Il Centro Vaccinale di viale degli Atlantici ha sfondato il muro ideale delle 100.000 inoculazioni relativamente alla vaccinazione contro il Covid
Oggi sono tornati i grandi numeri. Sono state 840 le vaccinazioni effettuate, moltissime terze dosi, ma senza le prenotazioni l'affanno della struttura sanitaria, che agisce nella Caserma con una sola ala aperta, e' evidente e ricade sull'utenza
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Il Centro Vaccinale di viale degli Atlantici ha sfondato il muro ideale delle 100.000 inoculazioni per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid.
Quest'oggi nuovamente grande folla (nelle foto di stamane) formata da persone che in maniera composta, sotto una pioggia leggera, hanno atteso il proprio turno.
Sono state 840 le vaccinazioni effettuate e questo numero così elevato ha ovviamente creato difficoltà, non poche, agli utenti, che hanno dovuto attendere prima di poter entrare nella struttura.
Delle due ali della ex Caserma ne è aperta, infatti, solo una.
E' stimato che, agevolmente, in ciascuna di esse si possano effettuare 600 vaccinazioni.
Arrivare a 840, sempre con una sola sezione aperta, è ovviamente abbastanza faticoso per gli utenti ma anche per gli operatori sanitari e per i volontari.
Tutto è dosato su massimo 600 probabili persone presenti nella struttura.
Dovrebbe essere aperta anche la seconda struttura ma si tenga conto che, facendolo, occorre raddoppiare anche la presenza del personale, medici, infermieri e volontari.
Non è un problema, per l'Asl, tornare agli impegni di prima dell'estate, ma il fatto è che non si sa quanta gente possa arrivare visto che non sono previste le prenotazioni.
Domani, con orario fino alle 14.00 (oggi e giovedì l'orario è almeno fino alle 17.00) potrebbero essere in mille come potrebbero essere 400 o 500, quindi ampiamente soddisfacenti da una sola ala della Caserma aperta.
L'auspicio è che si possa proseguire questa lunga ed interminabile lotta contro il virus, introducendo le prenotazioni.
Senza limitazioni di età, categorie eccetera ma prenotazioni per modo che nei giorni delle vaccinazioni la struttura sanitaria sappia esattamente quanta gente deve aspettarsi ed organizzare il tutto nel migliore dei modi possibili, anche raddoppiando il personale, ma se occorre.
La Regione, De Luca in particolare, sono però di diverso avviso ed insistono per gli Open Day.
Chi si presenta per la terza dose, sono la grandissima parte dei presenti, deve essere vaccinato. Punto.
E' una scelta, più politica che pratica ma che provoca poi il risentimento della gente che è costretta ad aspettare un bel po' di tempo prima di poter accedere al servizio.
Nei giorni a venire si vedrà se le cose dovessero cambiare anche in funzione del fatto che potrebbero scendere a 5 (oggi non è così, occorrono 6 mesi ed 1 giorno) i mesi minimi da rispettare dall'ultima dose prima di poter accedere alla terza dose.
comunicato n.145316
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