiedo: Come può una persona anziana restare per quasi tre ore in piedi al freddo o sotto la pioggia?
Il direttore generale dell'Asl, Gennaro Volpe, più volte ha invitato, tramite la Stampa, l'utenza a essere comprensiva e tollerante per le fastidiose lunghe attese.
Se fosse solo un problema di attese fastidiose si potrebbe anche accettare il suo punto di vista.
Invece, non è accettabile che la minimizzata "attesa fastidiosa" avvenga all'aperto, nella piena rigidità invernale.
Non è logico che per vaccinarsi ci si debba ammalare di bronchite. Ad una certa età è molto pericoloso!
Il suo compito è anche quello di mettere nelle migliori condizioni, evitando di farli ammalare, i cittadini che si vogliono vaccinare.
Anche il sindaco, massimo responsabile della salute pubblica, deve operare in tal senso, d'intesa con il direttore generale dell’Asl.
In una città civile e consapevole dei diritti fondamentali delle persone, non si può assistere, tacendo, a tanto!
Bisogna trovare velocemente una soluzione per superare la pericolosa emergenza nell’emergenza.
Creando, al coperto, più punti vaccinali. Riutilizzando, ad esempio, il capannone nella zona Asi, tanto pubblicizzato in estate.
Da cittadino, non moralmente complice, tanto mi sento di chiedere.

P.s. Il film Omicron, del 1963, nome dato all'ultima variante del virus, scritto e diretto da Ugo Gregoretti, è stato proiettato a Benevento, nei primi anni Settanta, nella villa Comunale, nell'ambito della Festa dell'Unità.
A vedere la radicale opera che metteva in pellicola le ragioni della rivolta degli operai di una fabbrica, eravamo un centinaio.
Lo rammento perché pochi siamo ancora in vita e se ne sta perdendo la memoria".

comunicato n.145602




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 401878235 / Informativa Privacy