La Sapa, l'azienda coinvolta nel rogo di Airola dello scorso 14 ottobre replica alla segretaria della Commissione Regionale Ambiente
All'interno dell'Hub logistico di Airola non erano presenti componenti realizzati in nanotubi di carbonio. Non e' un materiale utilizzato per le nostre produzioni
Redazione
Pietro Gaglianò, marketing & communication director della Sapa, l'azienda coinvolta nel rogo di Airola dello scorso 14 ottobre, ha replicato alla segretaria della Commissione Regionale Ambiente e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Muscarà.
"In merito alle ultime notizie uscite sulla stampa - scrive - riguardo l'incendio avvenuto presso l'Hub logistico di Airola, l'azienda Sapa desidera chiarire al meglio i fatti.
All'interno dell'Hub logistico di Airola non erano presenti componenti realizzati in nanotubi di carbonio: non è un materiale utilizzato per le nostre produzioni.
Non sono state, pertanto, rilasciate nell'aria polveri riconducibili alla fibra di carbonio.
Sapa non è un produttore di materiali e compound termoplastici, ma è principalmente un trasformatore.
Pertanto, non acquista nanotubi di carbonio e non possiede la tecnologia di compounding che attraverso l'utilizzo di un estrusore bivite permette di aggiungere alla massa polimerica fusa degli additivi sotto forma di polveri (esempio nanoparticelle di carbonio).
E' una tecnologia non presente nel Gruppo Sapa".
comunicato n.145319
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