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Benevento, 10-09-2021 23:25 ____
Calcio, Serie B: Serata non facile per il Benevento che viene fermato dal Lecce sullo 0-0
Nel finale con Improta la Strega sfiora il successo. Caserta: Non e' stata una delle nostre migliori gare. Gli avversari sono stati superiori. Baroni: Perdere sarebbe stato un delitto
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-2-3-1): Paleari; Letizia, Vogliacco, Barba, Foulon; Ionita (67' Tello), Calò (76' Vokic); Improta, Insigne (67' Brignola), Moncini (56' Sau), Elia (56' Acampora). A disposizione (Manfredini, Muraca, Basit, Glik, Di Serio, Masciangelo, Talia) Allenatore Fabio Caserta

Lecce (4-3-3): Gabriel; Gendrey (46' Calabresi), Tuia, Lucioni, Gallo; Majer (71' Bjorkengren), Hjulmand, Gargiulo (79' Helgason); Strefezza (71' Paganini), Coda, Di Mariano (82' Olivieri). A disposizione (Bleve, Meccariello, Bjarnason, Listkowski, Blin, Barreca, Rodriguez) Allenatore Marco Baroni

Arbitro: Alberto Santoro di Messina
Assistenti: Edoardo Raspollini di Livorno e Marco Ceccon di Lovere
IV Uomo: Mario Saia di Palermo
Var: Marco Piccinini di Forlì
Assistente Var: Christian Rossi di La Spezia
Ammoniti: Letizia (B); Majer, Bjorkengren (L)
Angoli: 4-10
Recupero: 1' pt; 5' st
Spettatori: 5102 (4914 locali e 188 ospiti).

Non è stata una serata facile per il Benevento Calcio che ha pareggiato per 0-0 la gara con il Lecce, valida per la terza giornata del campionato di Serie B.
Ad ammetterlo, al termine dell'incontro, è stato lo stesso tecnico sannita il quale ha sottolineato come i suoi ragazzi abbiano giocato, forse, la peggiore partita della sua gestione sia per propri demeriti, poiché hanno voluto forzare troppo la giocata, che per merito degli avversari.
La Strega ha sofferto non poco, riuscendo, però, a non soccombere, forte anche di un portiere, Paleari, forse non bello da un punto di vista stilistico ma efficace nel fermare le sortite degli avversari.
Un po' di fortuna, come nel caso del palo centrato da Strefezza, uniti ai cambi operati da Caserta con gli ingressi di Sau, Acampora e Brignola hanno regalato più equilibrio e maggiore brio alla manovra giallorossa tanto che, nel finale del match, con Improta i padroni di casa hanno sfiorato, addirittura, la vittoria finale.
Resta, comunque, il dato positivo della ritrovata solidità difensiva che ha visto in due scontri diretti con avversarie candidate alla promozione in A quali Parma e, appunto, Lecce subire solo una rete, per giunta in pieno recupero in terra emiliana, e la consapevolezza che questo gruppo, con il passare del tempo e delle giornate, una volta trovata la giusta quadra, non potrà altro che migliorare.
Il ritorno di Lapadula, un lusso per questa categoria, sicuramente, darà quella maggiore incisività offensiva che tanto è mancata, Moncini è ancora lontano dalla migliore condizione fisica ed anche questa sera è apparso in difficoltà, così come l'apporto di Brignola e dello stesso Acampora sarà decisivo nelle prossime partite.
Bisogna, quindi, attendere che il gruppo cresca, trovando quegli automatismi che ancora mancano.
Siamo appena alla terza giornata, il campionato di B è lungo e il tempo c'è tutto...
Venendo alla cronaca, senza Pastina e Lapadula, tra i tanti ex di giornata, Fabio Caserta sceglie il 4-3-2-1 con Letizia, Vogliacco, Barba e Foulon davanti a Paleari.
A centrocampo Calò, non particolarmente brillante la sua prestazione, e Ionita con Improta, Insigne e Elia dietro Moncini.
Nel Lecce Marco Baroni si affida al 4-3-3 con in campo la coppia di ex composta da Tuia e Lucioni a guardia del portiere Gabriel con Gendrey e Gallo sugli esterni.
A centrocampo Majer, Hjulmand e Gargiulo con Strefezza e Di Mariano ai lati della punta, l'altro grande ex Massimo Coda.
Pronti via e, dopo due minuti di gioco, proprio Coda ha una ghiotta opportunità per segnare infilandosi tra le maglie della difesa sannita e giungendo davanti a Paleari ma il suo tiro, deviato da Vogliacco, finisce in calcio d'angolo.
Ancora salentini in avanti con Di Mariano che, in contropiede, sfrutta il movimento di Gallo a sinistra e, accentrandosi, calcia dal limite dell'area ma la conclusione viene ribattuta da Paleari; sul pallone si fionda il brasiliano Strefezza il quale, di prima intenzione, non trova la porta.
La risposta del Benevento giunge al 27' sugli sviluppi di un traversone del belga Foulon con Moncini che viene anticipato da Lucioni che impegna Gabriel il quale respinge la sfera in calcio d'angolo.
Al 38' il Lecce ha una ghiotta occasione per segnare con Coda il quale, lanciato a rete, serve sulla sinistra Di Mariano che calcia ma la conclusione è debole e facile preda di Paleari.
Nel finale di frazione, Elia, lanciato dalle retrovie, si accentra e lascia partire un destro dal limite dell'area che finisce poco sopra la traversa.
La ripresa si apre con l'ingresso di Calabresi per Gendrey tra i giallorossi pugliesi.
Al 3' il direttore di gara assegna un calcio di rigore agli ospiti per un presunto fallo di mano in area di Calò, dopo la revisione al Var dell'azione ritorna sulla sua decisione annullando il penalty.
Tre minuti dopo, Paleari è bravo nel respingere in corner una tiro dalla distanza di Hjulmand.
Al 10' è ancora Coda che ci prova, ma la conclusione è debole e Paleari blocca ancora.
Tra la Strega fanno il loro ingresso in campo Sau e Acampora per Moncini ed Elia con la squadra che passa al 4-3-3.
Al 19' l'ex Spal Strefezza fa partire una botta dalla distanza che si infrange sul palo alla destra di Paleari; l'azione continua e sempre l'esterno del Lecce mette in area un traversone per Coda che, di testa, mette alto.
Nel Benevento, ci sono Tello e Brignola per Ionita e Insigne, nel Lecce, invece, Bjorkengren e Paganini per Majer e Strefezza.
Quindi è il turno di Vokic per Calò e di Helgason e Olivieri per Gargiulo e Di Mariano.
Al 42' i padroni di casa hanno una ghiotta opportunità per passare in vantaggio con Foulon il quale, dalla sinistra, mette al centro Improta che, tutto solo davanti alla porta, non riesce a trovare la deviazione vincente.
In pieno recupero, su un traversone di Barba, ancora il numero sedici giallorosso di testa mette a lato.
E' questa l'ultima emozione del match che si conclude con un pareggio che, in fin dei conti, è un buon risultato.
Nel prossimo turno, la Strega sarà protagonista sul terreno dell'Ascoli.

Le voci dagli spogliatoi

Fabio Caserta, allenatore Benevento
"Quella di questa sera, senza dubbio, non è stata una delle nostre migliori gare, forse la peggiore.
Sia per demerito nostro perché abbiamo forzato troppo la giocata che per merito degli avversari.
Se di fronte hai una squadra che chiude bene gli spazi e non ti permette di ripartire, allora non devi commettere quegli errori.
Questo è successo soprattutto nei primi venti minuti. Il Lecce è stato superiore.
Se una squadra non ti consente di fare ciò a cui sei abituato, allora ci sono anche i loro meriti.
Dobbiamo ripartire da questo punto perché siamo andati a Parma giocando bene ma non abbiamo mosso la classifica.
Da lunedì pensiamo alla prossima sfida ad Ascoli.
In B non ci sono partite facili.
Ci sarà battaglia sempre, dovremo essere bravi ad affrontarle nel modo giusto.
Siamo solo alla terza giornata, non dobbiamo esaltarci dopo una buona prestazione così come non dobbiamo abbatterci davanti alle difficoltà.
Quando Calò non gira alla perfezione ne risente tutto il centrocampo ma non è stato il solo.
A prescindere dal reparto singolo, però, come detto, abbiamo commesso troppi errori permettendo al Lecce di ripartire in contropiede.
Dobbiamo lavorare molto su questo aspetto perché c'è tanto da migliorare".

Marco Baroni, allenatore Lecce
"A Benevento ho passato una stagione magnifica e torno sempre con piacere.
Conservo un ottimo ricordo del presidente Vigorito e di questa piazza.
Nei minuti finali abbiamo concesso qualcosa di troppo agli avversari ma fa parte del percorso di crescita di questa squadra.
I complimenti che ho ricevuto li giro ai ragazzi per una prestazione fatta di coraggio, idee e gioco. Perciò anch'io mi complimento con loro.
Questo è un campionato lungo e noi giochiamo sempre per il successo.
Questa sera è mancata la finalizzazione, come del resto accaduto contro il Como. Dobbiamo diventare più cattivi e determinati in zona-gol.
Grande partita di Hjulmand? Sì, ha disputato una grande gara.
Credo molto nei centrocampisti duttili, in grado di giocare in più ruoli e lui può ancora crescere molto e dare una grossa mano alla nostra squadra.
Un punto guadagnato o due persi?
Guardo alla prestazione che c’è stata contro un avversario forte, di qualità, che arriva dalla Serie A.
Serviva giocare con coraggio e mi è piaciuta la loro interpretazione del match. Ovvio che dispiace non aver segnato.
Perdere sarebbe stato un delitto, per questo nel finale ho avvertito i miei di non inseguire il Benevento sul piano del ritmo altrimenti saremmo scoppiati".

 

 

                                      

comunicato n.143545




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