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Benevento, 11-09-2021 17:07 ____
Siamo solo in presenza di ricatti per la gestione del potere ai fini personali e si usa la politica come mastice
Lo ha detto Rosetta De Stasio alla manifestazione con Matteo Salvini che ha invitato i candidati del Centrodestra ad impegnarsi, in questi 22 giorni che mancano al voto, ad interessare i rassegnati e gli sfiduciati che sono la meta' degli elettori
Nostro servizio
  

A piazza Roma si è tenuto il primo intervento di un leader nazionale in questa campagna elettorale per le amministrative di ottobre.
Ci ha pensato il Centrodestra che ha accolto il leader della Lega e sempre più leader nazionale tra i partiti politici, stante ai sondagi diffusi proprio oggi, Matteo Salvini.
E' annunciata anche la venuta di Giorgia Meloni per "Fratelli d'Italia", l'altro partito della coalizione che sostiene la candidatura di Rosetta De Stasio alla carica di sindaco.
E' stato proprio il candidato sindaco ad intrattenere il pubblico accorso a piazza Roma, non tantissimo, stimato in un paio di centinaia di persone ad essere generosi, in attesa dell'arrivo di Salvini che ha portato una mezz'ora circa di ritardo sull'orario dell'incontro fissato addirittura per le 15.00.
Un orario che deve aver trattenuto molta gente a casa, si è detto in piazza e sul palco, ma non è questo il motivo delle poche presenze, secondo noi.
Chi ha interesse, chi vuole e chi può, ad una manifestazione ci va anche alle 14.00 o alle 8.00 del mattino.
La verità è che, poi lo dirà anche Rosetta De Stasio, non tutti vogliono e possono esporsi.
Matteo Salvini ancora viene indicato da molti, dai "raffinati pensatori" e da quelli che urlano più degli altri ma che non hanno mai vinto una battaglia seguendo questa strada, Berlusconi docet, come il male assoluto e quindi e come minimo, chi va ai suoi comizi diventa un fascista, un razzista, un senza dio e così via. Ed allora prudenza. Ma questo dato non è indicativo affatto del risultato elettorale.
Diceva don Camillo, sussurrato nell'orecchio dal suo autore Giovannino Guareschi: Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no, per dire che poi alla fine la gente se si è convinta a votare Salvini ed il suo movimento, senza far rumore e senza presenziare a suoi eventi, sarà con la scheda elettorale che mostrerà il suo convincimento. In silenzio.
Un motto, quello di Guareschi, ampiamente usato, peraltro, nelle elezioni politiche dell'immediato Dopoguerra dalla Democrazia Cristiana per stigmatizzare ed esorcizzare l'eventuale voto cattolico ai comunisti.
Detto del preambolo, diciamo che De Stasio ha tenuto il suo comizio per oltre una ventina di minuti ed è stato un crescendo.
Benevento, ha detto, è la mia città ed è quella che presentiamo quest'oggi a Salvini.
E' ricca di storia e di cultura e per la sua ubicazione è stata sempre rappresentativa dell'intera Campania. Non è mai stata un paesone che grazie a Mastella è poi diventato città.
Questo è stato il sindaco, non lo dimentichiamo, che come prima atto della sua amministrazione ha dichiarato il dissesto finanziario, il fallimento contabile della città, addossandoci di conseguenza le tariffe più alte in assoluto.
Lui afferma che questi debiti li ha ereditati, ma da chi li avrebbe ereditati?
Prima di lui ha governato per dieci anni questa città Fausto Pepe, un suo pupillo ed una persona che ha messo lui a fare il sindaco e dunque i debiti egli li ha ereditati dai suoi sodali ed assessori di oggi.
Ha solo saccheggiato questa città negli ultimi 5 anni mentre non si è accorto o non ha voluto accorgersi che il suo grande amico Vincenzo De Luca ha trasferito risorse enormi nella sua Salerno mentre qui a Benevento abbiamo solo assistito alla chiusura di tanti negozi.
Questo ha fatto sì che in tanti anni circa 10mila cittadini abbandonassero la città.
Ha creato, peraltro, un clima difficile.
La gente ha paura a dire ciò che pensa ed a candidarsi, se non con lui.
Questo è il riultato dei metodi clientelari di Mastella ed in linea con tutto ciò sono le dieci sue liste, tutte fatte da persone che in massima parte hanno dovuto dire di sì alla candidatura, ha proseguito in crescendo Rosetta De Stasio.
Noi abbiamo due liste composte da cittadini onesti, e che non hanno avuto paura a mettersi in gioco
L'alleanza noi la stiamo stipulando con la gente perbene che è stanca di menzogne e di bugie.
I rappresentanti di quelli che ancora si dicharano di Forza Italia e che oggi sono al servizio di Mastella, non hanno evidentemente mai incarnato gli ideali degli azzurri altrimenti non sarebbero tornati all'ovile.
Mastella non ha fatto altro che richiamare a sé chi in realtà lo ha sempre servito.
Noi ora abbiamo l'obiettivo di ricostruire il Centrodestra, ha continuato De Stasio con voce ferma.
Lepore, De Pierro e Del Vecchio dicono invece che sono stata capace di ricompattare il Centrodestra, ma contro me stessa.
Questo mi interessa poco o niente, l'importante è che l'azione sia intesa ed intrapresa a favore della città.
Sono loro che devono andare in letargo, non lo sono andata certo io che ho svolto la mia professione di avvocato, di consigliere dell'Ordine e di presidente di un'Associazione teatrale che opera per fare beneficenza.
Ricordatevi invece degli avversari di Mastella che solo ieri dicevano di lui peste e corna.
Raffaele Del Vecchio dichiarò che bisognava mandare a casa Mastella ed il suoi mastellismo. Questa gente con quale faccia ora torna e si presenta accanto allo stesso Mastella?
In generale qui siamo solo in presenza di ricatti per la gestione del potere ai fini personali e si usa la politica come mastice in questo contesto.
Mastella questo metodo lo ha inventato lui ma non è il solo a praticarlo.
Noi contestiamo fortemente quella che è definita, grazie a lui, a Mastella la teoria del viandante.
Accusa Salvini di essere un razzista ma razzista è quello che sfrutta la tragedia afghana manifestando disponibilità all'ospitalità che poi non dà; che lascia la gente per strada senza sostenerla.
Questo è razzismo non quello attribuito a Salvini.
Queste città aveva vissuto altre ere, lontanissime da quelle di oggi, l'epoca del sindacato di Pasquale Viespoli o quello di Sandro D'Alessandro.
Ora in questa città è arrivato il momento che oltre ad amministrare si cominci nuovamente a fare politica.
Mastella non riconosce i Comitati di Quartiere? E noi andiamo oltre e diciamo che istituiremo le Consulte per modo che nessun altro Mastella di turno potrà dire di non voler ascoltare la voce della gente ed i suoi problemi.
Lui può chiamare al telefono Draghi o chi gli pare, noi chiamiamo e ci rapportiamo con la gente.
Siamo persone che esaltano la responsabilità e che non lasciano il partito e la coalizione che li ha eletti.
Non siamo come la moglie di Mastella, Sandra Lonardo, che ha lasciato Forza Italia in cui è stata eletta e da cui ha preso i voti, per poi diventare "responsabile", dal rifugio del gruppo Misto, ed appoggiare il Governo di Giuseppe Conte di centrosinistra.
Questa "responsabilità" manifestata è stata subito ripagata tanto è vero che Conte ha poi imposto ai suoi Cinque Stelle del territorio di non allearsi con il Centrosinistra del Pd e non partecipare quindi coin il simbolo alla competizione elettorale contro Mastella.
A questo si è ridotta la politica.
Non mi interessano, è andata avanti con fare sempre più deciso ed incalzante Rosetta De Stasio, le dieci liste di Mastella o il suo linguaggio triviale perché non è così che si governa la città.
Mi auguro che tra qualche settimana qui spiri un vento nuovo.
Per questo chiedo a Salvini un impegno solenne da assumere con Benevento e con il centrodestra dei beneventani: Chi è andato via dal Centrodestra, chi ha fatto transumanza, non deve avere più alcuna cittadinanza nel Centrodestra.
Noi possiamo certamente fare a meno delle pecore che sono tornate all'ovile.
A questo punto la parola è passata a Matteo Salvini che ha esordito con una battuta: Mi posso togliere la mascherina?
Qua a Benevento non si sa mai.
Questa è la città della cultura ma anche la città di Mastella, purtroppo.
Il leader della Lega alludeva alla multa, che assieme all'europarlamentare del suo partito, Valentino Grant, gli è stata affibbiata da Mastella per la sua ultima visita a Benevento in via Traiano perché durante il comizio non indossava la mascherina.
E' bene ricordare, ma accennerà anche Salvini più avanti a proposito delle mascherine imposte da De Luca, che quello fu solo un atto sbagliato di prepotenza e di mancata equanimità visto che avrebbe dovuto innanzitutto multare se stesso, Mastella, per le tantissime volte che in pubblico, e le tantissime foto lo dimostrano, non ha mai indossato la mascherina. Per ultimo alla presentazione del suo programma elettorale di qualche giorno fa.
L'ordinanza del governatore De Luca dice che in Campania, sia in luoghi pubblici al chiuso che all'aperto, deve essere indossata la mascherina e non precisa che se parla Mastella la può togliere.
Quindi stasera sì che Salvini, come De Stasio, avevano da preoccuparsi perché, ordinanza alla mano, stavano contravvenendo ad un ordine. Da multare, sì, ma dopo Mastella.
Salvini a proposito delle non numerose presenze in piazza rispondendo al rammarico di De Stasio ha anche detto di non preoccuparsi di chi non c'è, chi se ne importa.
De Stasio si è inserita nuovamente dicendo che gli ex forzisti hanno addirittura utilizzato il motto di Forza Benevento, per appellare la loro lista, pensando di lucrare anche qualche voto dai tifosi del Benevento Calcio che però stiupidi non sono affatto.
Salvini riprendendo la parola dopo l'esortazione di De Stasio a non coisentire più che i transfughi del Centrodestra rientrino mai nella coalizione, ha detto che i 22 giorni che mancano al voto devono essere utilizzati non parlando degli altri che scelgono De Luca o Mastella, che peraltro si somigliano e si pigliano, ma di questa bella città e delle sue problematiche.
C'è tanta voglia di cambiamento e la sto riscontrando molto nei giri elettorali che sto facendo.
Sono stato a Caserta e dopo di Benevento vado a Salerno.
Tra le cose che interessano la gente ci sono essenzialmente le tasse e noi abbiamo fermato le cartelle di Equitalia.
C'è bisogno di tante riforme nel fisco e tra queste che se vendi a Benevento è qui che devi pagare le tasse altrimenti si chiude.
Riguardo i tamponi per l'accertamento del virus, non si può chiedere ad una famiglia di spendere 300-400 euro al mese per fare le analisi se non possono permetterselo.
Al posto di pensare a queste cose gli amici di Mastella, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico che fanno in Parlamento?: Portano avanti un disegno di legge per rendere legale la coltivazione della cannabis per uso personale.
Anche lo Ius soli, il diritto di cittadinanza da concecere per il solo fatto di essere nato in Italia indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori, non passerà mai, così come la proposta di legge Zan.
Non credo nella differenza di genere. Rosetta De Stasio l'abbiamo scelta quale candidata del centrodestra non perché donna ma perché brava e preparata.
Qui, ha proseguito il leader della Lega, bisogna interrompere la liturgia del: Votami che ti sistemo tuo figlio.
Questa è una terra che ha bisogno di lavoro e sviluppo e non di reddito di cittadinanza per nullafacenti.
Poi rispoindendo alla richiesta di De Stasio ha detto: Chi è stato eletto con i voti del Centrodestra e va a fare la stampella al Centrosinistra, non deve mai più tornare con noi, proprio come tu hai chiesto e chiarito, ha detto Salvini rivolto a De Stasio.
Poi ha parlato delle pensioni perché è una domanda che gli ha fatto ujna signora appena giunto sulla piazza.
Sapete, ha detto Salvini, che al 31 dicembre scade l'opzione per andare in pensione con quota 100: 38 anni di contributi e 62 anni di età.
Vogliono eliminarla. Questo significa che dal 31 dicembre al 1 gennaio, in una notte, ruberanno a tanti italiani, 5 anni di vita perché si andrà in pensoine, tornando alla legge Fornero, con 67 anni e 3 mesi di anzianità.
Noi siamo al Governo di questo Paese perché anche questa cancellazione non passi.
Riguardo la sicurezza, bisogna fare di tutto per tenere i negozi aperti perché ogni negozio che chiude a Benevento o altrove, si spegne una luce.
Una battuta ha quindi fatto sui delinquenti islamici con cui non bisogna colloquiare neanche 30 secondi e poi è passato a Vincenzo De Luca a proposito delle mascherina obbligatorie solo in Campania: Lui ha dei sudditi da governare e se vi dice che dovete tingervi i capelli di rosa, lo dovete fare perché lui è il vostro monarca.
Poi ha bacchettato fortemente il ministro dell'Interno, Lamorgese, per essersi fatta scappare di mano il controllo di un rave party che si è svolto per ben una settimana e da dove i giovani sono andati via volontariamente solo perché erano stanchi e fatti.
In qualsiasi altro Paese il ministro dell'Interno sarebbe stato mandato a casa perché non sa fare il suo lavoro.
Per concludere Salvini, dopo la battuta su Napoli-Juventus che lo obbligherà ad un'ora e mezza di pausa prima di parlare Salerno e dopo aver detto che egli, da milanista, tifa contro, e per non attirarsi troppe critiche dai tifosi, chi ha vinto troppo, Salvini, dicevamo, ha detto che la metà dei beneventani sin qui è orientata per non andare a votare, tanto non serve, si dice.
In questi 22 giorni che mancano al voto, allora, cercate di interessare i rassegnati e gli sfiduciati.
Una battuta ha fatto anche su Nunzia De Girolamo impegnata adesso in televisione: Non escludo che un giorno le nostre strade possano incontrarsi.
Ha concluso poi con questa frase: Salutatemi Clemente Mastella e famiglia.

Le foto sono di Antonio Caporaso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

comunicato n.143554




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