Taglio abusivo di alberi nel parco regionale del Taburno-Camposauro da parte di cinque persone tra cui quattro albanesi
I Carabinieri con l'ausilio di un drone sono riusciti ad individuare i malviventi che avevano gia' abbattuto querce e faggi per un totale di 300 quintali di legna
Redazione
Taglio furtivo di essenze forestali nell'area del Parco Regionale del Taburno-Camposauro, un'oasi di straordinaria bellezza ove la natura raggiunge i più alti livelli di espressione, che da qualche tempo era oggetto di asportazione di legname da parte di malavitosi senza scrupoli.
Questa la scoperta dei Carabinieri Forestali di Telese Terme, Montesarchio e Sant'Agata dei Goti, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, nell'ambito di una vasta operazione denominata "Bosco Sicuro", tesa alla prevenzione e alla repressione dei reati contro l'ambiente, programmata nel Sannio.
Con l'ausilio di un drone fornito dall'Ente Parco Regionale del Taburno-Camposauro, dotato anche di visore all'infrarosso, i militari hanno sorpreso in flagranza di reato cinbque persone, delle quali quattro di origine albanese, intente al taglio, al depezzamento ed all'asportazione furtiva di piante di alto fusto di essenze quercine e di faggio alla località Nansignano, per un peso complessivo di 300 quintali.
I forestali hanno anche sequestrato l'attrezzatura utilizzata: 3 motoseghe, 3 trattori cingolati, 1 trattore gommato con relativi rimorchi e un camion.
Anche la legna tagliata è stata sottoposta a sequestro penale a disposizione dei magistrati.
Ulteriori verifiche sono tuttora in corso per la stima complessiva dell'abbattimento di piante.
Inoltre, si procederà alla contestazione di sanzioni amministrative per l'impiego di lavoratori irregolari in nero, per un importo di circa 20mila euro.
comunicato n.145593
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