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Benevento, 21-11-2021 17:54 ____
Non c'e' tempo da perdere in polemiche sterili. Tutti al lavoro, per favore, Provincia, Comuni, imprenditori
Diversamente, cresceremo in classifica solo se inseriranno, tra gli indicatori, il numero di percettori di reddito di cittadinanza, cosi' commenta Federico Paolucci le risultanze della graduatoria sulla qualita' della vita
Redazione
  

Federico Paolucci (foto),  coordinatore regionale Fratelli d'Italia per le Aree Interne, commenta le risultanze della graduatoria sulla qualità della vita per Benevento e il Sannio.
"Gentile direttore - scrive  - la ricerca "Italia Oggi - La Sapienza" sulla qualità della vita, che ha visto un tonfo della Provincia di Benevento, che perde circa 35 posizioni rispetto al 2020, va naturalmente letta nelle sue articolazioni degli indicatori considerati e, per questo, è necessario attendere la pubblicazione dell'intero report.
Tuttavia, pare di poter dire che, secondo le anticipazioni, l'elemento "frenante" sia principalmente il settore economico-lavorativo che certamente travolge tutto il Sud (tant'è che mentre nel 2020 le città metropolitane erano sprofondate nella classifica, causa Covid, quest'anno è solo Napoli che si attesta addirittura penultima, mentre vi è un vistoso recupero di Milano, Roma e degli altri sistemi metropolitani.
In ogni caso, al netto di alcune considerazioni che possono essere fatte riguardo alla scelta degli indicatori (per esempio è indubbio che né la provincia di Benevento, né nessun territorio appenninico competerà mai con l'Emilia Romagna per estensione delle piste ciclabili, per ovvi motivi morfologici, così come è opinabile la valutazione che il numero di immigrati ogni mille abitanti sia un indice positivo di qualità della vita), i punti dolenti si incrociano con gli altri due argomenti di stretta attualità: l'utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e la questione climatica, che riguarda tutto il mondo, ma che ogni territorio ha il dovere di porsi per la parte che gli compete (forestazione, energia rinnovabile, qualità dell'aria e dell'acqua).
Il pensiero però deve essere rivolto anche a chi, incredibilmente, ha guadagnato 44 posizioni, posizionandosi al primo posto, come la Provincia di Parma.
Si tratta di un territorio che, pur non potendo competere noi del sud con quelle aree, sopratutto in relazione alla categoria affari-reddito-lavoro, ha superato realtà da sempre prime in classifica, come Trento, Pordenone ed altre realtà ben note.
Ciò è accaduto innazitutto grazie alla cooperazione istituzionale creatasi attorno all'effetto propulsivo che ha determinato la nascita di una Fondazione per il territorio creata da Alessandro Chiesi, proprietario dell'omonima industria farmaceutica, Barilla, Cariparma ed altri attori, che dal 2018 hanno chiesto alle amministrazioni di collaborare per raggiungere obiettivi di miglioramento della qualità della vita per il proprio territorio.
La collaborazione istituzionale (comprendendo, in questo caso, anche l'intervento "illuminato" degli attori privati del territorio, industriali e finanziari), ha evidentemente funzionato, nonostante lo stop derivante dall'effetto covid dello scorso anno.
Faccio riferimento a questa vicenda perché è paradgmatica e ci offre un doppio insegnamento: la collaborazione istituzionale funziona, sopratutto quando vi è la prospettiva di poter fare investimenti e gli attori privati del territorio, quando escono dalla loro dimensione esclusivamente impreditoriale, sono un volano di sviluppo.
Ciò detto, non resta che calare la questione nella nostra realtà sapendo che, se non possiamo sperare di essere primi nella classifica italiana, possiamo almeno puntare ad essere primi nel centrosud.
Ponendoci gli obiettivi che possiamo raggiungere, perché fanno parte delle nostre specificità. Attivando i tavoli istituzionali e di collaborazione con gli attori del nostro territorio, puntando alle nostre specificità (agroalimentare, turismo, cultura, energie rinnovabili) e smettendola di piangerci addosso.
Non c'è tempo da perdere in polemiche sterili.
Tutti al lavoro, per favore: Provincia, Comuni, imprenditori.
Diversamente, cresceremo in classifica solo se inseriranno, tra gli indicatori, il numero di percettori di reddito di cittadinanza".

comunicato n.145279




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