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Benevento, 11-09-2021 10:48 ____
Il prossimo 4 aprile si terra' il processo per la morte dell'operaio che lavorava in un cantiere della ferrovia
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di sei persone
Redazione
  

E' stato mandato a lavorare a quattro metri di altezza senza casco protettivo, senza dispositivi e imbracature di sicurezza, senza parapetti e nonostante fosse inidoneo a svolgere lavori in quota.
"Sono innumerevoli e gravi - si legge nella nota inviata alla Stampa dallo Studio3A-Valore in collaborazione con Aldo Maria Fornari, avvocato - le violazioni alle più elementari norme antinfortunistiche portate alla luce dall'inchiesta sull'ennesima, evitabile morte bianca, quella dell'appena 58enne Tommaso De Luca, per la quale ora, a conclusione delle indagini preliminari, la Procura di Benevento ha chiesto sei rinvii a giudizio: una tragedia (nella foto il luogo dell'incidente mortale) aggravata dal fatto di essere accaduta in un contesto "pubblico", un cantiere di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), che vede anche un proprio funzionario tra i sei imputati che dovranno comparire in aula per rispondere del reato di omicidio colposo il prossimo 4 aprile.
Si avvicina, dunque, il momento della verità e della giustizia per la moglie e i quattro figli della vittima.
De Luca, di Casoria, in provincia di Napoli, dipendente dell'impresa edile Rem di Benevento, il 3 febbraio 2020 era impegnato con dei colleghi in un cantiere nella Stazione di Benevento per realizzare un fabbricato destinato ad "Apparato computerizzato centrale", quand'è precipitato dal solaio dell'edificio in costruzione da un'altezza di 3,73 metri: caduta che non gli ha lasciato scampo, è deceduto sul colpo.
Il pubblico ministero della Procura beneventana, Maria Colucci, ha aperto un procedimento penale, prima contro cogniti e poi spiccando i primi avvisi di garanzia, sette, e ha disposto l'autopsia, incaricando il medico legale Massimiliano Dell'Aquila: alle operazioni peritali ha partecipato anche Natascha Pascale come consulente di parte dei familiari del lavoratore.
Le conclusioni del Ctu hanno fugato ogni dubbio sulla causa del decesso, dovuto "in tutto e per tutto" al grave trauma cranico riportato in seguito alla perdita d'equilibrio e alla caduta a testa all’ingiù dall’impalcatura: le indagini istologiche hanno escluso che la morte possa essere stata causata da un precedente malore.
Per inciso, le analisi tossicologiche hanno altresì evidenziato la totale assenza di alcool e sostanze stupefacenti nel sangue della vittima, nulla che potesse comprometterne lo stato di attenzione: l'operaio era "pulito", in condizioni psicofisiche perfette".
Riscontrando la richiesta del pubblico ministero, il giudice per l'udienza preliminare, Gelsomina Palmieri, ha fissato l'udienza preliminare del processo per il 4 aprile prossimo, alle 10.45, nel Palazzo di Giustizia di Benevento.

comunicato n.143547




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